Daniele 78

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Professionista
La corrispondenza catastale non garantisce da abusi edilizi e comunque l' O.P. ha chiesto altra cosa e neppure consigli su come stendere il preliminare.... infine qualora firmasse anche preliminare con la clausola: libero da pesi ed ipoteche e consegnasse lauta caparra o acconto, però di fatto l' immobile fosse gravato da cospicue ipoteche e il venditore non solvibile, il promissario acquirente rimarebbe con il cerino in mano.... la teoria va bene, ma bisogna condirla anche con la praticità..... le visure, prima di firmare un pezzo di carta, sono l' abc di una compravendita immobiliare.... fidarsi è bene, non fidarsi è meglio....

Smoker
Se un immobile non presenta più corrispondenza catastale con lo stato di fatto già è una condizione che di per se inficia pesantemente l'atto (salvo accordi diversi tra le parti), ma la non corrispondenza deve essere segnalata dal notaio (e sinceramente non so quanti si prendono in carico un immobile con abusi...). Detto questo se la clausola è libero da pesi o ipoteche e tu mi vai a ledere queste clausole be il contratto è nullo o comunque annullabile (stai palesemente violando una clausola del contratto) e a casa mia una violazione di clausola contrattuale comporta la rescissione del contratto. Ma scusa se i contratti non avessero un certo peso coercitivo tra gli stipulanti perché ci si dovrebbe tanto "sbattere" nel dover andare da un notaio e firmarli??. Non so se lo sai ma OGNI compravendita comporta Visure, planimetrie e concessioni e l'abuso edilizio viene fuori dalla comparazione di concessioni comunali e planimetrie catastali con lo stato di fatto. Se manca qualcosa: un balcone, un terrazzo o peggio parte di volumetria residenziale d'immobile hai già scoperto l'abuso edilizio.
A quel punto per sbrogliare la matassa hai 2 strade:
  • sanatoria quando l'abuso edilizio non lede le norme previste dal PRG comunale
  • Condono edilizio quando l'abuso lede le norme del PRG
Non essendoci più il condono ti rimane la demolizione dell'abuso edilizio.
 

adimecasa

Membro Storico
Professionista
Il condono per ora non c'è più, ma dovranno riprendere questo discorso almeno per cose di poco conto, altrimenti le costruzioni datate sono parzialmente tutte da demolire, ne so qualcosa sulla mia pelle, ciao Daniele era un po che non ti facevi sentire
 

smoker

Membro Attivo
ma la non corrispondenza deve essere segnalata dal notaio

Questa è nuova.... semmai sono le parti in atto a dichiarare la corrispondenza tra lo stato di fatto e la planimetria catastale........poi ho specificato che seppur in presenza di corrispondenza, questa situazione non garantisce da abusi edilizi... in estrema ratio neppure la concessione edilizia o PDC garantisce poichè potrebbe essere stata rilasciata in contrasto con lo strumento urbanistico adottato dal Comune ove è ubicato l' immobile...

Smoker
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Questa è nuova.... semmai sono le parti in atto a dichiarare la corrispondenza tra lo stato di fatto e la planimetria catastale........poi ho specificato che seppur in presenza di corrispondenza, questa situazione non garantisce da abusi edilizi... in estrema ratio neppure la concessione edilizia o PDC garantisce poichè potrebbe essere stata rilasciata in contrasto con lo strumento urbanistico adottato dal Comune ove è ubicato l' immobile...

Smoker
Ma il notaio secondo te a che serve allora?? Lui è proprio tenuto verificare ed ad inserire nel atto tutte le provenienze (titoli di proprietà preesistenti presenza di concessioni e catasto oltre che di agibilità dell'immobile) anche perché altrimenti lo stesso atto sarebbe nullo.

Ma come caspita puoi dire che anche in presenza di corrispondenza (Catasto e Comune con stato di fatto) ci possa essere abuso edilizio??

Se il Conune ti ha dato un titolo abilitativo per fare una costruzione e la costruzione realizzata rispetta il disegno assentito, e lo stesso viene riportato su Catasto, non riesco a capire come si possa dire che non si garantisce l'assenza di un abuso edilizio. Se c'è abuso semplicemente NON c'è corrispondenza tra stato di fatto, concessione e catasto...più facile di così... .

Una concessione edilizia NON può per definizione essere rilasciata SE essa è in aperto contrasto con le norme del PRG, proprio perché il PdC te lo rilascia proprio il Comune, lo stesso soggetto che ha adottato nel suo territorio quel PRG lì. Ti ricordo che anche una eventuale sanatoria non contrasta MAI con il PRG, (da non confondere con il condono edilizio).

Uno a questo punto mi potrebbe chiedere: come faccio a sapere se ricado in condono o sanatoria?? Semplicemente leggi le norme di attuazione del PRG legate a quel terreno dove sorge l'immobile : altezze, volumi, superfici coperte, distsnze dai figli stradali e o confini destinazioni d'uso possibile (ed altre) e successivamente rilevi il fabbricato nella sua interezza.

Se il risultato dice che sei entro tutti i parametri ma hai realizzato senza concessione eccoti servita una sanatoria.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Il condono per ora non c'è più, ma dovranno riprendere questo discorso almeno per cose di poco conto, altrimenti le costruzioni datate sono parzialmente tutte da demolire, ne so qualcosa sulla mia pelle, ciao Daniele era un po che non ti facevi sentire
Concordo al 100%, il problema è proprio che attualmente il condono non influenza SOLO opere in aperto contrasto è completamente fuori da ogni logica (entro fasce di rispetto di corsi d'acqua laghi e mari, oppure in zone vulcaniche o parchi naturali) ma ANCHE la costruzione che ha un balcone (anche della stessa superficie e vedute di quello eventualmente concessionato) ma realizzato su un prospetto differente della medesima costruzione. Mi è capitato non molto di recente di essere venuto a contatto con una pratica chiusa con il primo condono edilizio dove l'oggetto del contendere era lo stesso identico balcone che invece di essere realizzato sul prospetto Nord, è stato realizzato sul prospetto ovest (ma le misure sia delle aperture delle finestre, sia della lunghezza del balcone) erano IDENTICHE, e lo spostamento non creava problemi di riduzione di distanza di confini e distanza di vedute dai confini. Trattasi di fabbricato isolato.

Grazie @adimecasa ma in questi giorni sono fuori ufficio e fuori Italia, riesco solo a rispondere alla sera quando mi riesco a collegare con il Wi fi dell'albergo.
 

smoker

Membro Attivo
Ma il notaio secondo te a che serve allora?? Lui è proprio tenuto verificare ed ad inserire nel atto tutte le provenienze (titoli di proprietà preesistenti presenza di concessioni e catasto oltre che di agibilità dell'immobile) anche perché altrimenti lo stesso atto sarebbe nullo.

il notaio serve per autenticare le firme e riporta le dichiarazioni delle parti, oltre gli estremi urbanistici e catastali indicati.... in ogni caso non garantisce le relative regolarità.. ad es. se le parti dichiarassero che la planimetria catastale è conforme allo stato di fatto e poi non lo fosse .... mica è responsabile il notaio... non esiste norma che imponga al notaio il sopralluogo per la verifica....

Per quanto riguarda la regolarità urbanistica non è condizione sufficiente opporre il rilascio della concessione edilizia o permesso per costruire.... anche rilasciata dal Comune può essere irregolare... ogni tanto, in occasione di alluvioni, salta fuori il problema: lì non si poteva costruire, è alveo del fiume, però il Comune ha fatto costruire, magari anche una scuola.... a buon intenditor poche parole

Smoker
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
ad es. se le parti dichiarassero che la planimetria catastale è conforme allo stato di fatto e poi non lo fosse .... mica è responsabile il notaio... non esiste norma che imponga al notaio il sopralluogo per la verifica....
Si però il notaio deve scrivere le frasi "l'immobile è libero da vizi o ipoteche, inoltre ai sensi del Dlgs 78/2010 risulta regolare e ne da informazione alle parti"

Ti ricordo che queste clausole sono fondamentali per la regolarità dell'atto ed una violazione (riscontrata successivamente) comporterebbe anche sanzioni penali (oltre che economiche molto pesanti) in quanto trattasi di "dichiarazione mendace fatta in un atto pubblico".

Per quanto riguarda la regolarità urbanistica non è condizione sufficiente opporre il rilascio della concessione edilizia o permesso per costruire.... anche rilasciata dal Comune può essere irregolare... ogni tanto, in occasione di alluvioni, salta fuori il problema: lì non si poteva costruire, è alveo del fiume, però il Comune ha fatto costruire, magari anche una scuola.... a buon intenditor poche parole

Smoker
Se ragionassimo tutti così si farebbe molto PRIMA a inchiodare tutto il sistema, perchè se non basta più esporre un Concessione edilizia, un Catasto e lo stato di fatto dell'immobile...non saprei più che dirti (non sta a noi professionisti sindacare sul costruire o meno, sta a noi rispettare le norme del PRG esistenti di quella zona) se così non fosse non avrebbe senso neanche come Ente il Comune in sè.

Il Comune nel momento in cui mi rilascia un Pdc ha verificato tutto del mio progetto, non solo: le norme del PRG derivano direttamente dalla Regione (che ha controllato il Piano regolatore) e non solo: in alcuni casi (vedi immobili di pregio) tiri in ballo anche Le Belle arti ed altri Enti.

Ognuno ,pur collaborando, deve fare il suo:
Il professionista progetta
il Comune con l'ausilio di Province, Regioni ed altri Enti preposti controllano che il lavoro del professionista sia corretto.

Che poi chi realizzi un PRG sia un'architetto o ingegnere paesaggista ok, ma lo fa seguendo un iter molto molto preciso, spero di esserti stato molto esauriente.
 

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