Non sono d'accordo. Inizialmente perché se si è in presenza di una deroga al regolamento edilizio, autorizzata dal proprietario confinante, regolarmente prodotta all'ufficio tecnico comunale. Nel subentro il nuovo proprietario deve rispettare gli accordi e/o vincoli contratti dall'ex proprietario.
permangono dei dubbi che poi è la ragione per la quale normalmente i comuni non accettano patti tra privati per derogare alle norme, secondo me un nuovo proprietario potrebbe impugnare la cosa e far rispettare le distanze previste. Si potrebbe stipulare un atto e costituire una servitù ma anche qui non mi quadra
 
Più volte ho ottenuto la deroga perché il confinante aveva sottoscritto un accordo privato per garantire la distanza fra i fabbricati, riducendo la semi distanza dell'uno a discapito dell'altro. Tale scrittura privata è stata depositata nella pratica edilizia di chi chiedeva di ridurre la sua distanza di rispetto per problemi tecnici.
 

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