Excalibur

Membro Attivo
Proprietario Casa
@Dimaz, una persona affetta da BPCO non può vivere in un ambiente umido o con muffa, indipendentemente da chi abbia provocato questa situazione. E' come se qualcuno in affitto al quinto piano senza ascensore, fosse colpito da paralisi che gli impedisce di salire a piedi. Non è colpa del proprietario e neanche dell'inquilino. Potrà ben darti la disdetta anticipata per giustificati motivi, non credi?
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Potrà ben darti la disdetta anticipata per giustificati motivi
Forse stai confondendo la disdetta anticipata da parte del conduttore con il preavviso.
A mio parere le condizioni di salute di @SFORTUNELLA (documentate con certificati medici) sono un motivo valido per disdire il contratto di locazione: non può continuare ad abitare in quella casa perché insalubre, indipendentemente dalle cause che hanno generato la muffa.
Però deve rispettare i sei mesi di preavviso, che non "passano in cavalleria" come ipotizzato nel post n. #69.

Non ho letto attentamente tutta la discussione e non mi è chiaro se il contratto di locazione regola diversamente la disdetta da parte del conduttore.
A volte i locatori con apposita clausola riducono il preavviso ad un periodo più breve, magari 3 mesi. E non richiedono i "gravi motivi" di cui all'art. 3, c. 6 della l. 431/1998, che sono difficili da dimostrare e contestare.

Consiglierei a @SFORTUNELLA di controllare quella clausola del suo contratto, e comunque inviare la disdetta anticipata al locatore per non peggiorare la sua salute.
Poi potrà valutare se ricorrono le condizioni per chiedere al locatore un risarcimento dei danni subìti, nel caso si possa dimostrare che le cattive condizioni dell'immobile siano a lui imputabili.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
@Dimaz, una persona affetta da BPCO non può vivere in un ambiente umido o con muffa, indipendentemente da chi abbia provocato questa situazione. E' come se qualcuno in affitto al quinto piano senza ascensore, fosse colpito da paralisi che gli impedisce di salire a piedi. Non è colpa del proprietario e neanche dell'inquilino. Potrà ben darti la disdetta anticipata per giustificati motivi, non credi?

Evidentemente passo per "insensibile" ...quando in realtà cerco solamente di essere obbiettivo ed imparziale.
Ritengo che quando si da una risposta su una "questione seria" bisogna evitare di cadere nella frequente "prassi" di prendere istintivamente la difesa di quella che appare la parte più debole o che ha subito torto.

Se sottoscrivi un contratto ti assumi un impegno e se nello stesso è riportato una penale e/o un obbligo per esercitare il recesso non esistono "scusanti"... nemmeno la "morte" ti esime dal rispetto di tali clausole perché l'impegno ricade agli eventuali eredi (sia locazione, compravendita o fidejussione/garanzia).

Un Giudice può comprendere sul piano umano...ma non può non rimanere imparziale nelle interpretazioni e applicazione delle norme.

Ovviamente sono fatte salve le variabili ipotizzate da @uva cui si può aggiungere la "comprensione" della controparte che accetti di non rivendicare danno.

Quanto allo specifico delle "muffe"...posso confermarti "professionalmente" che i problemi non sono sempre e solo determinati da errori costruttivi...spesso e volentieri sono i comportamenti sbagliati di chi utilizza tali ambienti.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
e se nello stesso è riportato una penale e/o un obbligo per esercitare il recesso non esistono "scusanti"...
Ma non sembra abbia scritto che esistono penali e non ricordo nemmeno se sia concesso il recesso anticipato.
Ma la legge comunque concede tale recesso per "gravi motivi" non meglio specificati.
Visto che allora siamo sul piano dei se, aggiungerei una ulteriore ipotesi

Se l'inquilino decide di andarsene quando gli pare, qualche grave motivo lo trova o lo inventa. E nel la stragrande maggioranza dei casi nessun locatore normale si imbarca in una causa dall'editore incerto: spesso perché sul l'inquilino c'è poco da ricavare, a volte perché scoraggiati dalle lungaggini e dalle spese
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Se l'inquilino decide di andarsene quando gli pare, qualche grave motivo lo trova o lo inventa. E nel la stragrande maggioranza dei casi nessun locatore normale si imbarca in una causa
Concordo.
Se @SFORTUNELLA invia la disdetta al suo locatore può sicuramente indicare quale "grave motivo" le sue condizioni di salute, incompatibili con le condizioni in cui si trova quella casa.
Poi vada via appena trova un'abitazione idonea; senza preoccuparsi del mancato preavviso, delle cause che hanno generato la muffa, ecc.
E' poco probabile che il locatore le faccia causa, e anche se la farà l'esito è incerto e i tempi saranno lunghi.

Inoltre se @SFORTUNELLA ritiene di avere validi motivi per iniziare lei una causa contro l'ex locatore per risarcimento danni, lo potrà fare quando avrà già trovato un'altra sistemazione. Almeno avrà evitato il rischio di peggiorare la propria salute continuando ad abitare in una casa malsana.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Ma non sembra abbia scritto che esistono penali
Non fermarti al primo sostantivo (che comunque può essere usato anche in senso metaforico)...
non è questione di "se o ma o forse".
Un contratto di locazione riporta nel 99% dei casi un obbligo di preavviso e @uva aveva già spiegato che non si deve confondere diritto di recesso con obbligo di preavviso.
Anche in merito all'eventuale azione "di forza" contando sul fatto del "disturbo" nel perseguire un inquilino che non rispetta un contratto devo rammentare che esiste la "cauzione", che esistono anche locatori ben attrezzati per contestare in giudizio, che chi non ha nulla non viene perseguito ma con gli altri la Giustizia diventa efficace...e che rendersi morosi/inadempienti non è mai un buon biglietto.
Possibile che bisogna ripetere più volte le spiegazioni più elementari perché tu comprenda...o è sempre la voglia di far polemica ad ogni costo???
 

SFORTUNELLA

Membro Attivo
Conduttore
Concordo.
Se @SFORTUNELLA invia la disdetta al suo locatore può sicuramente indicare quale "grave motivo" le sue condizioni di salute, incompatibili con le condizioni in cui si trova quella casa.
Poi vada via appena trova un'abitazione idonea; senza preoccuparsi del mancato preavviso, delle cause che hanno generato la muffa, ecc.
E' poco probabile che il locatore le faccia causa, e anche se la farà l'esito è incerto e i tempi saranno lunghi.

Inoltre se @SFORTUNELLA ritiene di avere validi motivi per iniziare lei una causa contro l'ex locatore per risarcimento danni, lo potrà fare quando avrà già trovato un'altra sistemazione. Almeno avrà evitato il rischio di peggiorare la propria salute continuando ad abitare in una casa malsana.
Il punto essernziale delle mie difficoltà per non poter uscire alla mia situazione mi pare sia del tutto ignorato, e qui lo ribadisco per l'ultima volta, perchè per me davvero estenuante : non sono in grado di affrontare quanto implica l'immediato rilascio della casa da parte mia -che so già essere possibile anche a breve - semplicemente perchè - aldilà della non trascurabile fatica fisica che la B.P.C.O. compromette e quindi rallenta non poco, non ho le risorse economiche necessarie a cercarla, e che conosco bene avendole di fatto già vissute negli anni precedenti l'attuale soluzione : dall'indagine in internet e contatti preliminari con titolari e/o agenti vari ai viaggi ad hoc in treno e/o corriere ( non ho auto e non guido), versare la caparra, pagare l'agenzia immobiliare, spese di viaggio e cauzione,oggi anche indagine speciale- data l'esperienza - ai fini di certificazioni e abitabilità, ed infine il trasloco che da solo è un capitolo non indifferente. Ergo, devo mettermi in condizione di essere sostenuta in tutto ciò che sono costretta ad affrontare, mentre da due mesi vivo accampata nel soggiorno-cucina , stanza che spero almeno in parte al riparo da spore della camera da letto che ho "evacuato" perchè inquinata in un armadio infiltrato dal muro retrostante, rivelatosi a sua volta compromesso da ristagni di acque nel terreno che circonda il villino e malamente isolato, questo da un accordo di risarcimento preliminare da parte di chi è responsabile di uno status vivendi del tutto ingiusto e addirittura molto pericoloso per la mia salute che certamente è iniziato già prima della comparsa della muffa. Posso solo sperare di riuscirvi grazie a quanto sto valutando da due mesi e che spero di comporre presto (includendo la richiesta di A.T.P.) e che mi auguro funzioni nell'obiettivo di riuscire a sollecitare la proprietà a fare il suo dovere di risanamento reale e non fittizio o darmi una sorta di buona uscita per i danni subiti e i suoi difetti di conduzione e contrattuali (rif. APE difforme ecc. ). Considerato che il degrado anche estetico dei muri all'esterno ( muri non intonacati e che oggi sembrano una carta geografica, ormai), infiltrazioni o meno, meriterebbe anche l'immediata rivalutazione del canone ormai non equo.
Ahhhh... per piacere, non posso ripetermi ancora, nel caso ricevessi risposte supoerficiali che non avessero letto quanto sopra, potrò solo riferirmi ad esse. Pur e sempre ringraziando per la cortesia della partecipazione.
Io non mi diletto affatto, il tutto mi fa molto, molto male. GRAZIE
 

SFORTUNELLA

Membro Attivo
Conduttore
Il punto essernziale delle mie difficoltà per non poter uscire alla mia situazione mi pare sia del tutto ignorato, e qui lo ribadisco per l'ultima volta, perchè per me davvero estenuante : non sono in grado di affrontare quanto implica l'immediato rilascio della casa da parte mia -che so già essere possibile anche a breve - semplicemente perchè - aldilà della non trascurabile fatica fisica che la B.P.C.O. compromette e quindi rallenta non poco, non ho le risorse economiche necessarie a cercarla, e che conosco bene avendole di fatto già vissute negli anni precedenti l'attuale soluzione : dall'indagine in internet e contatti preliminari con titolari e/o agenti vari ai viaggi ad hoc in treno e/o corriere ( non ho auto e non guido), versare la caparra, pagare l'agenzia immobiliare, spese di viaggio e cauzione,oggi anche indagine speciale- data l'esperienza - ai fini di certificazioni e abitabilità, ed infine il trasloco che da solo è un capitolo non indifferente. Ergo, devo mettermi in condizione di essere sostenuta in tutto ciò che sono costretta ad affrontare, mentre da due mesi vivo accampata nel soggiorno-cucina , stanza che spero almeno in parte al riparo da spore della camera da letto che ho "evacuato" perchè inquinata in un armadio infiltrato dal muro retrostante, rivelatosi a sua volta compromesso da ristagni di acque nel terreno che circonda il villino e malamente isolato, questo da un accordo di risarcimento preliminare da parte di chi è responsabile di uno status vivendi del tutto ingiusto e addirittura molto pericoloso per la mia salute che certamente è iniziato già prima della comparsa della muffa. Posso solo sperare di riuscirvi grazie a quanto sto valutando da due mesi e che spero di comporre presto (includendo la richiesta di A.T.P.) e che mi auguro funzioni nell'obiettivo di riuscire a sollecitare la proprietà a fare il suo dovere di risanamento reale e non fittizio o darmi una sorta di buona uscita per i danni subiti e i suoi difetti di conduzione e contrattuali (rif. APE difforme ecc. ). Considerato che il degrado anche estetico dei muri all'esterno ( muri non intonacati e che oggi sembrano una carta geografica, ormai), infiltrazioni o meno, meriterebbe anche l'immediata rivalutazione del canone ormai non equo.
Ahhhh... per piacere, non posso ripetermi ancora, nel caso ricevessi risposte supoerficiali che non avessero letto quanto sopra, potrò solo riferirmi ad esse. Pur e sempre ringraziando per la cortesia della partecipazione.
Io non mi diletto affatto, il tutto mi fa molto, molto male. GRAZIE
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto