Il vecchio proprietario dell'appartamento di mio cugino che ha un negozio nel condominio pertanto è rimasto in contatto, ha detto: la quota che si viene a recuperare per la new entry spetta a me, perché l'ascensore non è condominiale ma in comune con i condomini che all'epoca hanno fatto costruire l'ascensore, pertanto io ho sono rimasto proprietario di tale diritto, io vendendo casa ho ceduto i diritti accessori e pertinenze ma non la quota dell'ascensore.Questa è la teoria che dice lui e il suo avvocato
Un avvocato logicamente difende la tesi del suo assistito... altrimenti non lo rappresenterebbe e non riceve di che "campare".
Fomalmente ha una "briscola" da giocare in quanto coincidente con l'eccezione che ho menzionato ...ma non basta la parola del suo avvocato per avere ragione.
Tale "briscola" poi non è un "asso" perché sarà difficile convincere il Giudice che l'ascensore sia a servizio di un negozio al piano terra.
L'acquirente ha peccato di leggerezza nell'acquisto se non si è premurato di verificare e far verbalizzare.
Ma pure questi ha una "briscola" da giocarsi su
questo evidenziato.
Non dovrei dare suggerimenti di tale portata (vi sono professionisti che ci campano)...ma fossi nei panni di chi ha comprato farei venire il "mal di pancia" a chi si ritiene tanto furbo.
Il compratore non ha alcun dovere di acquistare la quota dell'ascensore dal venditore.
Divenuto proprietario "condomino" ha, in forza di un preciso dettato normativo, tutto il diritto di acquistare una quota dell'ascensore (vetusto) pagandola in quota parte a tutti i "comproprietari" dello stesso.
Se questi erano 5 significa che diventeranno 6 ed il negoziante riceverà solo una frazione di quanto pensava...ma dovrà continuare a sostenere i costi di un ascensore che non ha scopo di utilizzare...con sommo gaudio di tutti gli altri.
Il compratore se usa "arte" può far diventare tale briscola un asso già prima di arrivare a giudizio.
Ps.
Dove mando la parcella?
