Luigi Criscuolo

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Proprietario Casa
mi permetto di fare alcune osservazioni:
- la somma del fondo istituito per legge per eseguire i lavori deliberati dalla assemblea se da un lato è diventata nella disponibilità condominiale dall'altro rimane il tracciamento di chi ha versato. Se con successiva delibera il condominio decide di non eseguire più i lavori l'amministratore restituisce solo a chi versato quanto ha versato: chi, con la sua morosità è stato causa della successiva delibera di annullamento dei lavori precedentemente deliberati, non riceverà alcunché. (questo per rispondere a chi sostiene che i soldi sono del condominio)
- come ho già avuto modo di sostenere la somma concordata per il trasferimento della proprietà dell'appartamento ben difficilmente comprende l'importo dei lavori a carico del venditore: cioè se la casa vale 110.000 € e l'importo dei lavori deliberati a carico dell'appartamento ammonta a 20.000 € il venditore vende a 130.000. L'acquirente ben difficilmente accetterà un simile ragionamento anche a fronte dell'inserimento nel rogito della frase che tutti le spese deliberate ante rogito rimarranno a carico del venditore. Perché la frase inserita nel rogito dal postante è generica, pleonastica, visto che c'è già giurisprudenza in merito che difende il neoacquirente da ulteriori spese deliberate ante rogito dall'assemblea del condominio ma che non hanno un peso determinante nel valore di mercato di un appartamento.
- se il venditore, anziché affrettarsi a pagare la sua parte di spesa, avesse tergiversato nel pagamento e fosse tra i morosi, oggi il nuovo proprietario gli chiederebbe la restituzione di 20.000 € perché i lavori non sono stati fatti?
 

Gianco

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Professionista
Il venditore aveva già versato l'intero importo di 20000 euro al fondo speciale costituito dall'amministratore per la manutenzione straordinaria e nel fare l'acquisto io ho pagato una somma che riteneva incluse le opere di manutenzione straordinaria .
Se i presupposti sono quelli sopra citati, l'acquirente ha pagato l'immobile il cui valore avrebbe dovuto comprendere l'esecuzione dei lavori del costo pro quota di € 20.000 la cui detrazioni sarebbero state a vantaggio del venditore. Ritengo quindi che la cifra totale che dovrà essere restituita al venditore debba essere detratta delle detrazioni previste e l'importo residuo dovrà essere consegnato all'acquirente, per rifonderlo del minor valore dell'immobile in oggetto.
 

magia2002

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Io concordo con Dimaraz "Dal 01/07 chi ha venduto non è più condomino e l'amministratore si interfaccia solo col nuovo proprietario.
Al contempo con il rogito il venditore ha ceduto tutto ciò che era riferibile alla sua partecipazione al Condominio ...riservandosi solo i bonus fiscali." ed ovviamente 20.000 eur di spese per manutenzione straordinaria per condomino fanno si che un condominio fatiscente diventi decoroso ed automaticamente anche il valore di ogni singolo condomino ne avvantaggia . Se per esemio si spendono in un condominio 100.000 eur per l'installazione di un ascensore tutti gli appartamento aumentano di valore e diventano piu' vendibili soprattutto 3°-4° piani .
Per evitare che l'amministratore si interfaccia con il vecchio proprietario ( restituendoli i 20.000.oo EUR lo diffiderei subito o personalmente con raccomandata 1 ( se PEC ancora piu' veloce ) o tramite avvocato ritenendolo lui personalmente responsabile perche' seppure diffidato non ha atteso l' evolversi della questione .
 

basty

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Proprietario Casa
- se il venditore, anziché affrettarsi a pagare la sua parte di spesa, avesse tergiversato nel pagamento e fosse tra i morosi......
Interessante dilemma: che secondo me nasce da una improvvida conduzione da parte dell'amministratore/assemblea. Che sia stata annullata la delibera iniziale prova che la maggioranza forse assente in occasione della delibera a fare , si è ritrovata concorde alla prima occasione ad azzerare la decisione, prendendo un pretesto che doveva essere affrontato in modo diverso. È mi chiedo: fino a che punto può essere rimesso in discussione un provvedimento già preso? E visto questo accantonamento già effettuato, è lecita la restituzione o deve ritenersi che siano denari ormai con destinazione prestabilita e non più dirottabili su altre finalità, compresa la restituzione?
 

magia2002

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@Gianco concordo con te , conviene chiudere la partita . Dopodiche' quando ci saranno i lavori da fare sara' il nuovo proprietario a versare la somma ed a usufruire delle detrazioni fiscali .
 

basty

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Opportuno diffidare l'amministratore dall'interfacciarsi col vecchio condomino, ma resta la domanda. Il nostro ha il dovere legale (o morale) a restituire i fondi al suo venditore o no? Questa volta mi pare sia Gianco ad aver dato una indicazione suggerita dalla "lettera" della pattuizione.
 

basty

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Per magia. Secondo me Gianco non intendeva chiuderla come pensi. Anche se scritta in modo sibillino, penso intendesse restituire solo il 50% dei 20000 magari in rate decennali da 1000, (cioè le detrazioni). Il capitale residuo resterebbe nella disponibilità del nostro acquirente. Per altro è un modo arzigogolato per dire: facciamo metà per uno e facciamola finita
 

magia2002

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Moralmente se il venditore si comporta da persona ragionevole-onesta e moralmente corretta io personalmente gli restituirei il vantaggio fiscale che avrebbe avuto .Se invece e' prepotente -furbetto- ecc . la questione la farei discutere dal mio avvocato fino ad arrivare ad un giudizio se necessario .
 

magia2002

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@basty sarebbe piu' corretto restituirgli il vantaggio fiscale esattamente come l'avrebbe ottenuto ( a fine luglio di ogni anno per 10 anni ) . Ma secondo me le questioni vanno chiuse subito senza rimanere 10 anni appresso alle cose , mi perdo gli interessi - pazienza . Poi ovviamente i ragionamenti si fanno con le risorse finanziarie che ciascuno di noi dispone e le situazioni personali che ognuno ha . Ma soprattutto con le compravendite , al rogito bisogna chiudere tutte le questioni .
 

Dimaraz

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[
"Luigi Criscuolo, post: 297420, member: 15764"]- la somma del fondo istituito per legge per eseguire i lavori deliberati dalla assemblea se da un lato è diventata nella disponibilità condominiale dall'altro rimane il tracciamento di chi ha versato.[/QUOTE]

I fondi fanno riferimengo all'unità immkbiliare. Con il rogito la parte venditrice cede automaticamente tutte le "attinenze" e pure i bonus andrebbero al compratore ...salvo diverso accordo specificato in atto (come risulta fatto).

L'alienante ha ceduto tutto e nulla può rivendicare trnne quanto prestabilito.
Non ha nemmeno il diritto di votare all'eventuale delibera di annullamento dei lavori stabiliti.
 

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