tovrm

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Proprietario Casa
C'entra un fico secco. Si sta discutendo dell'obbligo giuridico che ha il debitore di pagare i propri debiti di valuta (e cioè, le sue obbligazioni pecuniarie) al domicilio del creditore.

Scusa Nemesis, ma i fatti che l'amministratore sia tenuto a riscuotere i corrispettivi e che il debitore, essendo ricoverato, era impossibilitato a pagare al domicilio dell'amministratore, come si conciliano?
Io credo, ma smentiscimi se sbaglio, che un buon amministratore, quando abbia un condomino moroso (quindi non parliamo del regolare pagamento delle quote di condominio, ma di una circostanza particolare) che chieda di poter saldare il proprio debito, abbia il dovere di andare incontro al debitore, peraltro in quel momento impossibilitato a muoversi, per recuperare il credito del condominio. Non facendolo arreca un danno patrimoniale al condominio ed in questo io ci vedo una sua responsabilità.
Che ne pensi?
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Non facendolo arreca un danno patrimoniale al condominio ed in questo io ci vedo una sua responsabilità.
Potrebbe (ma sole potrebbe) essere come dici tu se il condomino ricoverato fosse sul punto di morte. Ma non mi sembra questo il caso. Perché non consideri il fatto che il condomino una volta uscito dall'ospedale, come di fatto è accaduto, avrebbe potuto benissimo pagare il debito verso il condominio? L'amministratore di un condominio non è assimilabile all' amministratore dei beni di un benestante per cui, per fare gli interessi del suo datore di lavoro, si mette in viaggio per incassare le rendite di fondi lontani diverse centinaia di chilometri. Allora se il condomino moroso in questione avesse avuto un incidente stradale in India e fosse ricoverato in ospedale colà l' amministratore avrebbe dovuto prendere l'aereo per incassare le rette non pagate?


Il nostro eroe si è rivolto a noi e noi gli rispondiamo, alla fine, che si è fatto fregare come un pollo. Non è che non carino, è che allora che ci stiamo a fare?
Non è carino illuderlo che possa chiedere una cosa che purtroppo per sua non curanza non può chiedere.


potresti essere anche licenziata se ti rifiutassi di ottemperare a questo ordine :shock:
l' ordine di chi? non siamo mica in caserma? Nel regolamento di condominio, che nel nostro blog è sempre stracitato, c'é scritto anche come e quando si devono pagare le rette condominiali. L'amministratore si adegua a quanto scritto; ma anche i condomini si devono uniformare al regolamento. Quindi se non c'é specificato che la riscossione va fatta presso il domicilio del condomino, l'amministratore nei modi e nei tempi approvati dall'assemblea fa pervenire, per posta o "brevi manu" nella cassetta della posta gli avvisi di pagamento. I condomini vanno in posta o in banca o nel luogo concordato o tramite pc fanno i loro pagamenti. Punto e basta
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
meri56
Tutto ciò che non è vietato è permesso ....... ma è anche obbligatorio?
certamente che uno vale per l'altro, quindi.

Non è carino illuderlo che possa chiedere una cosa che purtroppo per sua non curanza non può chiedere.
quindi, a parer tuo, deve pagare i debiti pregressi di chi gli ha venduto casa? oggi sicuramente non è più così, infatti la legge per ottemperare il caso, che pare ripetersi!, obbliga il venditore a presentare il nulla osta dell'amministratore al notaio. Per "tutti" c'è retroattività e per il nostro eroe nulla? (una domanda: si è rivolto nel frattempo al vero debitore?)
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Per "tutti" c'è retroattività e per il nostro eroe nulla? (una domanda: si è rivolto nel frattempo al vero debitore?)
Per quanto riguarda la retroattività della norma non voglio scivolare in una discussione che può far uscire dai binari la discussione.
La norma del nullaosta che tu citi mi sembra che sia in vigore da almeno 4 anni.
Per questo nel mio primo intervento avevo scritto di sentire odore di "combine" tra il venditore e l'amministratore.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Ed allora come ha fatto a vendere? Chi ha notificato, o per accettazione o per dato per saldato, al notaio?
L' OP non ha messo le date nelle quali si sono verificate queste circostanze. Certo che se i fatti si riferiscono a dopo il 2008/2009 l'amministratore è responsabile di aver certificato un falso.
Tuttavia rileggiti l' OP; la descrizione dell'accaduto non è molto chiara: se non mi sbaglio c'é scritto che l'acquirente è stato messo al corrente della volontà da parte del venditore di saldare i propri debiti se l'amministratore medesimo fosse andato da lui in ospedale, a proprietà già acquisita. Quindi prima del rogito la situazione debitoria del venditore era chiara. Chi ha comprato, come si usa nella prassi, avrebbe dovuto contattare l'amministratore per sapere appunto se il venditore aveva debiti nei contronti del condominio ed ad esempio se l'assemblea aveva deciso di fare interventi massivi di manutenzione sulle parti comuni del condominio. Se il compratore non si è cautelato è inutile sostenere che l'amministratore doveva recarsi a TimboKtu per riscuotere il debito di un condomino che aveva espresso verbalmente (verba volant scripi manent) la volontà di saldare. Volontà non suffragata dai fatti perché una volta uscito dall'ospedale se ne è ben fregato di saldare il suo debito nonostante avesse incassato il soldi della vendita dell'appartamento. Analizza i tempi.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
Il venditore che abbia degli importi di spese condominiali arretrati, è ricoverato per una malattia. Mentre è ricoverato contatta l'amministratore invitandolo a passare da lui per saldare gli importi arretrati. L'amministratore non va a riscuotere tali importi giustificandosi con la motivazione che non gli sembra bello farsi pagare mentre il debitore è ricoverato e afferma di voler attendere la dimissione del moroso. L'amministratore informa l'acquirente, che è già diventato proprietario, della circostanza.
Altro fraintendimento: era ancora "venditore"quando l'amministratore, contattato da lui, non va a riscuotere. Infatti non va a riscuotere perchè "è un malato" (sic) e gli pare "brutto". Successivamente informa il compratore, Bada bene "Successivamente" che ha già comprato. Ovvero lo informa a cose fatte. Quindi che tipo di benestare ha dato al notaio. Come si sono svolti i fatti in sostanza. L'OP deve informarci.
 

tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
State uscendo dal seminato. Il debito è in solido tra venditore e acquirente. La mia domanda è: se uno dei due debitori in solido chiede all'amministratore di passare presso il luogo in cui è ricoverato per saldare i suoi debiti e l'amministratore non passa a riscuotere il denaro, può l'altro debitore far valere una responsabilità dell'amministratore che, di fatto, ha rifiutato il pagamento quando ne ha avuta la possibilità di riscuoterlo e che una volta sparito il primo debitore chiede il pagamento al secondo?
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
A quel che è uscito nel confronto, dopo ardui diverbi, pare che il responso sia favorevole all'amministratore che in quanto rappresentante del condominio, cui i condomini (venditore e compratore) nel tempo intercorso, hanno un debito, può rivalersi della legge che impone al debitore di recarsi al domicilio del creditore per saldare il debito. A mio giudizio l'amministratore non si è comportato correttamente, ma qui entriamo nel giudizio della magistratura che darebbe ragione in ultima istanza al compratore e negherebbe la correttezza all'amministratore e imporrebbe il saldo al venditore.
Come vedi non siamo usciti neanche per idea dal seminato. Il problema ha aperto delle falle imprevedibili. Bisogna ricostruire le date per vedere se il notaio ha avuto false informazioni, vedere come si sono svolti i fatti.
 

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