MichelaP

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Proprietario Casa
Gent.mi,
mia zia è deceduta senza coniuge e figli, nè genitori in vita.
Nella successione sono quindi chiamati i tre fratelli A B e C.
In vita la defunta ha donato il suo 50% di proprietà di casa al fratello A (già proprietario dell'altro 50%) riservandosene in cambio il 100% dell'usufrutto. Al decesso il notaio ha quindi provveduto a trascrivere la riunione della nuda proprietà in capo al fratello A e la cancellazione dell'usufrutto, non essendoci legittima da rispettare.
I beni mobili però non sono stati indicati in nessuna donazione/testamento, quindi vanno divisi:
- il conto corrente (cointestato a firme disgiunte con il fratello A): il 50% è già stato prelevato dal fratello A ed interamente utilizzato per far fronte a parte delle spese funerarie in attesa di sviluppi. Il conto era però alimentato solo dalla defunta. E' possibile venga richiesto un ripristino dell'ammontare, considerando la destinazione della somma? O potendo fatture alla mano dimostrarne l'uso abbiamo comunque agito correttamente? Il saldo totale del conto non è comunque sufficiente a saldare le spese;
- arredi di casa: l'appartamento deve essere posto in vendita. E' evidente che deve essere sgomberato, ma il fratello B dice di avere 10 anni per prendere una decisione in merito all'accettazione dell'eredità (vanno ancora saldate tutte le spese - funerale ed ultima rata della casa di riposo). C'è un modo economico di obbligarlo a ridurre decisamente i tempi? L'agenzia funebre e la casa di riposo vanno saldati! Per chiedere ad un Giudice una ingiunzione bisogna avere un avvocato? Non è sufficiente inviare una raccomandata a/r (l'ultima ci è stata rimandata indietro, non ritirata... è considerabile lo stesso notificato?) I beni di casa sono relativamente scarsi, ci sono quadri e oggetti che però non sono stati valutati (anche solo una stima richiederebbe probabilmente una somma superiore al valore). C'è un servizio almeno di consulenza gratuito in questi casi?
Grazie
 

Franci63

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Intanto A può mettere in vendita il suo immobile, che è solo suo ; quando avrà trovato un acquirente, se ancora non hanno deciso per i mobili e i quadri, possono mettere tutto in un magazzino in attesa di decidere.
Non mi pare che i valori in campo richiedano l'intervento di avvocati.
 

MichelaP

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Proprietario Casa
Sarebbe più facile credo vendere la casa da vuota, ritinteggiata e pulita...
E il magazzino inevitabilmente si paga, così come lo sgombero (che invece faremmo noi pian piano portando a qualche rivendita usato o trovando qualcuno interessato - anche gratis ovviamente...). Che ovviamente rimarrebbe a carico di A, perchè B tirerà in lungo per poi rinunciare.... Sigh
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
A): il 50% è già stato prelevato dal fratello A ed interamente utilizzato per far fronte a parte delle spese funerarie
vuoi dire che il fratello A) a prelevato il 50% e l'altro 50% è stato usato per pagare parte delle spese funerarie per cui sul conto il saldo è zero?
In ogni caso in una situazione come questa mi sembra che gli eredi, se accettano l'eredità, debbano prima pagare i debiti del de cuius e dividersi quello che rimane.
ma il fratello B dice di avere 10 anni per prendere una decisione in merito all'accettazione dell'eredità
vero, tuttavia uno dei coeredi può chiedere un termine più breve, rivolgendosi al giudice debitamente assistito da un avvocato che faccia presente la situazione lasciata dal de cuius. In questo caso ci sono dei debiti da saldare e credo che il giudice proporrà l'accettazione con beneficio di inventario per cui una volta determinato l'inventario obblighi i coeredi ad esprimersi in tempi molto brevi.
Per il mobilio contenuto nella casa del de cuius se è un mobilio di valore è un conto: ma oggi come oggi i mobili usati non li vuole nessuno. Lo svuotamento degli appartamenti di mobili e suppellettili sono sempre un costo. Se c'è qualcuno dei coeredi che è interessato ad averli se li prenda, tutto il resto andrà portato in discarica.
 

MichelaP

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Il fratello ha prelevato dal conto solo il 50% del saldo (come cointestatario a firme disgiunte... la banca il resto non lo fa giustamente toccare) e ha usato questi per iniziare a pagare le spese. Il fratello B contesta già la proprietà di quella parte (visto che in effetti il conto era alimentato dalla pensione della defunta).
Purtroppo temo proprio dovremo rivolgerci ad un avvocato, perdendo così ulteriori somme, sigh....
 

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