Francesco.d

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Proprietario Casa
salve, vorrei chiedere a qualche esperto informazioni su come mi dovrei comportare in una situazione in cui mi trovo chiamato in causa.
Abito in una palazzina di 3 piani (io sono al piano terra), chi è al terzo piano ha anche la proprietá del terrazzo sopra la sua abitazione.
Alcuni mesi fa a seguito di presunte infiltrazioni il proprietario ha chiamato una impresa che ha raschiato il tufino della pavimentazione e ha applicato su tutto il terrazzo delle guaine protettive.
Successivamente (mesi dopo in realtà), ha contattato l'amministratore informandolo dei lavori effettuati e richiedendo l'inserimento nelle spese condominiali riferite ai due condomini sottostanti, la ripartizione della spesa di 8500€ per la guaina già posata più ulteriori 7500€ per una pavimentazione da effettuare.
In riunione condominiale è stato deliberato che nessuna spesa verrà addebitata ai due condomini perché non è stata osservata la corretta procedura di informare preventivamente l'amministratore, non è stato valutato ne quantificato il danno è successivo ripristino e nemmeno è stata indetta gara per il lavoro da effettuare, che di fatto è stata affidata ad impresa di amico del proprietario del terrazzo.
Inoltre il terrazzo che era sprovvisto di pavimentazione ora lo si dovrebbe dotare anche a spese degli altri secondo la "visione" del proprietario del terrazzo, che rigettando la delibera dell'assemblea condominiale, asserisce di far causa ai due condomini sottostanti prossimamente.

Vorrei sapere, se è giusto che i due condomini sottostanti, debbano sottostare a tale richiesta onerosa senza essere stati in alcun modo tutelati dall'amministratore perché non ha potuto vedere in alcun modo il danno reale e senza poter sapere se la spesa dell'intera operazione eseguita era indispensabile (anche nella sua interezza di proteggere una grossa parte di terrazzo che copre anche altri appartamenti sottostanti non interessati), e di non aver potuto nemmeno interpellare altre imprese per l'eventuale ripristino che avrebbero potuto fornire un prezzo più competitivo proprio in virtù della non esclusività del lavoro in essere.

Grazie
 
Quanto stabilito in assemblea è corretto...nessun rimborso a chi ha eseguito lavori su parti comuni senza autorizzazione assembleare.

Questo non significa che tale soggetto non possa iniziare una causa contro il Condominio (o voi "sottoposti")... ma sarà una lite temeraria persa in partenza (salvo Giudice indegno di tal carica).
 
In effetti la "linea d'azione" dell'avvocato che procederà come detto (parente della proprietaria dell'appartamento con terrazzo), è che:
  • non è riuscito a mettersi in comunicazione con l'amministratore
  • ha "dovuto" mettere in sicurezza l'appartamento (doveva essere parecchia l'umidità!!!)
  • ha chiamato immediatamente azienda di amici che gli hanno coibentato tutto il terrazzo e non solo la zona con i problemi (che nessuno ha visto) e hanno coibentato raschiando il tufino preesistente e incollando la guaina
sostiene che il proprietario in quanto tale ha tutto il diritto di fare le riparazioni che crede quando e come crede... salvo poi richiedere la parte anche agli altri...

Ritiene quindi anche che poichè la coibentatura del terrazzo ha coperto i mattoni di tufo preesistenti anche i 7500€ di mattoni ancora da mettere debbano essere a carico degli inquilini sottostanti...
 
Irrilevante.
Ha certamente il "diritto" di agire di propria iniziativa ed in piena autonomia...e automaticamente il "dovere" di pagare di tasca propria.
Può solo "chiedere" contributo senza pretendere.

Nemmeno l'amministratore avrebbe potuto agire in simile modo perché l'infiltrazione non costituisce rischio "urgente" per pericolo a persone.
 
Abito in una palazzina di 3 piani (io sono al piano terra), chi è al terzo piano ha anche la proprietá del terrazzo sopra la sua abitazione.
Inizialmente, l'art. 1126 cod.civ., prevede che le spese per la manutenzione del lastrico solare debbano essere ripartite per 1/3 a carico del proprietario ed i restanti 2/3 da ripartire fra i sottostanti proprietari, compreso il piano del proprietario dello stesso lastrico. Ovviamente le spese devono essere approvate dal condominio come ha già indicato Dimaraz.
Ammesso e non concesso che ci fosse la necessità di eseguire i lavori in tempi rapidi e se avesse trovato ostacoli da parte del condominio avrebbe dovuto richiedere una accertamento tecnico preventivo da parte del Tribunale che avrebbe nominato un CTU per il sopralluogo a la redazione di una perizia. Ovviamente il costo da richiedere sarebbe stato solo quello essenziale per risolvere il problema contingente. La realizzazione del pavimento sarebbe dovuto essere un onere a totale suo carico.
 
si tratta di un lastrico ad uso eclusivo del proprietario sottostante?
si, uso esclusivo. E' proprio per questo che l'avvocato sostiene di non essere stato obbligato ad avvertire l'amministratore prima dell'intervento... anche se sostiene di aver provato comunque a rintracciarlo senza esserci riuscito. Dopo che ha fatto i lavori, quando il proprietario di casa l'ha chiamato dicendo di mettere nelle spese di condominio tale lavoro asserendo falsamente che noi altri condomini eravamo stati avvertiti e che eravamo d'accordo invece... guarda un po' sono riusciti a rintracciarlo...
 
... Ovviamente il costo da richiedere sarebbe stato solo quello essenziale per risolvere il problema contingente. La realizzazione del pavimento sarebbe dovuto essere un onere a totale suo carico.
e difatti !!! non l'arbitraria coibentazione di un lastrico di oltre 300mq per un problema relegato sicuramente ad un angolo del terrazzo... ora ho inoltre appena appreso che si è danneggiato un "fluviale" (mi pare che così l'hanno chiamato)... cioè, mi vien da domandarmi come mail hanno fatto tutto quel lavoro e non c'erano problemi al fluviale ora invece ... anche li... mah!
 

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