B

britallico2

Ospite
ergo in questi casi nemmeno possiamo parlare di truffa, visto che sulle planimetrie, sulla proposta d'acquisto, nell'atto di compravendita, è sempre riportato il tipo di immobile oggetto della trattativa.

beh la truffa in se stessa consisterebbe nell'avere circuito il compratore a comperare un loft mettendolo nella assoluta certezza che poi il loft sarebbe potuto essere abitato...

il truffatore conta sul fatto che quello che c'e' scritto non e' quello che ci si e' detti...e quindi non si puo' provare niente, la classica truffa alla napoletana dove gli si fa credere che tramite un sotterfugio lui fara' un bell'affare.. si parte con un compratore che e' uno che vuole la luna ma non vuole pagarla (tutta) lo si rende "complice" di un giochetto che si fa, come in questo caso tu paghi un C3 non come un loft (ma quasi) e poi tu credi di ritrovarti un loft, e invece il tipo sparisce e tu rimani con il C3 pagato a prezzo maggiorato..

ma anche il truffatore deve stare attento perche' ci sono quelli che dopo avere subito una o piu' truffe, sanno esattamente come comportarsi, e magari si vendicano con lui di quello che hanno subito in passato.. insomma chi di spada ferisce, di spada perisce.
 
B

britallico2

Ospite
Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire: se uno vende un fabbricato artigianale con la cucina, è un truffatore. Tra l'altro chi si attiene alle leggi, risulta svantaggiato da questa concorrenza sleale. Perchè ha costruito la cucina? Povera Italia!!!

hai presente i depliants dei supermercati o anche semplicemente i cataloghi dove vendono pentole, piatti, roba da cucina dove ci sono foto degli articoli in vendita o semplicemente anche menu di ristoranti..
insomma ovunque ci sia cibo, c'e' un business dietro e dovunque ci sia un business bisogna farci il marketing e non si puo' fare marketing senza avere le foto del prodotto.

Il fotografo commissionato a creare tale servizio fotografico richiedera' i servizi di un cuoco perche' prepari i manicaretti da fotografare, tale cuoco richiedera' la cucina e poi creera' anche panni sporchi tipo tovaglioli, aprons, stracci, asciugamani ecc ecc e queste cose sporche richiedono la lavatrice e l'asciugatrice.
 

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Membro Ordinario
Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire: se uno vende un fabbricato artigianale con la cucina, è un truffatore. Tra l'altro chi si attiene alle leggi, risulta svantaggiato da questa concorrenza sleale. Perchè ha costruito la cucina?

La cucina ce la pone chi intende abitare quel locale, piuttosto che usarlo per esercitare arti o mestieri. Il costruttore ti vende un immobile composto da uno o piu' locali VUOTI, punto.


L'impianto elettrico di un fabbricato artigianale non è uguale a quello residenziale.

Gli impianti a scopi civili sono tutti uguali e ti diro' di piu', devono sottostare alla medesima normativa, quindi che parliamo di un c2, di un c2, di un c1, ecc gli impianti sono gli stessi.
Gli unici ad essere strutturati diversamente sono gli impianti industriali, che devono essere dimensionati in base alle macchine industriali che vi saranno utilizzate.

Perchè c'ha messo lo scarico della lavatrice? Non è un abuso? Vallo a dire al Giudice.

Lo scarico lavatrice non è altro che un qualunque scarico a
muro, che può anche rimanere tappato a vita, e che portebbe esser eutilizzato per svariati motivi anche lavorativi, ma evidentemente non hai letto gli esempi dei lavelli dei parrucchieri, o delle vasche di sviluppo dei fotografi, entrambi mestieri da c3 che portebbero necessitare di scarichi. Fermo restando che la categoria catastale non prevede un numero minimo o massimo di scarichi, e che essi siano utilizzati, come per tutte le predisposizioni, che siano punti luce, punti acqua, canne fumarie, ecc.

Qui in Toscana nei Regolamenti Edilizi adesso vietano la realizzazione di impianti di riscaldamento ed i bagni, per esempio, nelle rimesse agricole, a meno che non si tratti di aziende agricole dove sono consentiti i soli spogliatoi.

Normative comunali che variano di comune in comune, nel resto d'Italia il bagno è di norma previsto in tutti i locali, cosi' come il riscaldamento e la presenza di impianti tecnologici.


Questo perchè invece di fare la rimessa agricola, ci facevano la casetta. Poi fanno il condono. Ma non penso che adesso ne usciranno altri, se Iddio vuole. Povera Italia!!!

Il condono non si fa a piacimento, esce una volta ogni morte di papa, ma non c'entra nulla col porre mobili da abitazione in un locale commerciale che resta tale a prescindere dal mobilio e dall'uso del momento, considerato che sullo stesso non vengono compiute opere abusive.



Ma visto che fai il finto tonto partiamo con un esempio, posto la foto di un NEGOZIO vuoto

Musolla-%20Casette%20(5).JPG


Guardalo bene: pavimento, prese, punti luce, fancoil, tutti dettagli presenti anche in un'abitazione.
Se in quel negozio poni un divano letto, una piastra, dei mobili, ecc. lo rendi vivibile senza aver commesso alcun abuso, negozio era e negozio rimane...e chi lo vende non rischia nulla, perchè ti ha venduto 4 mura!!!
 

mata

Nuovo Iscritto
La cucina ce la pone chi intende abitare quel locale, piuttosto che usarlo per esercitare arti o mestieri. Il costruttore ti vende un immobile composto da uno o piu' locali VUOTI, punto.




Gli impianti a scopi civili sono tutti uguali e ti diro' di piu', devono sottostare alla medesima normativa, quindi che parliamo di un c2, di un c2, di un c1, ecc gli impianti sono gli stessi.
Gli unici ad essere strutturati diversamente sono gli impianti industriali, che devono essere dimensionati in base alle macchine industriali che vi saranno utilizzate.
Forse non hai le idee chiare: finora si è parlato di un loft, cioè ricavato da un fabbricato a destinazione artigianale/induastriale: che c'azzecca un negozio? e che c'azzecca C3 C2 ecc? Che c'azzeccano le categorie catastali con le destinazioni d'uso urbanistiche?


Lo scarico lavatrice non è altro che un qualunque scarico a
muro, che può anche rimanere tappato a vita, e che portebbe esser eutilizzato per svariati motivi anche lavorativi, ma evidentemente non hai letto gli esempi dei lavelli dei parrucchieri, o delle vasche di sviluppo dei fotografi, entrambi mestieri da c3 che portebbero necessitare di scarichi. Fermo restando che la categoria catastale non prevede un numero minimo o massimo di scarichi, e che essi siano utilizzati, come per tutte le predisposizioni, che siano punti luce, punti acqua, canne fumarie, ecc.



Normative comunali che variano di comune in comune, nel resto d'Italia il bagno è di norma previsto in tutti i locali, cosi' come il riscaldamento e la presenza di impianti tecnologici.




Il condono non si fa a piacimento, esce una volta ogni morte di papa, ma non c'entra nulla col porre mobili da abitazione in un locale commerciale che resta tale a prescindere dal mobilio e dall'uso del momento, considerato che sullo stesso non vengono compiute opere abusive.



Ma visto che fai il finto tonto partiamo con un esempio, posto la foto di un NEGOZIO vuoto

Musolla-%20Casette%20(5).JPG


Guardalo bene: pavimento, prese, punti luce, fancoil, tutti dettagli presenti anche in un'abitazione.
Se in quel negozio poni un divano letto, una piastra, dei mobili, ecc. lo rendi vivibile senza aver commesso alcun abuso, negozio era e negozio rimane...e chi lo vende non rischia nulla, perchè ti ha venduto 4 mura!!!
 

mata

Nuovo Iscritto
Ripeto perchè ho fatto confusione: le categorie catastali NIENTE c'entrano con le destinazioni d'uso urbanistiche. NIENTE. Un loft è ricavato all'interno di un fabbricato a (precedente) destinazione d'uso artigianale/industriale. Se permane tale destinazione d'uso deve avere tutte le caratteristiche, compresi gli impianti, di legge. Il C2 C3, ecc. non conta niente.Che ci fa una cucina in un fabbricato industriale? Il negozio ha destinazione diversa, che è commerciale.
 
B

britallico2

Ospite
Che ci fa una cucina in un fabbricato industriale? Il negozio ha destinazione diversa, che è commerciale.

pensavo di avere spiegato. Se vuoi vedere esempi ti trovo studi fotografici con la cucina, anzi ti trovo annunci di fotografi che cercano studi fotografici e chiedono nell'annuncio che lo studio sia fornito di cucina.

A questo punto sei tu che non vuoi capire perche' io l'esempio chiaro te l'ho fatto.


Comunque se vuoi esempi reali, eccone uno Shooting Kitchen - Chef's Kitchen & Daylight Studio

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se l'inglese spaventa, ecco uno studio a milano che si puo' affittare ad ORE, equipaggiato anche lui di cucina

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Membro Ordinario
pensavo di avere spiegato. Se vuoi vedere esempi ti trovo studi fotografici con la cucina, anzi ti trovo annunci di fotografi che cercano studi fotografici e chiedono nell'annuncio che lo studio sia fornito di cucina.

A questo punto sei tu che non vuoi capire perche' io l'esempio chiaro te l'ho fatto.


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Studio fotografico a noleggio con... a Milano - Kijiji Italia



Quoto gli esempi sopra, e ribadisco quanto già scritto: al momento della vendita vi sono dei locali nuovi e vuoti, è il compratore che adibirà quei locali ad uno scopo piuttosto che ad un altro, semplicemente arredandoli in un modo piuttosto che in un altro, senza bisogno di effettuare opere murarie.
 

pippodoc

Membro Attivo
Proprietario Casa
si è vero ..dove abitavamo prima avevamo le prese elettriche ad uso industriale (abbiamo dovuto cambiarle) e gli scarichi di misura strana ..per cui la lavatrice scaricava nella vasca ...adesso capisco ...
 

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