giallomagic

Membro Ordinario
Le confermo che il foglio, pur non depositato in Agenzia delle Entrate, ha stessa data del contratto, anche se poi il contratto è stato depositato un po' di gioni dopo.
Anche un mio amico legale concorda con il fatto che il locatore non possa decidere a suo piacimento se recedere dal contratto o meno.
cmq grazie...

Gentile Avv.
i proprietari mi hanno chiesto di firmare un foglio in cui ci sarebbe l'avvallo a lla "rescissione"? consensuale del contratto, io non l'ho firmato e temo che apporranno una mia firma falsa. Posso cautelarmi preventivamente con una lettera in cui esprimo il mio diniego assoluto a recedere dal contratto di locazione? O devo attendere gli sviluppi di tale situazione?
 

Avvocato Luigi Polidoro

Membro Attivo
Professionista
Certo e, comunque, qualora i proprietari producessero una scrittura privata con un sua firma falsa, lei potrà sempre sollevare la questione proponendo la cosiddetta querela di falso.
 

giallomagic

Membro Ordinario
E sono ancora qui' per descriverLe una situazione grottesca.
In breve, adrà via l'inquilino che ha dato disdetta,andrà via la ragazza che ha recepito l'invito dei proprietari ad andarsene, abbiamo avuto una riunione in cui io ho specificato che intendo onorare il contratto.
Il locatore ha asserito di non voler fare subentri e che chi andrà via(alla luce dellamia non responsabilità per il canone altrui) dovrà pagare fino allo scadere del terzo anno.
Al che ogni parte si è attivata per produrre diffide varie.
A me interesserebbe sapere come impostarne una in cui chiedo o diffido:
dal continuare ad esercitare pressioni e fastidio con richieste e presenze costanti(dato che questo stress acuisce le mie patologie)
specificare che non recedero' dal contratto, diffidando dal produrre "il recesso firmato in bianco all'atto della stipula del contratto":
Inoltre ho letto il contratto della 4 inquilina in cui le si fitta stanza cucina e bagno.
Stanza cucina e bagno che sono già oggetto di locazione nel 3+2.
In pratica hanno affittato le stesse superfici due volte emi chiedo come sia possibile...

Le chiedo anche se alla luce di cio', posso cambiare la serratura onde evitare ingressi sgraditi,cosa già più volte successa...questo in previsione di quando saro' solo , dato che credo, che anche per visitare la stanza non più oggetto del mio contratto(per intenderci quella col transitorio) servirà il mio permesso per entrare in casa.
Grazie ancora per il disturbo..
 

Avvocato Luigi Polidoro

Membro Attivo
Professionista
Ciao, scusami per il ritardo con il quale ti rispondo.
Mi sembra che il locatore non ti stia più chiedendo di lasciare l'immobile, ma ha precisato che chi va via (cioè gli altri conduttori) dovrà, comunque, corrispondere quanto dovuto, proprio in virtù della scrittura privata che avete sottoscritto a latere del contratto 3 + 2. Anzi, nel pretendere dagli altri conduttori il pagamento delle loro quote sino alla scadenza del contratto, sta rinunciando a richiedere a te qualsivoglia maggiorazione, giusto? Se la situazione è effettivamente questa, non vedo quali diffide dovresti inviare, per adesso puoi attendere gli sviluppi e riservarti ogni azione per il momento in cui verranno a chiederti qualcosa di non dovuto.
E' invece assolutamente opportuno inviare al locatore una lettera (raccomandata con ricevuta di ritorno) con la quale lo diffidi a rispettare i tempi e le modalità di visita indicate nel contratto (in genere c'è sempre una clausola apposita). qualora il contratto nulla stabilisse, nella lettera lo diffiderai a non entrare più arbitrariamente nell'appartamento e lo inviterai a concordare con te le modalità (ad es. uno o due gg a settimana, in orari da stabilire volta per volta oppure predeterminati a seconda dei tuoi impegni). Concluderai dicendo che, in difetto, provvederai al mutamento della serratura (dando naturalmente una copia alla ragazza che abita con te e dandone comunicazione al locatore) e ti riserverai di denunciare il locatore per violazione di domicilio.
 

giallomagic

Membro Ordinario
Grazie del consiglio,
ho una riflesione e ne vorrei essere confortato...
Da un punto di vista economico, chi è subentrato ha ereditato il patto di non solidarietà per quanto attiene alla corresponsione del canone?
La mai riflessione è tuttavia la segente. Io credo che da un punto di vista civilistico non sia possibile nel nostro contratto il receso del singolo a meno che non lo approvino tutte le parti.Difatti, sia per i subentri che per la riduzione della cosa locata e quindi del canone(quando ando' via un conduttore) tutti i conduttori e il locatore apposero le loro firme. ora io sono più che convinto che , mancando l'assenso a i subentri de locatore, i ragazzi che vanno via siano ancora nel contratto, ma la materia spinosa mi pare"l'inganno" che il locatore ha posto in essere nei loro confronti con la raccomandata a mani in cui li autorizzava a lasciare l'immobile senza alcun atto firmeto dalle parti. E' una riflessione valida? grazie

Aggiorno. Il proprietario a mezzo suo avvocato ha "liberato" dal contratto uno dei soggetto costituenti il "conduttore"... poi ha notificato, non a me direttamente, intimazione di sfatto in cui compare il mio nome come responsabile del pagamento in solido anche della quota della inquilina liberata. lo ho appreso da colui cui è stato notificato l'atto. Inoltre il proprietario ha bloccato le serrature che danno accesso a due camere. Accortomene ho chiamato la polizia la quale mi ha risposto che loro verbalizzano quello che ho detto io ma che non c'è ovviamenta prova che sia stato lui.
Le chiavi di casa e stanze degli inquilini sono nella disponibilità de proprietario.
Al Sunia mi han detto che non posso cambiare la serratura di accesso alla casa in quanto mi espongo a denunzia da parte del locatore. A me pare strano. L'unic problema sarebbe rintracciare le persne che sono andate via di casa senza atto firmato da tutti, acnhe se dall'atto di citazione all'udienza si legge che una inquilina ha firmato verbale di rilascio. In pratica mi si chiede di pagare l'iintero canone senza avere la disponbilità della cosa locata, e senza avere la possibilità di provare chi sia stato a piombare le camere...Io mi sentirei più tranquillo cambiando in toto serratura...dato che a contratto non è previsto che il locatore debba avere copia delle chiavi di casa... ma sia la polizia che il Sunia mi han detto che non posso farlo.
Se lo facessi incorrerei in denunzie? perchè l'unico modo in cui il locatore potrebbe saperlo sarebbe tentando l'accesso in casa...grazie
 

Avvocato Luigi Polidoro

Membro Attivo
Professionista
Perdonami se ti pongo nuovamente la domanda: il contratto di locazione firmato da te concerne l'intero immobile, giusto? In questo caso non vedo perché tu non possa cambiare la serratura, l'importante è che tu ne dia comunicazione al locatore e copia delle chiavi a chi ancora abita con te. Con il contratto di locazione il locatore si spoglia del godimento del bene, che viene trasmesso in via esclusiva al conduttore, il quale (in teoria) dovrebbe essere l'unico ad avere le chiavi.
Il mutamento delle serrature ad opera del locatore, invece, integra reato.
 

perugina

Membro Attivo
Proprietario Casa
mi pare che il rischio di dover pagare l'intero importo di locazione come previsto "in solido" dal contratto ti dovrebbe far pensare a cercare un altro appartamento dove vivere più sereno, anche in considerazione della tua patologia che, a tuo dire, richiede una vita meno stressante! Perché stai resistendo lì dentro? ci saranno tanti altri posti dove andare a Rimini... non complicarti la vita e... In bocca al lupo!
 

giallomagic

Membro Ordinario
per PERUGINA sto cercando casa ma nelle mie condizioni non voglio ritrovarmi nella stessa situazione, una casa per me non vale l'altra,ho delle necessità particolari.Di più lavorando di notte tutti i giorni senza contratto non è agevole. Poi ho specificato di avere una scrittura privata stipulata col locatore e i conduttori originari(dopo ci sono stati due subentri) in cui si dice che ognuno paga la sua quota e non eventuali insolvenze.
Civilisticame il contratto è in solido, è scissa solo la responsabilità dei pagamenti.
In un subentro c'è scritto che la quota del subentrante è xxx e corrisponde alla quota del recedente posta sulla scrittura privata.
L'oggetto è l'unità immobiliare.
E' stato,in virtu' dell'accordo di non solidarietà concesso con firma "unanime", il recesso di un firmatario, riducendo la quota canone e scrivendo genericamente che lasciava la "porzione di appartamento da lui locata"... la stanza liberatasi, pur non avendo ingresso e servizi propri, è stata affittata con contratto transitorio a studentessa, con uso comune di bagno e cucina(che sono oggetto,ritengo, esclusivo, del mio contratto)
Gli ultimi due inquilini hanno dato chiavi al proprietario e firmato verbale di riconsegna(senza la mia presenza)
Ho più volte offerto alla proprietà di regolarizzare il tutto riducendo la superficie locata alla sola mia stanza e rinuncinado alla esclusività dei servizi, ma il loro intento è diverso. La morosità determinatasi, se di morosità si tratta, è generata dalla loro richiesta di non proseguire la locazione, non ho colpe in tal senso. Detto questo,
in una situazione così complessa chiedero al giudice di mutare il rito e di non convalidare nè sfratto nè decreto ingiuntivo. Di fatto sto già subendo un grave danno dal fatto di dover pagare le utenze anche per i periodi pregressi...
Chiaramente in mancanza di mediazione, appenà potro' cambiero' casa, e nella peggiore delle ipotesi, se si rivelasse invalida la scrittura privata dato che non è registrata col contratto, pure recando la stessa data, dovro' dedurre che i recessi degli altri inquilini , in assenza di accordo di tutti gli attori non sono validi, e provero' a recuperare il dovuto.
Ho pure una registrazione effettuata a casa mia in cui il proprietario ammette l'esistenza della scrittura e dice ai ragazzi che anche se se ne vanno devono pagare la loro quota a meno che non ci sia l'accordo di tutti in quanto lui non puo' sciogliere il contratto senza le firme di tutti gli attori-
Poi succesivamente pare che abbiano trovato un accordo, ma non so se l'accordo tra il solo proprietraio e il signolo inquilino si apoi valido.
Se mi chiedono l'intera somma postulando la solidarietà, non capisco come poi si possano regolare singolarmente coi soggetti, prendendo chiavi, restituendo caparra e firmando verbali di restituzione.
Altra considerazione è che sono nullatenete, ma sono regolare nei pagamenti: si potrbbe dare il caso, malgrado gli accordi che il locatore ha preso con gli altri due inquilini , che alla fine constatata la mia indigenza, egli si rivolga agli altri?
E' un caos...spero di uscirne tra qualche mese...
 

Avvocato Luigi Polidoro

Membro Attivo
Professionista
Pur con tutte le riserve dovute al fatto che non ho potuto leggere le carte, ritengo che la situazione potrà volgere in tuo favore.
Ti faccio l'in bocca al lupo, tienici aggiornati sugli sviluppi :ok:
 

giallomagic

Membro Ordinario
Me lo auguro avvocato.
Una informzione. Probabile che il proprietario si presenti con l'ultimo conduttore che gli riconsegnerà le chiavi a breve. Nel caso si presenti senza preavviso posso negargli l'accesso in casa? Onde evitare che chiuda con una serratura personale l'ultima stanza che da accesso al balcone il quale balcone è oggetto del contratto di locazione...
Esempio pratico. Giorno della riconsegna chiavi da perte del co conduttore, lui acconsente all'accesso io no, chi la spunta?
 

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