Francesco Brunetti

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Esiste anche la possibilità di rinuncia all’eredità da parte di un chiamato non soddisfatto per qualsiasi ragione. Nessuno lo obbliga ad accettare l’eredità, se non gli sta bene. Semmai, che io sappia, si può agire giudizialmente in caso di non rispetto della quota di riserva degli eredi legittimi, o se ci sono altre condizioni e oneri illeciti che il testatore non aveva il diritto di imporre e un erede ha il diritto di rifiutare (avrai l’eredità solo se non ti sposi...!). Ma non mi pare che siano state sollevate obiezioni del genere.
Quindi in base a cosa “non sono obbligati ad accettare” le disposizioni testamentarie? tanto più che la volontà di disapplicare non è unanime ma solo di alcuni eredi a scapito di un altro erede.
Beh rinunciare se c’è una valore non ha molto senso. Invece il resto lo condivido a pieno solo che a questo punto mi tocca imbastire una causa con costi e esiti incerti
 

Gianco

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L'accettazione o la rinuncia l'eredità deve essere manifestata entro 10 anni. Comunque la dichiarazione dovrà indicare le destinazioni stabilite dal testamento e per quanto attiene il sorteggio, gli immobili saranno intestati a coloro che successivamente, di comune accordo si presenteranno davanti al notaio per la divisione.
 

Francesco Brunetti

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L'accettazione o la rinuncia l'eredità deve essere manifestata entro 10 anni. Comunque la dichiarazione dovrà indicare le destinazioni stabilite dal testamento e per quanto attiene il sorteggio, gli immobili saranno intestati a coloro che successivamente, di comune accordo si presenteranno davanti al notaio per la divisione.
Ma quindi se non mi rivolgo ad un giudice può accadere che si finisca definitivamente in comunione, contrariamente alla volontà della de cuius, spendendo per una cosa in comproprietà ? Boh mi pare assurdo
 

Seth

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a questo punto mi tocca imbastire una causa con costi e esiti incerti

Ti conviene farti assistere da un professionista per farti consigliare sul da farsi. Inoltre, se c’è il sospetto che il notaio si sia comportato in maniera discutibile assecondando le richieste degli altri eredi anziché attuare subito le disposizioni testamentarie, mi chiedo (e chiedo agli altri partecipanti alla discussione sicuramente più esperti di me) se in casi simili non possa anche servire una segnalazione al locale consiglio notarile, che svolge funzioni di vigilanza sull’operato dei singoli notai.
 

Gianco

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Ti conviene farti assistere da un professionista per farti consigliare sul da farsi. Inoltre, se c’è il sospetto che il notaio si sia comportato in maniera discutibile assecondando le richieste degli altri eredi anziché attuare subito le disposizioni testamentarie, mi chiedo (e chiedo agli altri partecipanti alla discussione sicuramente più esperti di me) se in casi simili non possa anche servire una segnalazione al locale consiglio notarile, che svolge funzioni di vigilanza sull’operato dei singoli notai.
Il notaio può intervenire se ci sono i committenti che, concordemente, richiedono la sua prestazione e pagano il suo onorario. Il de cuius lascia le sue disposizioni che, solo gli eredi devono rispettare o non accettare. Poi si appoggiano ad un tecnico che predisponga la documentazione necessaria con eventuale perizia giurata se si è in presenza di minori o sottoposti ad amministratore di sostegno, con l'indicazione delle quote e con il nulla osta del giudice, se necessario, si va dal notaio per la divisione per sorteggio.
 

Seth

Membro Attivo
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Il notaio può intervenire se ci sono i committenti che, concordemente, richiedono la sua prestazione e pagano il suo onorario. Il de cuius lascia le sue disposizioni che, solo gli eredi devono rispettare o non accettare. Poi si appoggiano ad un tecnico che predisponga la documentazione necessaria con eventuale perizia giurata se si è in presenza di minori o sottoposti ad amministratore di sostegno, con l'indicazione delle quote e con il nulla osta del giudice, se necessario, si va dal notaio per la divisione per sorteggio.

Certo il notaio agisce solo se interpellato ma quel che non è chiaro è come possa aver agito in maniera difforme, a quanto pare, dalla disposizione testamentaria che prevede la divisione per sorteggio, non l‘attribuzione della proprietà indivisa.
 

Gianco

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Il testamento dispone che si debba eseguire un sorteggio. Inizialmente si deve procedere alla presentazione della dichiarazione di successione che segue una procedura. Solo dopo si potrà procedere al sorteggio fra gli eredi interessati, presenti davanti al notaio. Sono due fasi successive e due documenti diversi con diverse procedure. In sostanza se uno degli interessati al sorteggio tergiversa, non potrà avvenire, fermo restando che la dichiarazione di successione che prevederà la cointestazione per l'immobile interessato, deve essere presentata entro l'anno dal decesso. Successivamente quando le parti interessate lo riterranno opportuno daranno seguito alle disposizioni testamentarie.
 

Seth

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Gianco, per capire... Siamo d’accordo che le disposizioni testamentarie, se lecite, sono vincolanti per gli eredi? (con la possibile eccezione di un accordo unanime tra gli eredi, che decidano di non attenersi, ma in questo caso non pare esserci).
E allora, un rinvio sine die, dovuto ad alcuni eredi che si “riservano” se procedere con l’estrazione a sorte, non sarebbe un modo di aggirare il sorteggio voluto dal de cuius? Può il notaio accettarlo?
Tu stesso avevi scritto precedentemente in questo thread.
“Se le disposizioni previste nel testamento sono legali, devono essere rispettate. Non sono ammessi umori particolari dei nominati, salvo che le stesse non siano in contrasto con le norme di legge.”
 

basty

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Inizialmente si deve procedere alla presentazione della dichiarazione di successione che segue una procedura. Solo dopo si potrà procedere al sorteggio fra gli eredi interessati,
Però la domanda è: dove sta scritto che viene prima la DS e poi il sorteggio?
A rigor di logica il notaio cui viene presentato il testamento, constatata la validità dello stesso, deve dare attuazione al medesimo. Non vedo quindi perché non possa procedere al sorteggio anche in assenza di un “erede”. Poi uno qualunque presenterà la DS. Il dissenziente avrebbe solo la facoltà di impugnare il testamento, se ne ha motivi.
 

Gianco

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Tu stesso avevi scritto precedentemente in questo thread.
“Se le disposizioni previste nel testamento sono legali, devono essere rispettate. Non sono ammessi umori particolari dei nominati, salvo che le stesse non siano in contrasto con le norme di legge.”
In questo caso il testamento non è autonomo, ma richiede la partecipazione delle parti nominate per raggiungere lo scopo delle sue disposizioni. Pertanto il notaio nulla può se le parti non intervengono.
 

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