Marco Giovannelli

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Carissimi utenti del Forum, vorrei aprire una discussione riguardante il nuovo ddl già approvato dal Consiglio dei Ministri il 12 novembre scorso riguardanti lo snellimento di procedure edilizie.

Praticamente, alcuni interventi edili (attualmente legiferati all'art. 3 c.1 lett B del D.p.R. 380/2001), cui finora erano subordinati a richiesta di titolo abilitativo (praticamente Denuncia di Inizio attività) saranno probabilmente inclusi nella lista di opere edili non soggette a titolo abilitativo (manutenzione ordinaria art. 3 c. 1 lett. A del D.p.R. 380/2001).
Tra le opere non più soggette a DIA ci sono:

- opere che non riguardano parti strutturali degli edifici;
- pavimentazioni di spazi esterni;
- opere temporanee;
- movimenti di terra nelle attività agricole;
- installazione di pannelli solari, fotovoltaici e termici senza serbatoi esterni, soltanto fuori dai centri storici;

quindi, se il Signor ROSSI, decide di demolire tutti i tramezzi della sua abitazione, e di fatto andando a Incidere su parametri sia urbanistici che catastali non deve, o almeno non dovrà, rivolgersi ad un tecnico, ma soltanto preparare una comunicazione semplice da depositare in comune. Punto.
Purtroppo il Signor ROSSI, che ha lavorato tutta la vita in fabbrica, non sa la parte più interessante:
tutti gli interventi, devono rispettare tutte le prescrizioni riguardanti i requisiti igienico sanitari, di sicurezza, anti incendio, efficenza energetica ecc. per non parlare dei vincoli imposti da autorità sovracomunali.
 

Marco Giovannelli

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C'è da cosiderare il fatto che gli interventi per i quali non verrà più richiesto il titolo abilitativo, non devono incrementare le unità abitative (e fin qui è facile) e non devono provocare incrementi agli standard urbanistici!
Ma scherziamo?? Ma il Signor Rossi di cui parlavamo prima, che magari ha lavorato tutta la vita in fabbrica, o nei campi, voglio sapere come fa a conoscere gli Standard Urbanistici.

A primo sguardo, la legge sembra un grosso passo avanti nello snellimento delle procedure edilizia in Italia, ma poi, soffermandoci meglio sulla preparazione tecnica che serve anche soltanto per demolire o creare un semplice tramezzo viene da pensare, ma come fa un persona normale a sapere che il l'altezza minima di un locale abitativo è di 2.70 m. pena la non agibilità dello stesso? (domanda che è lecita porsi se per esempio si vuole realizzare un controsoffitto e simili) Oppure che la superficie minima di una camera matrimoniale è di 14 mq. e 9 mq. se parliamo di camera singola?
Immaginate il Signor ROSSI alle prese con carta e matita che prova a dividersi casa facendo uscire fuori, magari una camera per gli ospiti senza finestra!
E poi ditemi, chi decide se una parete è portante o no ( il titolo abilitativo rimane obbligato in caso di opere su parti strutturali)??

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i colleghi ma soprattutto l'impatto che questa proposta di legge ha avuto e avraà sui cittadini.

saluti
 

virgilio

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Ciao Marco, Io Sono convinto che la procedura si snellisce, anche per noi tecnici,(fiscalmente intendo) perchè per forza maggiore i committenti dovranno rivolgersi ad un tecnico esperto, di conseguenza il lavoro e tornaconto non dovrebbe diminuire di molto, poi si vedrà.....
 

Jrogin

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Marco Giovannelli scrive: "mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i colleghi ma soprattutto l'impatto che questa proposta di legge ha avuto e avraà sui cittadini."
Non sono un geometra, ma un "semplice agente immobiliare" e proprietario di immobili, ma mi permetto di fare una considerazione: probabilmente il ddl di cui tu parli ha lo scopo di rendere più snella la procedura amministrativa per quanto riguarda i permessi da richiedere. Non ho letto il ddl, e non so se è richiesto un parere di un tecnico per eseguire quelle opere di cui tu parli. E' certo che le considerazioni che tu fai sono corrette, nel senso che, ognuno sa fare il suo mestiere, quindi vedrai che molti proprietari prima di fare qualche intervento richiederanno, anche se non costretti, il "vostro" parere.
Per noi proprietari la casa è un bene fondamentale e non abbiamo nessun interesse a demolire tramezzi senza sapere se sono strutture portanti o no.
Credo quindi, che l'intento di snellire le procedure burocratiche sia giusto, ma va salvaguardato, come tu lasci intendere (così ho capito io) il ruolo fondamentale di un parere tecnico prima di svolgere tali opere.
Jrogin
 

Marco Giovannelli

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jrogin scrive : "E' certo che le considerazioni che tu fai sono corrette, nel senso che, ognuno sa fare il suo mestiere, quindi vedrai che molti proprietari prima di fare qualche intervento richiederanno, anche se non costretti, il "vostro" parere."

Secondo me invece, questo che dici anche se doveroso è mera utopia e ti spiego perchè:
il 50% circa di lavori che vengono eseguiti sono senza titolo abilitativo e del tutto abusivi, non credo che i proprietari, non costretti a usufruire del nostro parere tecnico, vengano da noi consapevolmente di spendere una cifra in più che perdipiù non è nemmeno obbligatoria. secondo me si incrementa l'abusivismo edilizio.
correggetemi se sbaglio.
 

Marco Giovannelli

Membro dello Staff
Professionista
Come ha già sottolineato l'ordine degli Architetti di Roma, con cui condordo pienamente (oddio, sto dando ragione a degli architetti....... :shock: :shock: :shock: :shock: ..........................scherzo...) secondo voi per snellire le procedure edilizie(indubbiamente sature di burocrazia) è servito, o servirà eliminare la figura del progettista e quella del direttore dei lavori?

saluti
 

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