massimo binotto

Membro Attivo
Professionista
Come ha riferito #griz il compenso del CTU non è soggetto a preventivi.
E' il Giudice che nomina il consulente ed è il Giudice che stabilisce quale sia l'acconto da anticipare.
A prestazioni eseguite, con la presentazione dell'elaborato peritale richiesto dal Giudice, il CTU deposita anche la parcella, che va calcolata non secondo le tariffe professionali di ogni ordine o collegio (oggi abolite) ma secondo la Legge 8 luglio 1980, n. 319 che regola appunto le prestazuioni dei Consulenti del Tribunale.

Il CTU propone la parcella secondo le norme contenute in questa Legge, ma è il Giudice che liquida la parcella. Di norma (almeno per il Tribunale di Treviso) la parcella viene sempre decurtata di un 30% a prescindere da quanto lavoro fai e da come ha i applicato i vari articoli di legge per il calcolo.

Se vogliamo trovare un colpevole, questo è il Giudice, poichè non controlla quello che il CTU propone.

La parcella del CTU va pagata.
Potete chiedere tramite avvocato delucidazioni al Giudice che l'ha liquidata, ma credo sia difficile che questa venga ridotta.
Ed il CTU ha il potere di chiedere un decreto ingiuntivo d'urgenza se la parcella non viene pagata nei termini.
 

raffaelemaria

Membro Assiduo
Professionista
Leggo troppe considerazioni non supportate dalla conoscenza di come viene liquidato l'onorario di un ctu. Bene scrive griz. Il giudice in base all'incarico affida un fondo spese al ctu , a fine lavoro deposita la perizia e il prospetto delle sue competenze. Nel fascicolo di causa il tuo avvocato troverà:
  1. la perizia che molto probabilmente riporterà anche i rilevamenti degli immobili e tutta la ricerca che il ctu ha eseguito per verificare la conformità edilizia e urbanistica. Se non la si possiede basta fotocopiarla dal fascicolo o chiedere il file al ctu stesso. Probabilmente esisteva anche un perito di parte che ha seguito le operazioni e lo stesso dovrebbe avere copia della perizia, pure il tuo avvocato dovrebbe disporre di tutti i documenti depositati.
  2. il prospetto della liquidazione dell'onorario richiesto
  3. la nota del giudice che liquida.
Per contestare una liquidazione di onorario al ctu occorre essere ben certi di quello che si fa.
 

CAFElab

Membro Attivo
Professionista
Ciao e giusto ciò che dici erano da valutare 3 immobili a roma 1 a genova, le difficoltà che ha incontrato a me non le ha detto, calcolando che di solito le valutazioni degli immobili le agenzie te lo fanno gratuitamente,

C'è una bella differenza fra valutazione e perizia di stima.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
@raffaelemaria il CTU incaricato dal Giudice, di solito deve rispondere a dei quesiti che il Giudice gli pone. Sempre il Giudice è quello che, sentito la richiesta del CTU, determina l'ammontare dell'acconto e a chi spetta di pagare detto acconto.
In questo caso, probabilmente, il CTU doveva valutare il valore dell'asse ereditario e proporre una suddivisione secondo le quote ereditarie. Generalmente l'acconto si colloca tra 1/3 ed 1/2 dell'onorario che spetterà al CTU secondo la Legge 8 luglio 1980, n. 319: quindi se è stato stabilito un acconto di 2.500 € il saldo dovrebbe essere, al massimo, attorno ai 5.000 € .
Tra l'altro la stessa richiesta del CTU al Giudice, invocando la medesima legge, chiede di aumentare fino al doppio la parcella richiesta. Quindi aveva chiesto 4.500 € (acconto di 2.500 e già disposta dal Giudice) ne chiede 9.000 € quindi il saldo deve essere di 6.500 € e non di 9.000 € come ha scritto @carmela.
Di fronte a tali richieste il Giudice di solito applica una sostanziale decurtazione (anche più del 30% citato) se non ha decurtato vuol dire che effetivamente dalla lettura della Relazione del CTU sono emerse delle complicazioni non previste.
 

Bunny

Membro Attivo
Proprietario Casa
erano da valutare 3 immobili a roma 1 a genova, le difficoltà che ha incontrato a me non le ha detto,
La possibilità di chiedere una percentuale in aumento è data oggi dall'art. dell’art. 52 del DPR 115/2002, che al I comma dice: Per le prestazioni di eccezionale importanza, complessità e difficoltà, gli onorari possono essere aumentati sino la doppio.
La norma di riferimento per il calcolo dei compensi è l’art.13 del DM 182/200.
Ha diritto ad un compenso calcolato a percentuale sul valore stimato, secondo scaglioni contenuti nell'articolo che ti ho citato. Poi se il valore superasse € 516.456,90 di solito abbuonano sempre una percentuale di aumento (magari senza arrivare al 100% come nel caso di specie ).
Puoi farti il calcolo anche tu con quest'utilissima applicazione
Calcolo Parcella CTU: Onorari a Tariffa e a Vacazione
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
E' il Giudice che incarica il CTU, suo tecnico di fiducia. Le parti nominano i CTP. Il fondo spese viene determinato sulla base della prevedibile complessità del compito da assolvere e dalla dislocazione dell'oggetto dell'incarico. All'esecuzione dei sopralluoghi e delle operazioni peritali sono invitate a partecipare le parti con i rispettivi CTP. La consulenza viene redatta ed inviata a questi ultimi perché possano esprimere le loro osservazioni. Infine la consulenza viene deposita in un originale per il giudice ed in copia originale in numero sufficiente per le parti. Di queste il legale di parte preleva la copia a lui spettante e la fa visionare dal suo CTP per ottenere il suo parere tecnico. E se del caso chiederà al Giudice di richiedere chiarimenti al CTU. Laddove dovesse essere necessario verrà richiesta una sua perizia integrativa.
Contemporaneamente al deposito della consulenza viene depositata la richiesta di liquidazione degli onorari. Ciascun ordine ha un tariffario professionale ed uno per gli incarichi giudiziari. Quest'ultimo è decisamente inferiore a quello per lavori pubblici e privati. Per dare un'idea, la vacazione (ora) per i soli lavori giudiziari equivale a 2 ore e al massimo si possono computare 4 vacazioni/giorno, corrispondenti a 8 ore normali, generalmente si possono computare fino 10 vac/g. Inoltre la tariffa oraria per i geometri è di € 44,93 mentre per il CTU la vacazione di 2 ore è € 8,15.
A vedere queste tariffe sembrerebbe che il costo del consulente debba costare poco.
Un tempo quando mio padre, anch'egli geometra CTU, quando l'incarico era di prestigio perché gli era riconosciuta una professionalità non comune, presentava la misera parcella, per abitudine il Giudice a suo insindacabile giudizio tagliava sempre e drasticamente. Quando cominciai ad operare con lui nello stesso studio in qualche modo gli imposi di dare un taglio drastico ai lavori del tribunale molto impegnativi ma di contro poco remunerativi. Attorno agli anni '85, '90 il malcontento dei consulenti porto i giudici ad allargare le maniche ed ora non controllano più la regolarità delle parcelle, che se fossero redatte nel rispetto della legge sarebbero da fame.
Sconsiglio di fare opposizione perché una parcella autorizzata dal giudice è esecutiva, difficilmente contestabile.
 

adimecasa

Membro Storico
Professionista
quello che avete pagato alla CTU era un fondo spese liquidate dal giudice, ma con una capienza così, non avete nominato un CTP che vi avrebbe preventivato la parcella e controllato e valutato il lavoro svolto dalla CTU
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
In una consulenza di tale rilevanze il minimo è avere il supporto di un CTP, che ti costerà qualcosa, ma che, controllando l'operato del CTU, potrà permettere un risparmi nelle lungaggini causate da una consulenza approssimata, quando "volutamente" errata, perché non esiste il controllore. Chi opera nel campo sa come funzionano le cose praticamente.
 

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