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User_44183

Ospite
buon sabato a tutti. Le mie due nipoti hanno ereditato dalla madre (defunta) la nuda proprietà e alla compagna della madre ha lasciato l'usufrutto. Le ragazze vivevano nella stessa casa con la residenza, però, dopo il testamento, l'usufruttuaria le ha cacciate di casa. Qualcuno sa dirmi se poteva farlo?
 
ho scritto : "vivevano :" perché la compagna le ha cacciate di casa. Una, (attualmente) si trova in ospedale, e quando uscirà riprenderà gli studi, ma non saprà dove andare e dove mettere le sue cose, l'altra ha dovuto trasferirsi in Toscana, dal padre .
Non è un problema dell'usufruttuario . È stato rude ma evidentemente era l'unico modo . Se la madre le voleva tenere in casa , non avrebbe venduto la nuda proprietà ad un estraneo a suo tempo . Adesso possono trovarsi un lavoro per mantenersi .
 
Si saranno unite civilmente. In tal caso, la parte dell'unione civile (la compagna) ha gli stessi diritti ereditari del coniuge.
Questo lo immaginavo, quindi è un genitore con lo usufrutto, ma può cacciare di casa i figli non autosufficienti perché studenti universitari? La mia domanda volge a sapere se questo pessimo comportamento per la legge italiana, è legalmente giusto.
 
Ultima modifica:
No. Genitore è colui che ha generato, quindi il padre o la madre.
Non anche il coniuge o la parte dell'unione civile del padre o della madre.
un esempio: Un vedovo/a, proprietario/a di casa, si risposa e continua a vivere nella stessa casa con i figli. Un brutto giorno l'ex vedovo/a muore e lascia l'usufrutto al vivente e la nuda proprietà ai figli, ma il vivente per sua comodità, caccia i figliastri ancora non autosufficienti di casa. Dove sta la giustizia?
 

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