happysmileone

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Da un punto di vista prettamente economico :
- ho una tassazione del 40% circa quindi canone 2200 € tassa mensile 880 €
- condominio 150 € mese
Se lo lascio sfitto
- condominio 150 € mese
 

happysmileone

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti e grazie per tutte le info che mi avete dato, stamattina ho parlato con un operatore dell'Ag. Entrate che mi ha confermato di poter rinegoziare il contratto con l'importo decurtato con data retroattiva, nel mio caso da giugno a dicembre ho ridotto il canone pattuito tramite WEBRLI. E' cosa bellissima chiedere aiuto ed ottenerlo così facilmente. In questo periodo così a rischio auguro a tutti un'ottima salute!
La procedura RliWeb non ha dato problemi? Hai ottenuto la ricevuta?
 

Aidualc

Membro Attivo
Professionista
Buongiorno a tutti! Ho letto un po' velocemente e farò probabilmente una domanda cui avete già risposto.

Nei mesi scorsi ho registrato via pec 2 riduzioni canoni abitativi per conto di clienti, inviando i documenti via mail entro i 30 giorni dalla decorrenza della riduzione.
Con la spada di Damocle di dover portare il cartaceo a fine emergenza (ancora non rientrata).
Ora posso / mi conviene registrare nuovamente con RLI web le stesse riduzioni? O sarebbe un doppione scartato?
Cerco di evitare di dover andare fisicamente allo sportello!
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Il problema è qualora non compreso:
Sì, abbiamo capito il tuo problema, che è complicato.

Provo a rispondere alle tue domande:
Recupererò mai il debito se continua a salire ?
Più il debito aumenta più è difficile recuperarlo. Dipende dalla possibilità di pignorare redditi e/o beni del debitore. A volte è meglio tentare un accordo bonario (rateizzazione e remissione parziale del debito) invece di affrontare pratiche legali (per decreto ingiuntivo e pignoramenti) con relativi costi, tempi lunghi ed esito incerto.

Continuerò a pagare tasse su reddito non percepito ?
Purtroppo sì, essendo un contratto commerciale, fino alla data di risoluzione.
A meno che l'Agenzia delle Entrate accetti l'Accordo riduzione canone con effetto retroattivo, come già detto. Potresti provare!

Forse è meglio lasciarlo sfitto ?
Dipende dai costi fissi dell'immobile che dovrai comunque pagare, come IMU e spese condominiali, e dalle possibilità di riutilizzo: nuova locazione ad altro conduttore o vendita.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
L'inquilino ha un affittacamere
Penso si tratti di un immobile ad uso abitativo, forse un grande appartamento (non un negozio o laboratorio con utilizzo solo commerciale).
Hai preso in considerazione la possibilità di liberarlo e riaffittarlo ad uso abitazione, selezionando dei conduttori con redditi dimostrabili?
Magari con contratto concordato 3 + 2, per usufruire delle agevolazioni sulla tassazione del reddito e IMU.

Qui a Torino con il diffondersi dello smart working pare siano richiesti gli appartamenti grandi, dove l'inquilino può vivere con la famiglia e riservarsi dello spazio per lavorare.
 

happysmileone

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Era : 3 camere + cameretta doppio salone cucina e doppi bagni e sei anni fa non sono riuscito ad affittarlo come abitazione.
E' : 5 camere tutte con bagno + area comune + ulteriore bagno e dubito di poterlo anche ora affittarlo come abitazione
 

happysmileone

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Considerata la situazione precaria del tuo inquilino, che non sa prevedere l'andamento della sua attività e forse non potrà pagare i canoni seppure ridotti, secondo me lo sfratto per morosità è la soluzione migliore.
E' anche più sicura rispetto all'attivazione della clausola risolutiva espressa. Perché con lo sfratto se il conduttore non sana la morosità in udienza il contratto viene risolto dal giudice senza possibilità di "riportarlo in vita". E alla fine i locali verranno rilasciati, spontaneamente o con l'intervento dell'ufficiale giudiziario.

Se lo desideri facci sapere cosa ti consiglierà il tuo avvocato a fine mese e come si evolverà la vicenda.

la risposta dell’avvocato dopo aver avviato la pratica di sfratto per morosità (udienza 14/12):

lo sfratto per morosità è procedura d'urgenza, che si può concludere o in assenza del conduttore, definitivamente; oppure, in caso di opposizione, si apre una successiva fase di merito, che si conclude con sentenza, in cui il Tribunale può dichiarare la risoluzione del contratto in virtù di clausola risolutiva espressa, o per grave inadempimento. Questa, in termini semplificati, la procedura. Occorre comunque la causa, anche per la decisione sulla clausola risolutiva espressa, che non sempre viene accertata solo perché è scritta sul contratto.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
aver avviato la pratica di sfratto per morosità (udienza 14/12)
Mi pare una decisione saggia procedere con lo sfratto per morosità.
Ti auguro che il 14/12 il conduttore non si presenti in udienza, così il giudice convalida lo sfratto e il contratto finalmente è risolto.
Ovviamente sarebbe preferibile si presentasse per pagare il debito, ma viste le premesse è poco probabile.
Facci poi sapere come si conclude la vicenda!
 

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