wally

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Proprietario Casa
In occasione di lavori di ristrutturazione, abbiamo scoperto che la mappa esistente al catasto non corrisponde esattamente alla planimetria dei locali del nostro "nuovo" appartamento e precisamente: un locale che figura diviso in due è in effetti un' unica stanza, mentre un'altra era stata divisa da una parete di cartongesso per creare un ripostiglio.
Il precedente proprietario (che ci ha vissuto per 50 anni) sostiene che le modifiche erano state apportate ai tempi in cui non c'era l'obbligo di comunicarle; il tecnico che segue i lavori consiglia di inserire le modifiche nella DIA in modo che risultino "regolarizzate" e mi rassicura sul fatto che, non essendoci modifiche di superficie o di destinazione, non avrò alcuna conseguenza né economica né legale.
Cosa suggeriscono i nostri esperti? Posso stare tranquilla?
Grazie:fiore:
Wally
 

Jrogin

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Professionista
il tecnico che segue i lavori consiglia di inserire le modifiche nella DIA in modo che risultino "regolarizzate" e mi rassicura sul fatto che, non essendoci modifiche di superficie o di destinazione, non avrò alcuna conseguenza né economica né legale.
Concordo con il tecnico che sta seguendo i tuoi lavori.
PS: per Guardiano: o sono stanco o non trovo le faccine!
 

wally

Membro Attivo
Proprietario Casa
Jrogin, GRAZIE! ... ma tu stai appostato come un pistolero pronto a rispondere a raffica??? :)
(Questo è un test per misurare la tua stanchezza: le faccine non appaiono neanche a me, e volevo metterne tante! ;)
 

paolodm

Membro Attivo
il tecnico che segue i lavori consiglia di inserire le modifiche nella DIA in modo che risultino "regolarizzate" e mi rassicura sul fatto che, non essendoci modifiche di superficie o di destinazione, non avrò alcuna conseguenza né economica né legale.
Cosa suggeriscono i nostri esperti? Posso stare tranquilla?
Grazie:fiore:
Wally


Se ho capito bene quindi tu ed il tecnico andreste a dichiarare che queste modifiche non esistono ancora e saranno apportate insieme agli altri lavori che farete con la DIA? Bene questa può essere una soluzione, se tu ed il tecnico ve la sentite di rischiare che un qualunque controllo porti alla luce le vostre dichiarazioni mendaci. Anche perchè è vero che il vecchio proprietario vive lì da 50 anni, ma queste modifiche potrebbero essere state apportate l'altro ieri, oltre al fatto che potrebbero esistere presso uffici comunali vari (TARSU ecc.) planimetrie riportanti uno stato di fatto diverso da quello che riporterebbe il tecnico.
Inoltre, se il fabbricato ha 50 anni come dici, potrebbe non avere struttura portante in cemento armato quindi bisognerebbe anche valutare che tipo di parete era quella che è stata eliminata nel locale che oggi ritrovi come unica stanza e se la sua eliminazione non prevedesse l'obbligo di eseguire qualche verifica statica. (può sembrare esagerato ma poi quando crollano gli edifici si scopre che mancava qualche pezzo)
Alternativa sarebbe quella di presentare la DIA in sanatoria pagando 516 euro al comune (o diverso importo che le normative locali prevedono lì da te).
Resta comunque il fatto che tutte queste spese, a mio modesto parere, le dovrebbe affrontare chi ti ha venduto la casa e non tu. Ma queste difformità non le hai notate prima di acquistare la casa? Non sei stata assistita da un'agenzia immobiliare o da un tecnico?
Saluti a tutto il forum.
geom. Paolo De Marco
 

Marco Giovannelli

Membro dello Staff
Professionista
stai tranquilla, per le divisioni interne non ci sono problemi. dovresti pagare una multa di 516 euro, ma spero che il tuo tecnico te le faccia risparmiare!!!

saluti
 

wally

Membro Attivo
Proprietario Casa
In effetti l'agente immobiliare avrebbe potuto "suggerire" qualcosa in proposito... ammesso che lui stesso ne fosse consapevole! :sorrisone:
I due vani sono separati da un arco (i resti della vecchia parete, quindi teoricamente ancora una "separazione"); il muro è (era) in mattoni forati e quindi senza rischi per la statica dell'edificio. La casa ha più di 50 anni e al catasto è riportata solo la vecchia planimetria originale, in considerazione del fatto che, ai tempi in cui sono avvenute le modifiche, non serviva registrare questo tipo di variazioni. Nel rogito sono riportati correttamente gli estremi di altri lavori di matutenzione ordinaria regolarmente autorizzati in tempi più recenti (anni 90), ma non c'è traccia nè della parete diventata arco (e che noi vorremmo eliminare completamente) né di quella di cartongesso che restringe un locale (curiosamente nella descrizione dell'appartamento conforme alla planimetria è citato il ripostiglio).
Questo per chiarirvi la situazione.
Quanto alle conseguenze: se davvero dovessi pagare una multaccia simile:disappunto: , credo che cercherei di scaricare (o almeno di condividere) la responsabilità con gli altri correi: il notaio (non doveva controllare la conformità ecc.?), l'agente immobiliare (come suggerisce Paolo De Marco) e persino il precedente proprietario, della cui buona fede sono per altro certissima.
Se invece, come sostengono Jrogin e Marco Giovannelli, il tecnico fa bene a dichiarare che queste modifiche sono nuove (una bugia temporale?) e tutto si sistema senza danni per nessuno... mi sembra la soluzione migliore e non riesco nemmeno a sentirmi troppo in colpa!:confuso:
Grazie per le vostre risposte precise e competenti. Ogni altro suggerimento, consiglio, tirata d'orecchi è benvenuta... se non serve più a me, servirà sicuramente ad altri!
Wally
 

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