uva

Membro Storico
Proprietario Casa
nella fattispecie non è stata vietata la sublocazione nel contratto di affitto...
Questo non lo sappiamo perché @Aretusa65 non l'ha specificato.
Ma siccome ora chiede se gli estranei hanno diritto di abitare in quella casa, mi viene da pensare che quando ha stipulato il contratto col ragazzo extracomunitario ha vietato sublocazione e comodato (come si fa in genere).

Purtroppo il divieto di sublocazione è facile da aggirare: l'inquilino che subaffitta in nero (senza un contratto di sublocazione scritto e registrato, e incassando in contanti) può sostenere che gli "estranei" sono suoi amici ospitati gratuitamente. E il locatore non ha modo di dimostrare il contrario.
 
U

User_29045

Ospite
Purtroppo il divieto di sublocazione è facile da aggirare: l'inquilino che subaffitta in nero (senza un contratto di sublocazione scritto e registrato, e incassando in contanti) può sostenere che gli "estranei" sono suoi amici ospitati gratuitamente. E il locatore non ha modo di dimostrare il contrario.

SICURAMENTE la sublocazione è in nero, l'inquilino non è mica così stupido.
 

Elisabetta48

Membro Senior
Problemi suoi finché ti paga l'affitto
Non è così semplice. Se questa coabitazione si prolunga nel tempo, come suggerito da @uva va avvisato l'amministratore anche perchè ci sono spese condominiali legate al numero di occupanti degli appartamenti. Se nell'appartamento per esempio non c'è un contabilizzatore individuale per l'acqua, questa è calcolata sul numero di persone. Ho visto scatenarsi una rivolta: in un appartamento l'acqua era calcolata sulle due persone dichiarate mentre erano comparsi 8 nomi sulla cassetta delle lettere. Lì sono stati i vari condomini a segnalare la cosa all'amministratore. Se il proprietario lo sa, penso debba farlo lui.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Se il proprietario lo sa,
Spesso il proprietario lo viene a sapere da altri condòmini o inquilini vicini di casa, insospettiti dalla presenza di persone sconosciute o disturbati dai rumori provenienti dall'appartamento.
Siccome il condòmino/locatore è responsabile verso il Condominio, secondo me è opportuno si interessi del problema e avvisi l'Amministratore.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Non è così semplice. Se questa coabitazione si prolunga nel tempo, come suggerito da @uva va avvisato l'amministratore anche perchè ci sono spese condominiali legate al numero di occupanti degli appartamenti. Se nell'appartamento per esempio non c'è un contabilizzatore individuale per l'acqua, questa è calcolata sul numero di persone. Ho visto scatenarsi una rivolta: in un appartamento l'acqua era calcolata sulle due persone dichiarate mentre erano comparsi 8 nomi sulla cassetta delle lettere. Lì sono stati i vari condomini a segnalare la cosa all'amministratore. Se il proprietario lo sa, penso debba farlo lui.
Inoltre l’amministratore per legge deve avere un anagrafe condominiale aggiornata e tali persone devono (come tutti) avere u domicilio o una residenza in un luogo, altrimenti si è dei clandestini in tutto e per tutto (senza documenti) e senza possibilità di essere facilmente controllati dalle autorità! Immaginiamo il caso attuale della pandemia e del blocco spostamenti attuale: se io non ho residenza o domicilio come possono dirmi che mi sono spostato oltre al mio comune se non sono registrato da nessuna parte? Senza contare tutti gli altri controlli, di cui anche noi siamo soggetti!
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Purtroppo il divieto di sublocazione è facile da aggirare: l'inquilino che subaffitta in nero (senza un contratto di sublocazione scritto e registrato, e incassando in contanti) può sostenere che gli "estranei" sono suoi amici ospitati gratuitamente. E il locatore non ha modo di dimostrare il contrario.
Esiste però l'art. 21 della legge n. 253/1950:
Si presume l'esistenza della sublocazione quando l'immobile risulta occupato da persone che non sono al servizio del conduttore o che non sono a questo legate da vincoli di parentela o di affinità entro il quarto grado, salvo che si tratti di ospiti con carattere transitorio.
La presunzione stabilita nel comma precedente non si applica nei confronti delle persone che si sono trasferite nell'immobile assieme al conduttore.


Quindi, esistendo tale presunzione, l'occupante sarà considerato un subconduttore, con tutte le conseguenze di legge, salvo esistano le esclusioni previste o non si dimostri la transitorietà del trasferimento.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Interessante, grazie della segnalazione @Nemesis

non sono a questo legate da vincoli di parentela o di affinità entro il quarto grado,
Quella legge considera anche i "vincoli affettivi"?
Poniamo che "l'ospite non transitorio" (trasferitosi nella casa successivamente all'ingresso del conduttore) vada all'Anagrafe e si registri formando una famiglia anagrafica col conduttore pur non avendo vincoli di parentela o affinità.
Si presume ugualmente che possa essere un subconduttore?
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Allora basta che in Anagrafe "l'ospite non transitorio" registri la residenza in quell'immobile e il conduttore lo inserisca nel proprio stato di famiglia. Così il locatore non può dimostrare che si tratta di una sublocazione in nero.
 

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