I figli non sono donanti, ma accondiscendono all'atto, rinunciando alla possibilità di richiedere l'azione di riduzione. Il notaio interessato, come da me consigliato, potrebbe dare le dritte necessarie.
 
I figli non sono donanti, ma accondiscendono all'atto, rinunciando alla possibilità di richiedere l'azione di riduzione.
Invece i figli sono i donanti dell'immobile che la madre intende alienare. E chi dovrebbe rinunciare all'azione di riduzione sono i legittimari dei donanti (ma potrebbero farlo solamente dopo morte dei donanti) e non i donanti, che sono legittimari della donataria.
Nessuna "accondiscendenza" è ipotizzabile nell'atto di compravendita dell'immobile che avevano donato.
 
Buongiorno. Credo di aver capito che solo i legittimari dei donanti possono opporsi alla risoluzione (revoca e' la stessa cosa?) ed in questo caso non sono i due figli Donanti e Legittimari della donataria (peraltro d'accordo) ma i Legittimari dei donanti quindi i figli dei donanti suppongo. Tale azione xo può essere intrapresa soli dopo il decesso dei donanti .. E ciò comporta tempi "dilatati" . Ne consegue che l'immobile potrebbe essere alienato tranquillamente... O no ? Grazie ancora e buona giornata
 
Se l'azione di riduzione può essere intrapresa dai figli dei donanti, la banca certamente non elargirà il mutuo per l'incertezza della proprietà.
 

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