alexandro299

Nuovo Iscritto
Salve a tutti.
Domani avrò la seconda riunione di condominio. Poichè il mio appartamento è vuoto vorrei proporre di dimezzare i costi annuali, determinati nel corso della prima riunione (sulla base delle tabelle millesimali) che mi trovo a sostenere senza alcuna corrispettiva entrata. A vostro avviso posso avanzare una tale richiesta, considerato anche che per gli altri appartamenti vuoti il costruttore ha ottenuto di pagare zero ?
Grazie
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
In linea di principio non è possibile accampare sconti per tale motivazione -appartamento sfitto- ma a quanto pare hai una situazione antecedente di trattamento in questo senso e per non creare disparità dovresti poterlo ottenere.
 

GianfrancoElly

Membro Attivo
Proprietario Casa
Non capisco come sia possibile che il costruttore, proprietario di appartamenti vuoti, sia stato esonerato (da chi??) dal pagamento delle spese condominiali. Queste ultime devono essere pagate da tutti i proprietari secondo i millesimi indicati nel Regolamento (alcune per millesimi di proprietà, altre per tabelle particolari, per es. per ascensore, per consumo d'acqua, per riscaldamento). Non ci sono altre possibilità.
 

Jrogin

Fondatore
Membro dello Staff
Professionista
Non capisco come sia possibile che il costruttore, proprietario di appartamenti vuoti, sia stato esonerato (da chi??) dal pagamento delle spese condominiali. ..........

Mi è capitato spesso nel mio lavoro, ed anche quando ho acquistato personalmente l'appartamento nel quale vivo adesso, che il costruttore venditore, si è riservato l'esonero dal pagamento delle spese condominiali ordinarie per gli appartamenti invenduti, per i primi due anni dalla fine lavori.:rabbia:
Naturalmente questo è un accordo che deve essere scritto nel rogito definitivo di vendita ed ancor prima nel preliminare di compravendita se redatto.
Non so se questa prassi è utilazzata anche in altre zone.:confuso:
 

Gatta

Membro Attivo
In effetti sulla scorta delle norme civilistiche l'esenzione non è possibile.
Sul piano del codice di consumo,viceversa,si potrebbe obiettare che ricorre l'ipotesi delle clausole vessatorie.
Naturalmente mi riferisco alla prassi dei costruttori-venditori che si autoescludono le spese per gli appartamenti invenduti.Il che, come ben dice Jrogin, figura espressamente nel rogito.
La dottrina ritiene comunque nulle le clausole che, quantunque oggetto di trattativa, abbiano per
oggetto o per effetto di prevedere l'adesione del consumatore a
clausole che non ha avuto, di fatto, la possibilità di conoscere prima della
conclusione del contratto.
La regola generale è che: "Nel contratto concluso tra il
consumatore ed il professionista si considerano vessatorie le clausole che,
malgrado la buona fede, determinano a carico del consumatore un
significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal
contratto".
E "incombe sul professionista l'onere di provare che le clausole, o gli
elementi di clausola, malgrado siano dal medesimo unilateralmente
predisposti, siano stati oggetto di specifica trattativa con il
consumatore".
E' un bel problema e,ove conveniente,si potrebbe ricorrere ad un legale (esperto nel ramo).
Gatta
 

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