Cantina registrata su due visure differenti

[Dimaraz]

semplicemente la persona in questione facendo molti introiti in nero non si sarebbe certo presentato ad una causa per usucapione in tribunale. Il notaio sa il fatto suo, non è un barzellettiere.

Anche questa è ina "deduzione" del notaio...o porta la tua firma?

Qui si viaggia tra il ridicolo e l'allucinante.

 

[basty]

@Clao : non ti offendere, ma non mescolare capra e cavoli.
Come conduca gli affari il commerciante non ha nessuna relazione con i suoi eventuali diritti di proprietà. E non confondere il “peso” di un Atto, con una semplice visita catastale. Un conto è trovare visure contrastanti, altro trovare rogiti contrastanti.
Incarica il notaio di andare a fondo, e poi ci dirai come si è conclusa la storia

 

[Gianco]

Se è sua , perché c’è un atto di acquisto, di che usucapione parli ?

A mio parere, ci potrebbe essere stato un errore in un atto perché è impensabile che lo stesso immobile sia stato oggetto di atto di vendita a due persone differenti. Ciò potrebbe avvenire in presenza di una truffa. Comunque, aldilà del possesso dell'atto, in tal caso vale il primo, chi lo possiede? E' logico che chi lo possiede avendo un titolo, sia legalmente titolare: l'altro o è un errore o è un imbroglio.

 

[Franci63]

è impensabile che lo stesso immobile sia stato oggetto di atto di vendita a due persone differenti.

Il vicino ha un atto di acquisto, e possiede la cantina; il postante ha la cantina in una visura catastale.
Forse è solo errata la visura.

 

[basty]

Il vicino ha un atto di acquisto, e possiede la cantina; il postante ha la cantina in una visura catastale.
Forse è solo errata la visura.

(Aggiungiamo anche che forse sono errate le descrizioni della realtà che ci sono state fornite, almeno nella terminologia )

 

[Jan80]

Non vorrei infierire, ma la planimetria postata è quelli di impianto catastale (anno 1939). É facile ma non certo che lacantina possa essere stata scorporata e venduta a parte già decenni fa e, semplicemente, la planimetria del postante non sia mai stata aggiornata (male, ma non sarebbe la prima che vedo!).
Ci tengo comunque a sottolineare quanto già affermato da altri, che il catasto é solo una conseguenza sia di pratiche edilizie che di passaggi di proprietà e serve solo per pagare le tasse. La legittimità di un diritto va ricercata negli atti pubblici (compravendite, successioni, donazioni,...) presenti nell'ex conservatoria, mentre per quanto riguarda l'edilizia fa fede lo stato legittimo, dato dalla somma dei precedenti edilizi depositati in Comune (solo in mancanza di questi ci si può rifare al catasto).

 

[Clao]

(Aggiungiamo anche che forse sono errate le descrizioni della realtà che ci sono state fornite, almeno nella terminologia )

Ripeto : durante una permuta per la prima volta abbiamo visto l'atto dell'appartamento in questione (pur abitandoci non era nostro), e il notaio ci ha mostrato la piantina e comunicato il fatto, ossia che al nostro subalterno corrispondono un appartamento e due cantine-non voglio perdermi nei meandri dei significati tecnici, anche perché non li possiedo- Abbiamo adesso rinvenuto un atto intestato al tale dove in planimetria è riportata la medesima cantina. Da quello che mi avete detto, essendo l'immobile molto vecchio, può essere che sia stato lasciato catastalmente a noi per un errore. Quello che mi chiedo a questo punto è che se ciò possa avere avuto incongruenze fiscali a nostro danno (ossia una pertinenza in più aumenta la superficie e quindi aumentano imposte comunali ecc), pur essendo del tale. Perdonate ancora le vostre incomprensioni figlie della mia spiegazione.

 

[basty]

Perdonato. Chiedi al notaio se l'atto del tuo acquisto (o permuta che sia) ed i suoi danti causa citano la cantina con gli eventuali estremi, e se l'atto o gli atti di provenienza contenevano sempre la suddetta planimetria.

Poi la medesima indagine dovrà farla sulla cronistoria dell'acquisto del vicino; e stabilire dove e come è nato l'errore. Poi se ne può discutere.

 

[Gianco]

mentre per quanto riguarda l'edilizia fa fede lo stato legittimo, dato dalla somma dei precedenti edilizi depositati in Comune (solo in mancanza di questi ci si può rifare al catasto).

La regolarità edilizia è fine a se stessa, non garantisce la proprietà che è dimostrabile dal possesso in presenza di regolare atto pubblico, che comunque dovrebbe essere trascritto per primo.

 

[Gianco]

Se fosse sfuggito a qualcuno insisto:

Ripeto: fai fare le ricerche ad un tecnico competente. Credo che stiate fantasticando senza avere la certezza della situazione. Solo un seria ricerca può dare le risposte che cerchi.