Olga.Scaglione

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Proprietario Casa
Buongiorno,
da poco ho ereditato una piccola casa a mare posta al secondo piano di un piccolo palazzetto di due piani. Il bivani ha la finestra della stanza da letto murata fino ad una certa altezza e sopra c'è una grata fitta con rete apposta. Questo perchè la finestra si affaccia sul giardino di un vicino oltre il quale vi è la casa di detto vicino che ci abita tutto l'anno. Il muro della mia casa quindi è stato costruito al confine con il fondo altrui. Non mi sta bene perchè uso la casa due mesi l'anno, in estate, e mi manca aria e luce.
Nel contratto di acquisto però i miei genitori hanno accettato di far costruire il muro alla finestra e di apporre sopra la grata, su richiesta dei proprietari del fondo confinanti che non vogliono lesa la privacy. Non so se in origine la proprietà fosse unica, ma nella pianta castale la finestra è censita e presente.
Posso togliere il muro e riprendere possesso della finestra (che si apre all'interno) o rischio di perdere una eventuale causa? Grazie!
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Posso togliere il muro e riprendere possesso della finestra (che si apre all'interno) o rischio di perdere una eventuale causa? Grazie!
Nel contratto di acquisto però i miei genitori hanno accettato di far costruire il muro alla finestra e di apporre sopra la grata, su richiesta dei proprietari del fondo confinanti che non vogliono lesa la privacy.
Se i tuoi genitori si sono impegnati a chiudere così la finestra, per ripristinarla dovrai come prima cosa avere il permesso dei vicini (che potrebbero non dartelo).
E prima di fare qualsiasi intervento devi conoscere la situazione urbanistica, cioè verificare se quella finestra era lecita o abusiva, e sarebbe meglio far leggere il contratto per capire bene i termini della questione.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
sarebbe meglio far leggere il contratto per capire bene i termini della questione.
Certo: ma dalla descriizione non avrei molti dubbi.

A nessuno piace dover "murare" una finestra e mettere una grata, di sua volontà: questa operazione significa trasformare una veduta in luce.

Dato che non è lecito aprire vedute sul muro posto sul confine, anche se questa veduta è riportata sulla planimetria catastale, è da supporre che il vicino abbia contestato la cosa e costretto i precedenti proprietari a riportare lo stato alle condizioni del C.C.

Da tenere addirittura presente che una luce sul confine, non vincola il vicino: il quale, ne avesse interesse potrebbe costruire a sua volta in aderenza e chiudere definitivamente la "luce": al posto di Olga non andrei a busticar il can che dorme.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Tutto giusto quello che dice @basty, però è necessario sapere:
- i due fabbricati confinanti in origine erano dello stesso proprietario?
- dovresti leggere l'atto d'acquisto dei tuoi genitori cosa prevede in merito;
- cosa prevedeva il progetto, quando è stato realizzata la finestre, quando è stata chiusa e sulla base di un probabile accordo raggiunto con il vicino.
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Certo: ma dalla descriizione non avrei molti dubbi.

A nessuno piace dover "murare" una finestra e mettere una grata, di sua volontà: questa operazione significa trasformare una veduta in luce.

Dato che non è lecito aprire vedute sul muro posto sul confine, anche se questa veduta è riportata sulla planimetria catastale, è da supporre che il vicino abbia contestato la cosa e costretto i precedenti proprietari a riportare lo stato alle condizioni del C.C.

Da tenere addirittura presente che una luce sul confine, non vincola il vicino: il quale, ne avesse interesse potrebbe costruire a sua volta in aderenza e chiudere definitivamente la "luce": al posto di Olga non andrei a busticar il can che dorme.
Mi piace il termine: "busticar".
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Mi piace il termine: "busticar".
Vorrei vedere, con le tue origini piemontesi....: Barbaroux non avrebbe avuto bisogno di traduzioni
Confesso: scrivendo non me ne ero accorto di aver traslato un termine dialettale in una espressione italiana. Una contaminazione quasi naturale ed involontaria.

Del resto , verificando, mi sono accorto di una cosa curiosa a cui non avevo mai pensato.

Anche se l'unione Piemonte-Sardegna non è durato moltissimi secoli, anche lì sembra si possano riscontrare contaminazioni tra i due dialetti (scusa: lingue....)

Vedi:
Vocabolario piemontese-italiano e italiano-piemontese, del sacerdote Michele Ponza ...

Manuale di linguistica sarda

Ca m'a staga bin
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Si chiamava Regno di Sardegna!
... che non era un vero regno storicamente accertato ... visto che traeva origini dalla mitica regina Arborea.

Ma (per fortuna...) i Savoia si resero conto dell'impossibilità di governare il Regno di Sicilia, e barattarono la Sicilia con la Sardegna, tenendosi stretto però il titolo regale.
 

moralista

Membro Senior
Professionista
A che altezza si trova la finestra chiusa, e se riesci a trovare documenti esistenti inerenti a tale finestra
Con la lingua Sarda, Piemontese, o Varesotto, Olga non sa che farsene:)
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
E' vero, parlando, parlando, ci siamo scordati di ascoltare i richiami d'aiuto di @Olga.Scaglione. Forse l'abbiamo spaventata e si è eclissata.
Olga, se hai ancoro bisogno di consigli, forniscici i chiarimenti richiesti.
 

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