uva

Membro Storico
Proprietario Casa
se non ci sono si usano i millesimi, non il numero di persone
In molti condomìni qui a Torino invece si usa la ripartizione in base al numero di persone che occupano l'unità immobiliare.

Se, ad esempio, un appartamento non è abitato per alcuni mesi (perché è vuoto, in attesa di vendita o locazione), per quel periodo non viene addebitato alcun consumo di acqua.

A me sembra corretto considerare il numero di occupanti.
Anche perché vi possono essere appartamenti grandi abitati da una sola persona (magari un/una vedovo/a i cui figli vivono altrove) che consumano meno di appartamenti più piccoli abitati da tre o quattro persone (coppie giovani con figli conviventi).
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Fatta salva la diversa disciplina convenzionale, la ripartizione delle spese della bolletta dell'acqua, in mancanza di contatori di sottrazione installati in ogni singola unità immobiliare, va effettuata, ai sensi dell'art. 1123, primo comma, cod. civ., in base ai valori millesimali delle singole proprietà, sicché è viziata, per intrinseca irragionevolezza, la delibera assembleare, assunta a maggioranza, che - adottato il diverso criterio di riparto per persona in base al numero di coloro che abitano stabilmente nell'unità immobiliare - esenti al contempo dalla contribuzione i condomini i cui appartamenti siano rimasti vuoti nel corso dell'anno.
Esentare gli appartamenti non abitati dal concorso nella spesa significa sottrarli non solo al costo del consumo idrico imputabile al lavaggio delle parti comuni o all'annaffiamento del giardino condominiale, ma anche a quella parte della tariffa per la fornitura dell'acqua potabile che è rappresentata dal minimo garantito quale quota fissa per la disponibilità del servizio da parte del gestore, la quale, parametrata sul numero delle unità immobiliari domestiche facenti parte del condominio, è indipendente dal consumo effettivo.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
in una ripartizione in millesimi non vi è equità
Anche a me pare che non sia equa.

Comunque occorre leggere cosa stabilisce in merito il regolamento di condominio.
Nel mio condominio, ad esempio, è stabilito che "le spese relative al consumo dell'acqua potabile, dedotto il consumo segnato dal contatore derivato delle aree verdi, saranno a carico dei singoli condòmini degli alloggi in base al numero delle persone normalmente occupanti le singole unità immobiliari. Il consumo delle aree verdi sarà ripartito in base alla tabella…(che si riferisce ai millesimi)".
Per quanto riguarda gli appartamenti ad uso abitazione, mi sembra un criterio ragionevole.

Nei condomini dove vi sono negozi, bar, ecc. è necessario stabilire un criterio diverso per i locali commerciali.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
l'unico criterio equo è "a consumo + quota fissa per pareggiare la disparità tra il contatore unico condominiale e la sommatoria delle letture dei contatori dei singoli condomini + i consumi per le parti comuni".
I criteri "a millesimi di proprietà", "secondo il numero dei componenti il nucleo familiare" sebbene abbiano un fondamento creano situazioni di disparità.
 
U

User_39006

Ospite
Io vi ho indicato la sentenza della Cassazione, che indica i millesimi o il consumo effettivo come unici parametri possibili. Io vivo in un piccolo condominio di 4 appartamenti, io e mia moglie siamo fuori di casa totalmente per almeno sei mesi all'anno (io passo circa 8 mesi in California ogni anno, lei circa 6 mesi a lavorare per eventi sportivi all'estero, situazione in cui chiaramente non consumiamo nulla, nemmeno acqua per il giardino, che l'anno scorso avrò bagnato due volte), ma le spese dell'acqua sono comunque ripartite a millesimi. Andrà a vantaggio di altri condomini ma non posso farci niente.
Se volete rientrare nei parametri di legge (e non dovrebbe essere un'opzione), i millesimi sono l'unico modo.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Se volete rientrare nei parametri di legge (e non dovrebbe essere un'opzione)
Quindi secondo te un regolamento condominiale che stabilisce un criterio diverso dai millesimi e dal consumo effettivo (che in mancanza di contatori individuali non si può riscontrare) è fuori legge?

Lo chiedo perché nel post n. # 12 @Nemesis ha precisato "fatta salva la diversa disciplina convenzionale".
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
un regolamento condominiale che stabilisce un criterio diverso dai millesimi e dal consumo effettivo (che in mancanza di contatori individuali non si può riscontrare) è fuori legge?
Certamente no. Basta leggere le ultime tre parole del primo comma dell'art. 1123 c.c.
 
U

User_39006

Ospite
Non sto dicendo che non lo sia ma, se hai letto la sentenza (ho il PDF da qualche parte, se lo trovo vi invio il link), questa fa riferimento all'articolo che avete citato, e credo che vada intesa che l'articolo indica solo una linea guida per la suddivisione delle spese. Certo è che per un mese di presenza gli ospiti non potranno fare molta differenza. Fosse per me comunicherei che ci sono degli ospiti e basta.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
questa fa riferimento all'articolo che avete citato, e credo che vada intesa che l'articolo indica solo una linea guida per la suddivisione delle spese.
L'articolo prevede la ripartizione in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno, salvo diversa convenzione.
 

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