Gianco

Membro Storico
Professionista
@Nemesis, di atti simili ne vedo in continuazione da quando esercito, stipulati da notai presenti nel circondario di Cagliari. E non credo che tutti sbaglino. D'altronde l'articolo 1158, recita: La proprietà dei beni immobili e gli altri diritti reali di godimento [957, 978, 1021, 1022, 1031] sui beni medesimi si acquistano in virtù del possesso continuato per venti anni. L'articolo termina qui e non prevede altre incombenze.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
di atti simili ne vedo in continuazione da quando esercito, stipulati da notai presenti nel circondario di Cagliari.
Ho mai scritto che siano impossibili o sbagliati? È il solo acquirente che rischia qualcosa. Se, valutate tutte le circostanze, decide di procedere, il notaio, che l'ha compiutamente informato, non rischia nulla.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Se il venditore vende all'acquirente quell'immobile, il notaio farà le dovute verifiche, ma ciò non toglie che l'atto debba rispettare la volontà delle parti.
 

uvanera

Membro Junior
Proprietario Casa
Se il venditore vende all'acquirente quell'immobile, il notaio farà le dovute verifiche, ma ciò non toglie che l'atto debba rispettare la volontà delle parti.
salve Gianco sempre riguardo a questo vicolo che è aperto al pubblico e di circa 30 metri per 5 scarsi con solo una tabella di proprietà privata sull'asfalto ho chiesto al comune se lo considera privato o soggetto a servitù di uso pubblico (in quanto per la gestione del patrimonio e l'ufficio tecnico è proprietà privata per i vigili è di uso pubblico avendo l'ente messo l'illuminazione e asfalto su richiesta di un cittadino residente ma non rientrante nella proprietà del vicolo ma senza mai intervenire per la manutenzione ) non riesco ad avere una risposta scritta verbalmente ognuno resta nella sua posizione e addirittura sembra che un contenzioso tra un comproprietario del vicolo ( motivo del contendere la concessione di un doppio passo carrabile al dirimpettaio) e il comune si sia risolto con una sentenza con fra le motivazioni viene detto che si può sostenere che appartenga al demanio, vi sembra normale ? per avere la sentenza occorre fare l'accesso agli atti e quindi sono spese ,il vicolo al catasto è definito corte urbana ma per i vigili è strada e quindi ho richiesto almeno (pagando l'occupazione di suolo pubblico) la possibilità di installare una rastrelliera per bici ma mi è stata negata in quanto è stretto ( 4,70 metri la misura minima sul palo lampione ) risposte sempre a voce, che c'è una sentenza che si interverrà per mettere un segnale di : dare la precedenza, che bisogna pretendere la manutenzione anche straordinaria del vicolo dai lavori pubblici ma di fattola risposta scritta non viene data. grazie per un eventuale consiglio
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Piuttosto strano che il comune asfalti e faccia manutenzione ordinaria e non quella straordinaria. Quanto ai silenzi mi do una spiegazione.
Un ente pubblico, il Comune per intenderci, non può usucapire , quindi senza un esproprio formale non può dichiarare pubblico ciò che risulta di proprietà privata. È comunque una situazione impari, e dopo 40 anni il demanio dello stato potrebbe dichiarare di essere subentrato
 

uvanera

Membro Junior
Proprietario Casa
salve in comune gestione del patrimonio e ufficio tecnico e al catasto e in conservatoria risulta sempre intestato ai 4 acquirenti originali di 60 fa ,la luce e l'asfaltatura sono stati messi su richiesta di due proprietari di appartamenti che però non hanno la comproprietà del vicolo gli stessi hanno richiesto il passo carrabile ( concesso in date diverse) uno dei due passi è doppio e il dirimpettaio si è opposto perdendo in appello.il problema e nella sentenza il giudice sembra sostenere che la proprietà sia demaniale e la gestione del comune e che la concessione dei passi e la numerazione degli immobili comprovi ciò ( però la sentenza non ce l'hanno data) non discuto sul problema in se ( in quanto per quieto vivere non ci siamo mai opposti)è che vorrei una risposta per iscritto dopo sei mesi che chiarisca la mia situazione in quanto fino a che il comune non mi comunica che io come erede dei miei genitori (ai quali è ancora intestato un quarto del vicolo) potrei essere responsabile per qualsiasi cosa; il comandante dei vigili dice che dobbiamo pretendere che il comune effetti la manutenzione, la pulizia, fare i marciapiedi e quant'altro mentre a mio parere è l'ente che ci dovrebbe comunicare le sue intenzioni; nessuno pulisce, bisogna fare attenzione all'asfalto ammalorato, se piove bisogna mettersi gli stivali perché c'è un punto che l'acqua non va via e quindi qualcuno dovrà pur chiarire la situazione
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Riferisci quanto avevo accennato al post #17: senonché il Comune ha sempre la possibilità della cosiddetta acquisizione sanante.

Anche in questo caso mi sono trovato in una situazione simile, anche se qui ci sono delle differenze.

Qui potrebbe avere rilievo la mancata dichiarazione nella successione.
Forse l'acquisizione da parte dello stato avviene solo quando l'eredità non viene in toto rivendicata?
Qui il vicolo non era stato incluso solo nelle volture (ma chiedo: questo vicolo ha un suo sub identificato come BCNC? E' riportato in una planimetria anche in conservatoria?
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto