Mi permetto di fare alcune osservazioni:
Il condominio nasce dal momento che l'immobile è diviso tra almeno due proprietà.
L'obbligo di dotarsi di un amministratore scatta se un condòmino lo richiede in assemblea e quando i condòmini sono più di 8 cioé 9. Ciò significa che se tutti sono d'accordo possono farne a meno di questa figura professionale: questo fino a quando tutti filano d'amore d'accordo; quando si rompe l'incantesimo su questioni che riguardano la gestione delle cose comuni la figura dell'amministratore diventa indispensabile. Significa anche che se tutti sono d'accordo l'amministratore lo si può nominare anche se si è solo in due condòmini.
Diverso è il discorso del regolamento di condominio.
Esistono due tipi di regolamento di condominio:
a) quello contrattuale che è stato redatto al momento della nascita del frazionamento dell'edificio di proprietà del costruttore in un numero determinato di proprietari (cioé condòmini). Il regolamento di condominio contrattuale dovrebbe essere allegato alla documentazione da presentare alla conservatoria dei registri immobiliari. Anche se non è infrequente il caso di omessa presentazione da parte del costruttore/proprietario. Tuttavia il fatto di non essere stato presentato non vuol dire che non sia stato redatto e che quindi non abbia validità perché il regolamento contrattuale di condominio si intende accettato nel momento dell'acquisto dell'unità immobiliare. Il regolamento di condominio contrattuale, come le tabelle millesimali di proprietà, fanno parte integrante di tutti gli atti di acquisto dei diversi comproprietari (condòmini).
Pare strano che non ci sia perché il notaio che ha rogitato l'atto di acquisto queste cose le sa sopratutto se nell'edificio sono state ricavate 12 comproprietà ed avrebbe dovuto assicurarsi della sua presenza.
b) quello assembleare che è stato redatto da un tecnico incaricato dall' assemblea condominiale e poi approvato dalla medesima che rappresenti la maggioranza dei partecipanti e che questa maggioranza rappresenti almeno metà del valore millesimale del condominio.
Il regolamento condominiale assembleare può essere redatto per iniziativa di un solo condomino; tuttavia, come è stato giustamento detto da @
AvvocatoDauriaMichele, l'obbligo di dotarsi del regolamento scatta solo se ci sono più di 10 cioè 11 comproprietari (condomini) al di sotto di tale soglia è facoltativo.
Un aspetto importante che differenzia i due regolamenti condominiale sta nel fatto che il regolamento condominiale assembleare non può contenere disposizioni che incidono nella sfera dei diritti soggettivi di ciascun condomino come ad esempio il divieto di detenere animali domestici nel proprio appartamento oppure il divieto di usare l'unità immobiliare per uso diverso dall'abitazione.