antonellacanfora1968

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E comunque due sono le possibilita' 1) che l'ENTE ci dara' il benestare e curare tutta la pratica, 2) possibilita' di dover pagare gli anni di affitto che non ha coperto il riscatto!
Cosa Fareste? Chiudere casa e non dire niente all'Ente o provare una contrattazione?
 

Gianco

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Ma se l'Ente ha ricevuto il conquibus del riscatto, non potrà adesso dire che non accetta che alcuno degli eredi possa accampare diritti. Avrebbe dovuto rinunciare all'incasso, altrimenti vi avrebbe dovuto comunicare che la vostra pretesa non fosse perseguibile. Al limite avrebbe dovuto trovare una soluzione individuando un erede, accettato anche dagli altri, che avesse i requisiti per poter subentrare. Non credo che oggi possa dirvi di "levarvi dai piedi" solo perché si accorge che il titolare non esiste più.
 

Luigi Criscuolo

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Ma se l'Ente ha ricevuto il conquibus del riscatto, non potrà adesso dire che non accetta che alcuno degli eredi possa accampare diritti. Avrebbe dovuto rinunciare all'incasso,

Al..... tempo. Penso che tuttora l'Ente non sappia che è morto l'assegnatario, forse lo può supporre se questo non sia nato prima del 1917. Ma l'inghippo sta nel fatto che la morte dell'assegnatario è avvenuta prima del saldo del riscatto. Gli eredi non hanno comunicato all'Ente la morte dell'assegnatario. Come faceva a rinunciare all'incasso se non sapeva che chi pagava i bollettini non era più l'assegnatario?
La sentenza della cassazione a sezione unite dice che la casa a riscatto non ancora completamente riscattata dall' assegnatario/de cuius non entra nella successione.
Se il saldo del riscatto è avvenuto 5/6/7 anni dopo la morte dell'assegnatario non è che si può riaprire la successione.
 

Gianco

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Posso condividere il tuo pensiero, ma non accetto che l'Ente si sia visto arrivare un importo imprevisto senza che non abbia chiesto spiegazione ed abbia cercato di risolvere l'incomprensione. Poi sarebbe interessante sapere quale motivazione sia stata indicata sui versamenti.
 

antonellacanfora1968

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Nel 1989 l'ENTE invitò mio nonno a presentare entro 30gg assenso per l'acquisto, che fu mandato nei termini prescritti, quindi l'Ente (presumo) abbia rateizzato la somma totale per il riscatto e stampato i bollettini a suo nome. L'importo era di circa 13.000.000 milioni di lire. Non posso sapere la scadenza di questi bollettini, ma sono stati versati per intero.
 

antonellacanfora1968

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Proprietario Casa
Al..... tempo. Penso che tuttora l'Ente non sappia che è morto l'assegnatario, forse lo può supporre se questo non sia nato prima del 1917. Ma l'inghippo sta nel fatto che la morte dell'assegnatario è avvenuta prima del saldo del riscatto. Gli eredi non hanno comunicato all'Ente la morte dell'assegnatario. Come faceva a rinunciare all'incasso se non sapeva che chi pagava i bollettini non era più l'assegnatario?
La sentenza della cassazione a sezione unite dice che la casa a riscatto non ancora completamente riscattata dall' assegnatario/de cuius non entra nella successione.
Se il saldo del riscatto è avvenuto 5/6/7 anni dopo la morte dell'assegnatario non è che si può riaprire la successione.
 

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