uva

Membro Storico
Proprietario Casa
che senso ha parlare di contratto di locazione commerciale 6+6?
Ha senso perché non si tratta di un contratto abitativo (4 + 4 oppure 3 + 2) in quanto l'uso dell'unità immobiliare come studio medico è inequivocabilmente un uso commerciale. Quindi contratto di locazione 6 + 6.
Il problema consiste appunto nella cat catastale (in questo caso A/2) non consona all'uso locativo di natura commerciale che se ne vuole fare (studio medico).

Quanto alla clausola che proponi: può essere una buona idea, ma dubito che l'inquilino sia disposto ad accettarla.
 
U

User_29045

Ospite
Ottime precisazioni. Ma se l'inquilino non accetta tale clausola, sarà il buon senso del POTENZIALE locatore che gli suggerirà di lasciar cadere la cosa, rivolgendosi a un altro POTENZIALE locatario. Giusto?
 
U

User_29045

Ospite
Io pur non conoscendo la persona che ha aperto il thread, sono pronto a giurare che almeno un condomino che porterà la cosa all'attenzione dell'Assemblea, ci sarà!

In ogni condominio che si rispetti.... un rompiscatole / bastian contrario, c'è sempre! :)
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Sì, certo!
Però secondo me il proprietario/locatore dovrebbe anche preoccuparsi dell'aspetto fiscale.
Concedere in locazione un'unità immobiliare cat. A/2 per uso commerciale con contratto 6 + 6, non è una cosa del tutto regolare.
L'Agenzia delle Entrate può accorgersene e rilevare l'incongruenza. E se a quel punto il proprietario dovrà fare il cambio di cat. da A/2 ad A/10 si troverà ad affrontare delle spese magari non preventivate né gradite: aumenterà sicuramente la rendita catastale e quindi l'IMU!

Per cui io mi preoccuperei sia dell'aspetto fiscale, sia dei rapporti col Condominio.

Se @Gimmiboy vuole mantenere la cat. A/2 e non rischiare complicazioni, forse è opportuno che cerchi di affittare uso abitazione.
 
U

User_29045

Ospite
Le tue argomentazioni sono assolutamente corrette, a mio avviso.
Il problema principale nasce dal fatto che la proprietà non vuole modificare la categoria catastale, sia per il costo diretto, sia per il costo conseguente (aumento IMU).

Senza una regolarizzazione della categoria catastale si rischia sia la spiata all'Agenzia delle Entrate, con le ovvie conseguenze del caso, sia un vespaio in Assemblea Condominiale, dove l'uccellino che fa la spia e rompe le balle c'è sempre.
 
U

User_29045

Ospite
Ovviamente noi ti abbiamo detto cosa può accadere nel peggiore dei casi.

Non conosciamo la tua situazione condominiale.

Magari i tuoi confinanti sono concilianti e ti permetterebbero pure di aprire una macelleria nel tuo appartamento, senza battere ciglio.

O magari hai un vicino che chiama i vigili appena fischi troppo forte.

Solo tu conosci la tua attuale situazione, e sai rispondere alla domanda, "Esiste da te un rompiballe capace di fare la spiata all'Agenzia delle Entrate, e capace di far aggiungere un punto che ti riguarda, all'ordine del giorno della prossima Assemblea Condominiale?"

Purtroppo la categoria A/2 ti vincola all'uso come abitazione civile, e come già sai, la modifica in A/10 comporterebbe un aggravio sia diretto (spesa per fare la variazione) che conseguente (spesa per l'IMU, tassa a mio avviso ingiusta, ma ormai c'è, e ce la teniamo).
 

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