dolly

Membro Senior
Professionista
Infatti sono d'accordo anch'io, ma la convocazione deve essere comunicata da parte dell'amministratore al solo titolare del diritto, cioè al proprietario/condomino e non all'inquilino. :).

Certamente, questo è risaputo.

L'art. 10 della legge 27 luglio 1978 n. 392 che, ribadendo sostanzialmente la disciplina già introdotta dall'art. 6 della legge 22 dicembre 1973 n. 841, prevede con norma eccezionale un'ipotesi di SOSTITUZIONE LEGALE del conduttore al proprietario nelle assemblee dei condomini convocate per deliberare sulle spese e modalità di
gestione dei servizi di riscaldamento e di condizionamento d'aria, non ha comportato modificazioni al disposto dell'art. 66 disp. attuaz. del cod. civ., che disciplina la comunicazione dell'avviso di convocazione dell'assemblea dei condomini, con la conseguenza che tale AVVISO deve essere comunicato al PROPRIETARIO e non anche al conduttore dell'appartamento, restando solo lo stesso proprietario tenuto ad informare il conduttore dell'avviso di convocazione ricevuto dall'amministratore, senza che le conseguenze della mancata convocazione del conduttore possano farsi ricadere sul condominio, che rimane estraneo al rapporto di locazione.
Sez. II, sent. n. 4802 del 22-04-1992
 
U

User_29045

Ospite
è facoltà dell'inquilino informare l'amministratore i propri dati personali, ovvero non esiste un obbligo legislativo.

A quanto da te correttamente affermato vorrei aggiungere che, in deroga a questo principio, TALUNI regolamenti condominiali (accettati quindi incondizionatamente in fase di sottoscrizione del rogito notarile di compravendita) obbligano i proprietari a lasciare il nominativo di una persona che abbia le chiavi di accesso all'immobile, e anche qui si presume che o dai l'indirizzo esatto, o dai il numero di telefono, o entrambi: ciò per evitare che in caso di fughe di gas si sia costretti a sfondare la porta. Ciò serve anche per gestire il caso di assenze prolungate del proprietario: se fosse necessario accedere all'immobile (fughe di acqua, allagamenti, incendi, ...), ci deve essere una persona di backup che sia detentrice delle chiavi.
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
A quanto da te correttamente affermato vorrei aggiungere che, in deroga a questo principio, TALUNI regolamenti condominiali (accettati quindi incondizionatamente in fase di sottoscrizione del rogito notarile di compravendita) obbligano i proprietari a lasciare il nominativo di una persona che abbia le chiavi di accesso all'immobile, e anche qui si presume che o dai l'indirizzo esatto, o dai il numero di telefono, o entrambi: ciò per evitare che in caso di fughe di gas si sia costretti a sfondare la porta. Ciò serve anche per gestire il caso di assenze prolungate del proprietario: se fosse necessario accedere all'immobile (fughe di acqua, allagamenti, incendi, ...), ci deve essere una persona di backup che sia detentrice delle chiavi.
Bisogna vedere se l'inquilino accetta tale imposizione non prevista dalla Legge, come detto è facoltà del singolo non far accedere agli altri ai suoi dati personali, ma è obbligato solamente a quello previsto dalla Legge, ovvero al solo interessato cioè il proprietario, ma quest'ultimo non ha la facoltà di comunicare ad altri questi dati senza l'esplicita autorizzazione, ed in caso di fughe di gas o altre cause in cui sia responsabile l'inquilino, lui stesso ne dovrà rispondere e non certo altri anche se sono in possesso di questi dati, questo vale anche per le chiavi d'accesso all'u.i. l'inquilino può sostituire la serratura e poi ripristinarla al momento del rilascio senza fornire al proprietario le chiavi.
Ovvero anche se proprietario non può e non ha alcuna autorizzazione ad entrare in casa d'altri, vedi Codice Penale.
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
forse non stiamo parlando la stessa lingua, un amministratore è un professionista, e non credo che vada a sbandierare tutti i dati dei condomini, altrimenti farebbe lo sbandieratore
Infatti, forse non stiamo parlando la stessa lingua, professionista o no non ha alcun diritto di Legge ad ottenere i dati personali dell'inquilino, infatti a lui (amministratore) non servono assolutamente a nulla, ne per le partizioni neppure per comunicazioni, le quali saranno a carico del titolare del diritto sull'appartamento cioè al SOLO proprietario.
Quindi starà all'inquilino concedere l'opportunità all'amministratore di conoscere tali dati personali.
E' chiaro il concetto?
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
ma nel caso di ispecie già l'inquilino già ha a che fare con l'amministratore perché sembra che l'inquilino gli paghi direttamente le spese a suo carico; quindi non capisco tutta questa discussione; l'amministratore può chiedere direttamente all'inquilino i dati che gli servono per i casi di urgenza. Secondo me avere i dati sia dell'inquilino che del proprietario può essere sempre utile. L'importante è che sia il diretto interessato a fornirli spontaneamente e non attraverso persone terze (il padrone di casa).
 

Elisabetta48

Membro Senior
Direi che il nome ed specialmente il C.F. (dati personali) non è necessario all'amministratore, salvo che l'interessato, quindi l'inquilino stesso non li conceda di propria volont
Scusate, oggi ero in viaggio, non immaginavo di scatenare una tale rissa...
Comunque, direi che il nuovo codice impone la acquisizione di certi dati, ho riportato stamattina apposta l'articolo, e direi che i dati prescritti dal codice li devo fornire, perche' (ho guardato) per il codice l'inquilino e'
TITOLARE DI DIRITTO PERSONALE DI GODIMENTO quindi e' di quelli di cui nell'anagrafe devono comparire nome, residenza, codice fiscale (cosa se ne fa poi l'amministratore... e' tutto da vedere). Oltre non andrei. Anche se capisco tutto, il caso d'allagamento, un problema tecnico improvviso... Condobip ci ha ricordato quanto prescritto dal garante della Privacy. Io non me la sento di dare il n. di cellulare di altre persone. Se l'amministratore ritiene... lo chiede a loro o in caso di emergenza telefona a me che telefono a loro. Comunque e' vero, siamo in un tale garbuglio di norme che non invidio gli amministratori.
E poi c'e' il discorso sicurezza... basta una autocertificazione dove si dice che gli impianti cono conformi alle norme di quando sono stati fatti???? Cosa rispondere all'amministratore che vuole il cartaceo sottoscritto dal proprietario?
 

Elisabetta48

Membro Senior
Consenso La libera manifestazione di volontà dell'interessato con cui questi accetta espressamente un determinato trattamento dei suoi dati personali,
Aggiungo questo: infatti la cosa buffa e' che, nel chiedermi il n. di cell degli inquilini, l'amministratore fa firmare a me la liberatoria per il trattamento dei dati personali (degli inquilini...). Lo trovo totalmente assurdo
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
Aggiungo questo: infatti la cosa buffa e' che, nel chiedermi il n. di cell degli inquilini, l'amministratore fa firmare a me la liberatoria per il trattamento dei dati personali (degli inquilini...). Lo trovo totalmente assurdo
Infatti è assurdo, tu non puoi firmare nessuna liberatoria a nome di un'altra persona, ne fornire dati personali tra cui rientra anche il codice fiscale (vedi nota del garante della Privacy);

Dato personale
Qualsiasi informazione che riguardi persone fisiche identificate o che possono essere identificate anche attraverso altre informazioni, ad esempio, attraverso un numero o un codice identificativo.
Sono, ad esempio, dati personali: il nome e cognome o denominazione; il'ndirizzo, il codice fiscale; ma anche un'immagine, la registrazione della voce di una persona, la sua impronta digitale, i dati sanitari, i dati bancari, ecc..

L'importante è che sia il diretto interessato a fornirli spontaneamente e non attraverso persone terze (il padrone di casa).
Infatti

Consenso
La libera manifestazione di volontà dell'interessato con cui questi accetta espressamente un determinato trattamento dei suoi dati personali, ...
http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/1663787

Per cui se l'amministratore desidera avere questi dati li deve chiedere all'inquilino e non al proprietario locatore.
 

Elisabetta48

Membro Senior
Infatti è assurdo, tu non puoi firmare nessuna liberatoria a nome di un'altra persona, ne fornire dati personali tra cui rientra anche il codice fiscale (vedi nota del garante della Privacy);
'importante è che sia il diretto interessato a fornirli spontaneamente e non attraverso persone terze (il padrone di casa).
Perfetto. Grazie a tutti. Allora, io confermo all'amministratore i nomi, che comunque possiede gia'. Gli riporto le norme sulla privacy gentilmente ricordate da condobip e gli dico di preparare una scheda che l'inquilino debba compilarsi e firmarsi per conto suo o nella quale autorizzi il proprietario a trasmettere i suoi dati all'amministratore stesso.
Una liberatoria di quel genere in realta' nel contratto c'e' gia' ma direi solo per le operazioni connesse alla registrazione del contratto (ora non l'ho a portata di mano) non per quanto riguarda l'amministrazione del condominio...
Per il futuro, alla luce proprio di quanto il nuovo codice richiede, sara' opportuno mettere gia' nel contratto anche questa liberatoria.
 

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