gorgiagorgia
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Recentemente mio figlio ha acquistato da un coltivatore diretto, con le agevolazioni prima casa, una colonica da ristrutturare radicalmente.
Prima del rogito l'immobile è stato accatastato all'urbano. Ora, però, per poter procedere alla ristrutturazione ci si dice che è necessario anche il cambio di destinazione urbanistica con oneri di diverse decine di migliaia di euro.
Chiedo:
1) Questo cambio di destinazione urbanistica è assolutamente obbligatorio?
2) Considerato che mio figlio è agronomo con tanto di iscrizione all'albo e che la colonica è stata acquistata insieme a quasi tre ettari di terreno agricolo (vigneto, uliveto, bosco) non c'è modo di conservare l'attuale destinazione urbanistica e di ristrutturare senza pagare oneri così pesanti? E se possibile, quali sono i passi da fare e quali potrebbero essere le controindicazioni?
Aggiungo, se utile per la risposta, che l'immobile si trova in provincia di Firenze.
Grazie e un saluto a tutti.
Prima del rogito l'immobile è stato accatastato all'urbano. Ora, però, per poter procedere alla ristrutturazione ci si dice che è necessario anche il cambio di destinazione urbanistica con oneri di diverse decine di migliaia di euro.
Chiedo:
1) Questo cambio di destinazione urbanistica è assolutamente obbligatorio?
2) Considerato che mio figlio è agronomo con tanto di iscrizione all'albo e che la colonica è stata acquistata insieme a quasi tre ettari di terreno agricolo (vigneto, uliveto, bosco) non c'è modo di conservare l'attuale destinazione urbanistica e di ristrutturare senza pagare oneri così pesanti? E se possibile, quali sono i passi da fare e quali potrebbero essere le controindicazioni?
Aggiungo, se utile per la risposta, che l'immobile si trova in provincia di Firenze.
Grazie e un saluto a tutti.