Grazie Uva e Dimaraz, ho mandato una mail all'amministratore semplicemente chiedendo le modalità di conteggio a "zero consumi", appena mi risponde vi faccio sapere.
Molto Gentili.
Grazie
 
Questo criterio pare non sia più consentito.
I condomìni devono adeguarsi alla norma UNI 10200/2013 in base alla quale la quota fissa denominata "consumo involontario" deve essere determinata da un tecnico abilitato. Le delibere assembleari che stabiliscono un criterio diverso sono addirittura nulle!
Mentre il consumo "volontario" che ogni utente regola con le termovalvole è addebitato in base alle letture dei contabilizzatori applicati sui caloriferi (ed è pari a zero se le valvole restano chiuse per tutto il periodo).
Ne avevamo parlato qui:
Ripartizione spese riscaldamento: norma UNI 10200/2013 | propit.it - Forum per la Casa
Il pari a zero è stato fortemente contestato perchè il "biricchino" che non ottempera "l'invito" assembleare di non chiuderlo completamente in quanto a dire di tutti gli altri il suo alloggio comunque
"catturerebbe" calore dagli altri, producendo quindi una dispersione di calore a danno dei virtuosi...
come la mettiamo con i Diktat legislativi??? Anche qui si intravede una stortura sì cara a quiproquo?
E se anche a vostro parere così fosse, perchè il Legislatore ( il fetido..) non rispetta innanzitutto l'equità
nella impostazione "pacchettificia"??? Fatevi avanti Giuristi immaginifici solerti attivisti su propit e
illuminatemi(ci) sull'arcano. (???).
 
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"catturerebbe" calore dagli altri, producendo quindi una dispersione di calore a danno dei virtuosi...
come la mettiamo con i Diktat legislativi???
E se anche a vostro parere così fosse, perchè il Legislatore ( il fetido..) non rispetta innanzitutto l'equità
nella impostazione "pacchettificia"??? Fatevi avanti Giuristi immaginifici solerti attivisti su propit e
illuminatemi(ci) sull'arcano

Mi è difficile disquisire su una norma non Legge dello Stato ...perchè redatta da un Ente PRIVATO!!!:o:confused:...che reclama il pagamento di Diritti d'Autore per poter accedere a quanto dovrebbe essere reso disponibile a tutti i cittadini:wall:...e persino in 3 sezioni visto che oltre alla 10200 serve pure la 10300/1 e la 10300/2!!!

La ripartizione delle spese di riscaldamento e acqua calda sanitaria: la UNI 10200 - UNI - ENTE ITALIANO DI NORMAZIONE

UNI 10200:2013

UNI/TS 11300-1:2008

UNI/TS 11300-2:2008

Occhio che fra un po' i ns. "tecnici" del Bilancio, non sapendo più cosa tassare, adotteranno tale strategia ... far pagare un obolo per conoscere pure le Leggi dello Stato, alla cui produzione sono secondi a nessuno.
 
Mi è difficile disquisire su una norma non Legge dello Stato ...perchè redatta da un Ente PRIVATO!!!:o:confused:...che reclama il pagamento di Diritti d'Autore per poter accedere a quanto dovrebbe essere reso disponibile a tutti i cittadini:wall:...e persino in 3 sezioni visto che oltre alla 10200 serve pure la 10300/1 e la 10300/2!!!

La ripartizione delle spese di riscaldamento e acqua calda sanitaria: la UNI 10200 - UNI - ENTE ITALIANO DI NORMAZIONE

UNI 10200:2013

UNI/TS 11300-1:2008

UNI/TS 11300-2:2008

Occhio che fra un po' i ns. "tecnici" del Bilancio, non sapendo più cosa tassare, adotteranno tale strategia ... far pagare un obolo per conoscere pure le Leggi dello Stato, alla cui produzione sono secondi a nessuno.
Grazie Dimarraz..Avanti un altro...Sotto, fatevi sotto...Aggiungetevi...qpq.
 
una norma non Legge dello Stato ...perchè redatta da un Ente PRIVATO!!!
Mi risulta che la legge che impone tutto ciò esiste, come avevo scritto nella discussione che ho linkato nel mio post precedente. Copio e incollo:

Per adeguarsi alla normativa UNI in oggetto (adeguamento obbligatorio in base al Dlgs n. 102 del 04/07/2014 che recepisce la direttiva europea EED n. 2012/27/UE) occorre incaricare un tecnico abilitato.

Ne deduco che l'adeguamento a quanto stabilito dall'UNI (ente privato) sia obbligatorio proprio perché imposto da una legge dello Stato italiano che recepisce una direttiva europea.
Non dico che la cosa mi faccia piacere! Anzi, noto con rammarico che i cittadini italiani a volte sono vessati sia dalle leggi "nostrane" sia dalle varie direttive elaborate dalla UE.
 
Infatti quella del parlamento è una Legge...che richiama una "norma" (errato definirla Legge) creata da privati.
Come detto improprio definirla norma nel senso di Legge.

Comunque non mi risulta la stessa "imponga" nulla in merito a coefficenti correttivi per compensazione posizione ne norma imperativa su quota involontaria.
 

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