vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
Il notaio deve redigere l'atto nel rispetto delle regole, della forma di ciascun documento e deve garantire dell'identità dei partecipanti all'atto.
cioè in sostanza il notaio cita la concessione edilizia ma non va a vedere se quello che è stato concesso di costruire è conforme con la planimetria catastale perché non è un tecnico. Il notaio cita nel rogito la presenza di un atto d'obbligo che vincolava la concessione edilizia, ma non va a leggere in cosa consisteva questo atto d'obbligo, e se è stato rispettato. Si fida delle dichiarazioni del venditore ben sapendo, come laureato in legge, che in Italia c'è il diritto di delinquere.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Il notaio deve limitarsi al suo lavoro. Non può fare il tecnico, non ne ha le competenze. Pertanto sarà cura dell'acquirente fare controllare da un tecnico tutta la documentazione, sia autorizzativa che catastale.
 

raffaelemaria

Membro Assiduo
Professionista
Trovo strano che 1GIGI1 a fronte di un acquisto abbastanza oneroso in termini di palanche non voglia avvalersi di un suo tecnico per la verifica catastale e urbanistica dell'immobile- come scrive Gianco_ rischiando poi di acquistare un immobile, a prezzo ribassato, ma con grosse incognite.
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
Pertanto sarà cura dell'acquirente fare controllare da un tecnico tutta la documentazione, sia autorizzativa che catastale.
dici bene ma di ragione all'atto pratico ne hai poca. Sai perché? Certe volte, soprattutto se non hai bisogno del mutuo, l'acquirente si presenta dal notaio il giorno concordato per il rogito. Li il notaio gli legge quello che ha scritto sul rogito, e se permetti una cosa è leggere di persona, un'altra cosa è sentire e capire l'importanza di certe affermazioni: dopo cinque minuti di ascolto la attenzione va a farsi benedire. E poi voglio vedere se il tecnico, che l'acquirente si porta appresso, a un certo punto interrompe la lettura dicendo: " scusi ma lei cita genericamente l' atto d'obbligo n. del ...., ma cosa dice questo atto che ha sottoscritto il costruttore? che rilevanza ha nei confronti della unità immobiliare che la mia cliente sta acquistando ?si può avere per leggerlo?" Tu pensi che il venditore dica: "Pronti, eccolo qua! Sapevo che me lo avreste chiesto." Purtroppo nella realtà le cose non vanno così, secondo me il notaio si arrabbia, e non poco, anche se è stato scelto dall'acquirente, figurati se poi l'ha imposto il venditore.
Francamente io sono del parere che deve essere il venditore, o meglio l'agente immobiliare, che deve presentare tutte le cose basilari: la conformità urbanistica e catastale dell'immobile oggetto di vendita. Come fa l'acquirente ad avere la copia della concessione edilizia? chi gli da gli identificativi per fare la ricerca? Per avere non solo il foglio della concessione, dove non si vede nulla, ma anche il progetto, originario o quello condonato.
Non lo so, forse nei comuni che tu frequenti per trovare certe cose ci impieghi mezza giornata, ma ti posso assicurare che a Roma è un grosso problema. Dopo aver fatto la domanda on line completa degli identificativi della licenza, ti lasciano in attesa per comunicarti che i documenti che cerchi sono stati trovati e che puoi prenotare il giorno della visita. Apri il calendario e se va bene trovi la disponibilità' dopo 30/40 giorni: prima del Covid andavi a 4-6 mesi. E nel frattempo il rogito langue....
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
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raffaelemaria

Membro Assiduo
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dici bene ma di ragione all'atto pratico ne hai poca. Sai perché? Certe volte, soprattutto se non hai bisogno del mutuo, l'acquirente si presenta dal notaio il giorno concordato per il rogito. Li il notaio gli legge quello che ha scritto sul rogito, e se permetti una cosa è leggere di persona, un'altra cosa è sentire e capire l'importanza di certe affermazioni: dopo cinque minuti di ascolto la attenzione va a farsi benedire. E poi voglio vedere se il tecnico, che l'acquirente si porta appresso, a un certo punto interrompe la lettura dicendo: " scusi ma lei cita genericamente l' atto d'obbligo n. del ...., ma cosa dice questo atto che ha sottoscritto il costruttore? che rilevanza ha nei confronti della unità immobiliare che la mia cliente sta acquistando ?si può avere per leggerlo?" Tu pensi che il venditore dica: "Pronti, eccolo qua! Sapevo che me lo avreste chiesto." Purtroppo nella realtà le cose non vanno così, secondo me il notaio si arrabbia, e non poco, anche se è stato scelto dall'acquirente, figurati se poi l'ha imposto il venditore.
Francamente io sono del parere che deve essere il venditore, o meglio l'agente immobiliare, che deve presentare tutte le cose basilari: la conformità urbanistica e catastale dell'immobile oggetto di vendita. Come fa l'acquirente ad avere la copia della concessione edilizia? chi gli da gli identificativi per fare la ricerca? Per avere non solo il foglio della concessione, dove non si vede nulla, ma anche il progetto, originario o quello condonato.
Non lo so, forse nei comuni che tu frequenti per trovare certe cose ci impieghi mezza giornata, ma ti posso assicurare che a Roma è un grosso problema. Dopo aver fatto la domanda on line completa degli identificativi della licenza, ti lasciano in attesa per comunicarti che i documenti che cerchi sono stati trovati e che puoi prenotare il giorno della visita. Apri il calendario e se va bene trovi la disponibilità' dopo 30/40 giorni: prima del Covid andavi a 4-6 mesi. E nel frattempo il rogito langue....
Per non interrompere nella lettura il notaio basta chiedere in anticipo la bozza e seguire quanto legge il notaio
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
La chiede al venditore, con il necessario anticipo.
perché deve chiederle l'acquirente quando è un dovere del venditore dimostrare la conformità urbanistica?
Molti venditori, non essendo stati i primi acquirenti, e non essendo stati segnati sui rogiti successivi gli estremi della licenza edilizia, non sanno neanche loro quale sono gli estremi della concessione edilizia.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
perché deve chiederle l'acquirente quando è un dovere del venditore dimostrare la conformità urbanistica?
Molti venditori, non essendo stati i primi acquirenti, e non essendo stati segnati sui rogiti successivi gli estremi della licenza edilizia, non sanno neanche loro quale sono gli estremi della concessione edilizia.
Forse non ci capiamo: vendere un bene immobile regolare è si responsabilità del venditore: ma capita ogni giorno che si vendano immobili con abusi, e lo si scopre dopo.
Perché attualmente in Italia il venditore non deve dimostrare nulla, ma solo dichiarare a rogito che l’immobile è stato costruito in base alla licenza xy, e alle seguenti pratiche ex: se questo però non corrisponde al vero, nessuno lo controlla per conto dell’acquirente.
Se invece l’acquirente si attiva personalmente prima del rogito, evita di buttarsi in un acquisto che potrebbe diventare un inferno, se qualcosa non è in regola e si scopre dopo (necessità di cause, difficoltà a chiedere risarcimenti , etc.).
Fare un accesso agli atti è attività che può esercitare chi è promissario acquirente, anche senza delega del venditore: comprare senza fare verifiche, tramite tecnico di fiducia, è qualcosa che non consiglierei nemmeno al mio peggior nemico.
Poi ognuno è libero di impiccarsi con la sua corda…
Ma finché non sarà obbligatoria una relazione di conformità in tutto il paese, così è.
 

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