arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
Appunto! Non vedo quale sia il timore che spesso mi dimostrano quando si analizza questo istituto giuridico. Ci sono i lestofanti, questi andranno puniti. Uhe! Almeno si spera! Se di fronte al notaio voglio che si riconosca la mia proprietà ed invece sto mentendo, che cosa ci guadagno? Solo rogne, no?
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
...che poi mica ho capito quel papier di qualche post fa di Criscuolo. Non vi sono sentenze che hanno negato il fatto che l'usucapione sia esercitato unilateralmente. E' quello proprio l'usucapione. Correttezza vorrebbe che prima di vendere ci si intesta la proprietà usucapendola, per non dar adito a problematiche. Nei paesi del Lazio che io conosco, chiedeva Criscuolo dei rogiti, si fa continuamente perché i giovani (50/60enni) stanno mettendo a posto le proprietà vendute sulla parola degli avi.
 
J

JERRY48

Ospite
Comunque l'usucapione è una legge dello stato. I latini dicevano: "Dura lex sed lex". Per alcuni può apparire tale.
D'accordo, ma il mio disappunto è per la libertà data ad uno qualsiasi di vendere un bene usucapito (anche se con tutti i crismi della legge), ma in mancanza di una sentenza di un giudice, senza sentire neanche la controparte.
 
J

JERRY48

Ospite
Capita invece che fin nello scorso secolo certe proprietà venivano cedute senza passare per notai, sulla parola. Questo avveniva fino ad una cinquantina di anni fa.
Di Roma non posso dire niente non essendo cittadino romano, ma mi sembra strano che fino a 50 anni fa delle proprietà potevano essere trasferite sulla parola, senza l'intervento del notaio. Parlo della mia Regione che è la Sardegna e rimarco quanto:
Arrivando in volo in Sardegna è impossibile non notare la miriade di muretti a secco che imbriglia gran parte del territorio. Ciò è frutto della famigerata legge "delle chiudende" che nel 1820 introdusse la proprietà privata della terra, che fino all’epoca era estranea alla cultura sarda. Prima di allora infatti la gestione della terra era regolata dalle norme codificate nella Carta de Logu, promulgata nel 1400 dalla giudicessa Eleonora d’Arborea: ogni villaggio aveva un territorio proprio, su fundamentu, suddiviso in due parti entrambe proprietà della collettività, su cui si ruotavano anno per anno pascolo e semina. Il governo sabaudo, nel tentativo di creare una nuova classe borghese-contadina sarda, cancellò il principio e il sistema della proprietà collettiva della terra e decretò che sarebbe stato sufficiente delimitare in qualche modo un pezzo di terra per diventarne automaticamente legittimi proprietari. Ciò dette il via ad una folle "corsa al muretto" che generò un frazionamento del territorio in piccoli fazzoletti di terra, destinati a rimpicciolirsi ulteriormente nelle successioni ereditarie e alla causa di rendere sterile la terra stessa, per la mancanza di rotazione di semina e pascolo. Inoltre i contadini, nella foga di impossessarsi dei terreni, realizzarono i muretti a secco dei confini per lo più con massi e pietre sottratti ai nuraghi, tanto che i muretti, appaiono come una sorta di caricatura delle stesse fortificazioni nuragiche, non solo per la provenienza dei materiali, ma anche per la rozza imitazione della tipica realizzazione a incastro. E' chiaro che non si formarono solo questi piccoli frazionamenti, i notabili di allora ne approfittarono e si formarono possedimenti anche di svariati ettari di terreno, che tutt'ora esistono.
In pratica nel 1820 nasce "la proprietà perfetta" delle terre, il catasto verrà introdotto solo nel 1840.
 
Ultima modifica di un moderatore:

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Non vi sono sentenze che hanno negato il fatto che l'usucapione sia esercitato unilateralmente.
???? chi ha mai sostenuto il contrario!!!

cara @arciera sostieni che l'usucapione è nato da prima dei romani ma forse ti dimentichi alcune nostre fasi storiche: il tempo del feudalesimo, delle signorie. Quanto mai uno qualunque poteva dire questa terra è mia perchè la coltivo io? Se lo avesse detto sarebbe marcito in galera e la propria famiglia, cacciata dal tugurio in cui viveva, dispersa a fare i servi ai subalterni del signorotto proprietario terriero. Forse, parlando di tempi più moderni ti sei dimenticata della legge Segni sull'abolizione del latifondo nel meridione d'Italia. Forse non hai visto il finale del film "L'albero degli zoccoli"? Ma quale usucapione! Forse perché date le condizioni di vita la gente non arrivava a superare i 30 anni di età.
Il codice civile moderno italiano risale al 1865 e si basa sul codice civile francese Napoleonico poi nel 1942, quando l'Italia era ancora una monarchia, è stato approvato il testo del c.c. che consultiamo tuttoggi per risolvere le problematiche inerenti le controversie civili.
 
Ultima modifica:

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Correttezza vorrebbe che prima di vendere ci si intesta la proprietà usucapendola, per non dar adito a problematiche.
l'hai scritto anche tu come si dovrebbe fare. I giudici hanno sostenuto che anche se non ti sei intestato la proprietà e l'hai venduta ad un terzo l'atto è valido anche senza il documento che testimonia la tua proprietà.[DOUBLEPOST=1396797048,1396796761][/DOUBLEPOST]
Di Roma non posso dire niente non essendo cittadino romano, ma mi sembra strano che fino a 50 anni fa delle proprietà potevano essere trasferite sulla parola, senza l'intervento del notaio
Purtroppo è vero. Ho una amica che recentemente gli è morto uno zio contadino che sta al confine tra Abruzzo e Lazio e si trova a dover affrontare assieme agli altri parenti un ginepraio di passaggi di proprietà tra paesani e/o lontani parenti basati solo su accordi verbali. Fatti avvenuti fini alla fine degli anni '50.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
@JERRY48 "senza sentire la controparte" NON ci deve essere una controparte. Se c'è una controparte l'usucapione e' complicato. A quel punto occorre una sentenza che dirime la circostanza. @Luigi Criscuolo i giudici non fanno altro che eseguire la legge. Si puo' vendere un bene "acquisito o meglio acquistato per usucapione" . Certo e' che chi compra deve conoscere lo stato di fatto del bene. Altrimenti e' un cretino turlupinato. Come ti dicevo si vende e si compra normalmente nei paesi in questo modo. In città e' più difficile perché il bene non lo si conosce come lo si conosce in paese, da dove si può risalire almeno a tre generazioni. Dove si sa persino di chi e' una vanga....
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Al corregionale, Jerry48, voglio dire che il mese scorso sono stato chiamato da un cliente a frazionare un piccolo terreno che il padre, deceduto recentemente, aveva voluto lasciare ai figli, assieme ad un altro paio di aree agricole a Burcei, lontano una quarantina di km da Cagliari, ma con usi e costumi risalenti agli inizi del secolo scorso. Solo con queste ultime generazioni si sta cercando di mettere ordine sulle proprietà. Notoriamente in Sardegna, il paese è il regno delle ciliegie assieme a Villacidro. Il terreno in oggetto, posto su un costone, neanche vicino al paese, è costituito da una striscia di circa 6, 7 m di fronte strada, lunga un centinaio, al quale si accede da una stradina campestre a fondo naturale, particolarmente scoscesa, attraverso un cancelletto per il transito pedonale. Bene, questo terreno sul quali si possono contare una ventina di piante del prelibato frutto, è suddiviso in tre parti. Pertanto per raggiungere la porzione caduta in eredità, essendo l'ultima è necessario attraversare le due quote con una servitù di passaggio pedonale. Dalle ricerche catastali risultano intestate diverse persone, tutte nate agli inizi del secolo scorso, perché con gli anni non sono mai state presentate le denunce di successione ed i passaggi di proprietà avvenivano con una stretta di mano. La parola era più garantista di un atto pubblico, perché, come dicevo, la legge veniva fatta rispettare dagli abitanti in modo drastico. Nel mio caso, procedere ad atti, a successioni o a pratiche di usucapione, costava dalla 10 alle 30 volte il valore del terreno. Questi costi, oltre ai tempi biblici, sono il motivo perché si eviti il pronunciamento del giudice, visto che la legge lo permette.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
Come l'hai spiegato semplice semplice! Geniale! E questo succede anche con gli immobili, divisi per sei e ancora divisi per otto ed ora nascono i successivi. Case fattorie di paese. Dove sotto addirittura stavano in certi paesi le bestie e sopra gli avi. Fino a noi. Almeno in centro Italia questa e' la situazione. In città e' più difficile l'usucapione se non impossibile. La' vi erano le tribù, i clan. Qua e' rimasto il nucleo. Credo che neanche nell'antica Roma, in città, si usava l'usucapione. (Perdonami Jerry il bisticcio di parole)
 
Ultima modifica:

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Le Ultime Discussioni

Alto