sonia30

Membro Junior
Proprietario Casa
il valore degli immobili sarà quello al momento del decesso e non quello al momento del testamento. In questo caso trattandosi di appartamenti nello stesso edificio non ci saranno grosse discrepanze di valutazione. Comunque ciascuno dei due coniugi scrivendo il proprio testamento con l'altro coniuge ancora superstite dovrà nominarlo nel testamento.

Si luigi, proprio così. Gli immobili hanno pari valore, trattandosi dello stesso edificio. In ogni caso, se la volontà è quella di indicare quale piano va a chi, l'idea è di chiedere anche al nostro ing. se, frazionando, la parte che spetta a mio fratello rispetta la sua quota legittima.

Come va nomitato il coniuge?
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Come va nomitato il coniuge?
Io credo che debba essere scritto:"lascio a mia moglie/mio marito il tale bene, oppure, siccome qui si parla di valore del lascito, l'usufrutto su proprietà immobiliari" in modo che il valore dell' usufrutto sulle cose lasciate ai figli raggiunga 1/3 del valore della massa ereditaria. Tieni presente che al coniuge superstite spetta il diritto di abitazione della casa coniugale e dei mobili in essa contenuti (che però non viene conteggiato nel valore della legittima) anche se la casa diventa di proprietà di un figlio o se al medesimo spetta la quota maggioritaria di proprietà. Insomma il coniuge superstite non può essere allontanato dalla casa coniugale se non volontariamente.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Perché per redigere un testamento rispettoso delle norme legali bisognerebbe necessariamente farvi comparire tutti i legittimari?
Perché se non fai comparire tutti i legittimari corri il concreto rischio di far iniziare una bella azione giudiziaria.
Poi per essere "rispettoso delle norme legali" io credo che non si possa eludere il nominare un erede legittimario.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
per essere "rispettoso delle norme legali" io credo che non si possa eludere il nominare un erede legittimario.
Un legittimario non nominato nel testamento è chiamato all'eredità secondo le norme della successione legittima.
Quindi i genitori dell'OP possono benissimo limitarsi a disporre con testamento la loro quota disponibile e la destinazione dell'appartamento A al figlio X e dell'appartamento B al figlio Y.
 
Ultima modifica:

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
al coniuge superstite spetta il diritto di abitazione della casa coniugale e dei mobili in essa contenuti (che però non viene conteggiato nel valore della legittima)
Tali diritti gravano sulla porzione disponibile e, qualora questa non sia sufficiente, per il rimanente sulla quota di riserva del coniuge ed eventualmente sulla quota riservata ai figli.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Quindi i genitori dell'OP possono benissimo limitarsi a disporre con testamento la loro quota disponibile e la destinazione dell'appartamento A al figlio X e dell'appartamento B al figlio Y.
Tali diritti gravano sulla porzione disponibile e, qualora questa non sia sufficiente, per il rimanente sulla quota di riserva del coniuge ed eventualmente sulla quota riservata ai figli.

in caso di successione testamentaria la quota disponibile e la quota legittima del coniuge superstite sono equivalenti:
-) caso di coniuge superstite ed 1 figlio.
1/3 del valore dei beni caduti in successione al coniuge superstite + diritto di abitazione; 1/3 del valore dei beni caduti in successione (meno il valore del diritto di abitazione riservato al coniuge superstite) rappresenta la quota disponibile che può essere destinata a chiunque; e 1/3 del valore dei beni caduti in successione al figlio.
-) caso di coniuge superstite e 2 o più figli.
1/4 del valore dei beni caduti in successione al coniuge superstite + diritto di abitazione; 1/4 del valore dei beni caduti in successione (meno il valore del diritto di abitazione riservato al coniuge superstite) rappresenta la quota disponibile che può essere destinata a chiunque; e 1/2 del valore dei beni caduti in successione è da dividere in parti uguali tra il numero di figli.

in pratica, in questo caso specifico, tu sostieni che il testante può lasciare queste disposizioni: lascio la quota disponibile di 1/4 del valore dei miei beni, comprensivo di diritto di abitazione, a mio marito/mia moglie e la quota pari a 3/4 del valore dei miei beni ai miei due figli ma non in parti uguali: perché voglio che la mia parte di proprietà dell' appartamento del primo piano vada a mio figlio Y, mentre la mia parte di proprietà dell'appartamento del secondo piano e della mansarda vadano a mia figlia X.
Io invece sostengo: lascio la quota legittima pari ad 1/4 del valore dei miei beni a mio marito/mia moglie + il diritto di abitazione della casa coniugale; lascio la quota legittima pari ad 1/4 del valore dei beni caduti in successione a mio figlio in modo che questo abbia l'appartamento del primo piano; lascio la quota legittima di 1/4 + la quota disponibile di 1/4 (meno il valore del diritto di abitazione riservato a mio marito/mia moglie) a mia figlia in modo che questa abbia l'appartamento del secondo piano più la mansarda.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Il quesito riguardava la destinazione della quota disponibile a uno dei figli, e la destinazione di due immobili ai figli, in modo che su quegli immobili non s'instauri una comunione. Ciò può benissimo essere ottenuto senza la necessità di nominare nel testamento il coniuge.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Le Ultime Discussioni

Alto