griz

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Questa affermazione si riferisce alla estensione dell'immobile, non alla sua possibilità edificatoria che sul lotto originale era 1 mc/mq e sul residuo ceduto potrebbe essere inferiore se già il fabbricato avesse sfruttato un volume eccedente l'estensione del suo lotto residuo, dopo il frazionamento.
a me risulta che il frazionamento deve rispettare le norme vigenti al momento, quindi il parametro del 1 mc/mq va rispettato per quanto riguarda l'area dedicata alla parte edificata e fino ad un'eventuale mofifica dei parametri è lo stesso per la parte rimanente
 

Gianco

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a me risulta che il frazionamento deve rispettare le norme vigenti al momento, quindi il parametro del 1 mc/mq va rispettato per quanto riguarda l'area dedicata alla parte edificata e fino ad un'eventuale mofifica dei parametri è lo stesso per la parte rimanente
Se hai un lotto di 500 mq, puoi realizzare 500 mc e se in una parte edifichi 300 mc, sull'altro pezzo, che staccherai, potresti realizzare i restanti 200 mc, anche se il terreno fosse insufficiente perché nell'insieme sarebbe un lotto urbanistico con la sua volumetria edificabile. Ovviamente gli accordi vanno presi prima della stipula dell'atto perché se ne dovesse vendere 300 mq e lui ne avesse edificato, come detto prima 300, l'acquirente potrebbe realizzare solo 200 mc e non 300 come ingenuamente uno potrebbe pensare.
 

griz

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come in tutte le questioni il nostro mestiere è un'interpretazione delle norme: a mio avviso il lotto sul quale è presente una costruzione deve rigorosamente rispettare il parametro di norma (300mc/300mq) quindi se si vuole lasciare il massimo per i nuovo lotto, la dividente va collocata in questo senso, eventualmente anche con abbondanza (è una scelta) la parte rimanente è un nuovo lotto e si valuta per quello che è indipendentemente quindi se è 200mq si può costruire per 200mc se è 195, saranno 195
 

Gianco

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Secondo il tuo ragionamento uno potrebbe realizzare 300 mc su 300 mq, poi, realizzato il fabbricato all'interno di 100 mq, potrebbe vendere i restanti 200 e l'acquirente realizzarebbe 200 mc ed a sua volta potrebbe vendere 100 mq nei quali il nuovo proprietario potrebbe realizzare 100 mc. Risultato su un lotto di 300 mq verrebbero edificati 600 mc. Evidentemente qualcosa non torna!
L'ipotesi che hai avanzato da noi è stata applicata da certi furbetti in zona agricola in alcuni comuni. Ma non c'è voluto molto a far partire le denunce.
 

griz

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probabilmente diciamo la stesa cosa con termini differenti: il lotto iniziale ha una costruzione esistente e un residuo di potenzialità edificabile, viene frazionato, come previsto dalle norme, lasciando pertinente alla costruzione una parte di terreno idonea secondo il parametro edificatorio, la parte rimanente è un nuovo lotto sui quali vanno applicati i parametri di norma per poter realizzare un'altra costruzione, semplicemente, non mi risulta esistano altre interpretazioni possibili
 

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