Luigi Criscuolo

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Proprietario Casa
Di solito la piletta della doccia perde perché qualcuno ha improvvidamente svitato la vite che tiene uniti tutti gli elementi componenti la piletta, per togliere i capelli che ostruiscono lo scarico.
Questo è un danno cagionato da un privato e non c'è dubbio. Una cosa però bisogna dire che l'infiltrazione è vero che può correre lungo le mignatte del solaio ma di solito crea una chiazza proprio sotto la verticale del piatto doccia. Ci sono anche dei casi dove, prima di manifestarsi l'infiltrazione satura parte del massetto sottostante il pavimento. In questo caso sul soffitto del piano inferiore l'infiltrazione crea delle righe o delle macchie allungate anche lontano dalla verticale del piatto doccia.
Per quanto riguarda l'occlusione della parte inferiore dello scarico le spese di disostruzione o ci sono delle prove lampanti che la colpa è dell'occupante del piano rialzato oppure le spese di disostruzione vanno divise tra tutti coloro che si servono della colonna. E' ingiusto far pagare la disostruzione della colonna di scarico solo al proprietario del piano rialzato per il solo fatto che una volta disostruita la colonna lui non aveva più problemi. Se chi abita al 3 piano butta per esempio dei pannolini da bambino nel water e questi si fermano alla altezza del piano rialzato non è che le spese di disostruzione sono a carico del piano rialzato perché l'otturazione si trova alla altezza del suo piano.
 

Dimaraz

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nfatti la perdita dagli scarichi del 2 e 3 piano resta tutt'ora un mistero

Una ipotesi "fantasiosa" ma possibile:

Scarichi del 2° e del 1° piano che si raccordano con quello del piano rialzato in un punto a pendenza "assente"...l'arrivo di acqua (oltre un certo volume) faceva si che una parte riempisse di ritorno lo scarico del piatto doccia che allentato generava una dispersione.

In tal caso si potrebbe ipotizzare una "progettazione/realizzazione" degli scarichi condominiali un po discutibile e ripartire fra tutti parte della spesa.

Non esistono "norme" che regolano" la cosa tanto dettagliatamente...quindi usate il buon senso per evitare ricorsi legali che comportano comunque spese e strascichi nella "pace condominiale".
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Scarichi del 2° e del 1° piano che si raccordano con quello del piano rialzato in un punto a pendenza "assente"...l'arrivo di acqua (oltre un certo volume) faceva si che una parte riempisse di ritorno lo scarico del piatto doccia che allentato generava una dispersione.
in tal caso gli abitanti del piano sottostante dovevano fornirsi di pinne e maschere per poter girare nell'appartamento. Se l'acqua arriva fino al 1° Piano fino a trafilare dalle parti componenti la piletta dello scarico della doccia, tutti i servizi igienici del piano terra dovrebbero rigurgitare : se nella colonna di scarico c'è acqua con una altezza che arriva al pavimento del primo piano, per il principio dei vasi comunicanti, tutte le tubazioni che si trovano sotto si riempiono della medesima acqua e cercano di arrivare alla stessa quota piezometrica della colonna principale.
 

Dimaraz

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Mi errata esposizione (avevo dimenticato la disposizione dei piani).
Riformulo:
Scarichi del 3° e 2° piano che si raccordano con quelli del 1° in un tubo "orizzontale".
 

giostra1

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Proprietario Casa
Di solito la piletta della doccia perde perché qualcuno ha improvvidamente svitato la vite che tiene uniti tutti gli elementi componenti la piletta, per togliere i capelli che ostruiscono lo scarico.
E' proprio questo il punto, nessuno del primo piano ha messo mani alla piletta e l'infiltrazione è scaturita proprio dopo l'intervento che il condomino del piano rialzato ha fatto in casa sua, per liberare gli scarichi (l'amministratore aveva chiamato l'autospurgo e il giorno dopo il proprietario del piano rialzato ha avvertito il palazzo dell'infiltrazione).
Informandomi sommariamente ho sentito chi sostiene che potrebbe anche essere stata la pressione utilizzata dallo spurgo ad aver rotto la piletta, e chi sostiene che un'occlusione parziale della colonna montante avrebbe potuto causare una risalita dell'acqua senza un'evidente fuoriuscita, danneggiando però la piletta.

Per questo motivo il condomino del primo piano è disponibile a partecipare a tutte le spese, dividendole però con gli altri 3 condomini perchè non ritiene di essere il responsabile unico del danno e di tutte le spese fatte, e vuole andare per vie legali, ritenendo proprio la concomitanza degli eventi come prova di colpevolezza dell'intervento fatto al piano rialzato. La posizione è anche abbastanza rigida perchè tutti gli altri condomini, compreso l'amministratore, gli danno torto e negano questa cosa, quindi un accordo sembra quasi impossibile.

Cosa fareste voi se foste il proprietario del primo piano? Andare per vie legali? Magari con una perizia? O pagare tutte le spese fatte dall'amministratore per cercare il dannato problema?
Cosa vale di più la pena fare?
 

Dimaraz

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Proprietario Casa
Difficile dire cosa conviene senza conoscere l'esatto ammontare di tutte le spese e i millesimi di competenza.

Appena più facile prevedere come possa concludersi una lite giudiziaria su tali premesse.

Se passate prima per il "mediatore" di sicuro le spese del procedimento verranno compensate fra le parti.
Analoga sorte sarà molto probabile anche in caso di "lite ordinaria" solo con costi più alti dovendo comprendere anche i periti di parte e quello nominato dal giudice.
Che il proprietario del rialzato sia in grado di dimostrare il danno come causato dall'espurgo è ben difficile.
 

giostra1

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Si tratta di circa 500 euro + le spese per la riparazione del danno causato dall'infiltrazione (comunque nulla di serio).
Quindi dici che con l'intervento del mediatore le spese sarebbero ripartite tra tutti e 4 i condomini? In base a cosa sei sicuro di questo? Ci sono "precedenti" simili?
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Quindi dici che con l'intervento del mediatore le spese sarebbero ripartite tra tutti e 4 i condomini?

Ho scritto "spese del procedimento" che in gergo raggruppano le spese dei legali di parte (avvocati) e quelle del giudice.
Tradotto ognuno si paga il proprio avvocato (ed eventuale tecnico) mentre le spese del "mediatore" (o del Tribunale +perito del Giudice) vengono divise fra le 2 parti.

Quella della "compensazione fra le parti" è prassi nella "mediazione"...e prevalente, nel rito ordinario, quando il caso si dimostra complicato come il vostro.
 

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