basty

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Finché il donante è in vita non c'è lesione delle quote di riserva dei legittimari. Non c'è nulla da ridurre.
Ma bravo:
peccato che il giorno dopo la sua dipartita, magari dopo 40 anni dalla donazione qualcuno possa richiedere la riduzione della donazione per lesione della legittima.

Dopo 40 anni.... una mezza vita...
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Intendo dire che lasciare la possibilità di contestare la decisione presa da un soggetto 40 anni prima, quando probabilmente non facevano parte della sua vita i nuovi legittimari, mi sembra una esagerazione. Posso capire una revoca da parte del donante, causata da gravi motivi. Che il donatario sia obbligato a rifondere la donazione, addirittura con beni propri dopo decenni, mi sembra una forzatura.
Dura lex , sed lex: ma posso non condividerla?
 

davideboschi

Membro Attivo
Proprietario Casa
Che il donatario sia obbligato a rifondere la donazione, addirittura con beni propri dopo decenni, mi sembra una forzatura.
Sembra, ma a pensarci bene è abbastanza logico che un figlio, non ancora nato ai tempi della donazione, possa esercitare il diritto di riduzione.
A questo punto, la stessa logica impone che tale diritto sia esercitabile anche dal coniuge, non ancora sposato ai tempi della donazione.

Una ragione di più per non fare donazioni... o per non sposarsi.
 

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