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Ollj

Ospite
Istanza al Giudice Tutelare ex art.320 cpc.
La mamma previdente poi, provvederà a lasciare un relictum non adeguato alla tutela del legittimario... e a babbo, in parte, lo scherzetto sarà servito!
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Non ho scritto di tutti i beni, ma di quanto sia potenzialmente necessario per far fronte ai propri obblighi di genitore
la figlia di Pal ha oggi 11 anni dovrà essere mantenuta per almeno 7 anni, cioè raggiungimento della maggiore età, se non 14 anni, fine degli studi universitari.
Questo vuol dire che gli verrebbe bloccata oggi una somma che possa garantire l'assegno di mantenimento stabilito dal giudice per 14 anni. Non vorrei fare calcoli di matematica finanziaria ma occhio e croce si va attorno ai 60/70.00.
Quindi al padre gli verrebbero bloccate diverse decine di migliaia di euro mentre la madre strategicamente lascerebbe un relictum insufficiente, magari vendendo l'altra casa di sua proprietà e facendo sparire l'incassato. Se fossi l'ex marito gli renderei la stessa moneta sempre invocando la tutela degli interessi della figlia.
Inoltre, prima di morire, adotterei una dozzina di bambini così la casa che è stata bloccata verrà divisa per 13.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Il nostro ordinamento ne prevede diversi; gliene cito un altro:
denunzia di danno temuto
certo la denuncia di danno temuto deve comunque avere una sua origine: per esempio crepa su un muro portante a seguito di apertura/ampliamento di luci; crepa in un muro di sostegno a seguito di costruzioni sul lato di monte dello stesso. Ma se non ci sono i segni di lesioni che si possono ascrivere ai lavori chi presenta la denuncia di danno temuto deve suffragate la sua tesi con delle prove oggettive o attraverso calcoli di verifica statica. Se il Giudice, tramite il proprio Consulente d'Ufficio, non conferma il danno temuto, chi ha intrapreso l'azione legale pagherà le spese giudiziali ed i danni conseguenti al ritardo della consegna dei lavori, nel frattempo sospesi.
Nel caso di cui si discuteva su quali indizi si baserebbe il sequestro conservativo per garantire il mantenimento della figlia di Pal? Tutte le donne separate ( ma anche gli uomini) potrebbero a questo punto bloccare i beni patrimoniali dell'ex coniuge a scopo cautelativo. Sai che caos ci sarebbe nei tribunali?
 
O

Ollj

Ospite
Mi perdonerà Luigi Criscuolo, ma vedo nelle sue risposte solo la preoccupazione di tutelare chi, adulto, potrebbe dissipare il proprio patrimonio a scapito dei propri doveri verso la prole; come la crepa di un muro è accertabile, lo è anche il pericolo d'insolvenza ed il sottoscritto, a fronte di ciò, ritiene corretto che si debba agire a tutela del minore; diversamente, si stà più attenti e non si metton al mondo i figli.
P.s. l'obbligo al mantenimento non viene meno con la maggior età ;)
Cari Saluti :)
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
vedo nelle sue risposte solo la preoccupazione di tutelare chi, adulto, potrebbe dissipare il proprio patrimonio a scapito dei propri doveri verso la prole
la richiesta di perdono formale è reciproca; tuttavia io ho visto nei tuoi suggerimenti, e lo stralcio della risposta qui riportato lo conferma, il voler tarpare le libertà personali di un individuo, che non ha dato segni di voler eludere i propri doveri genitoriali.
Suggerimenti che secondo me avranno solo il risultato di far arricchire gli avvocati: suggerire alla madre di presentare in nome e per conto della figlia un atto di opposizione alla donazione che la madre stessa aveva fatto mi sembra il massimo delle invenzioni. E poi cosa deve fare d'altro la madre per rendere operativa l'opposizione in tempi brevi? si suicida dopo aver adeguatamente nascosto il proprio patrimonio, per dimostrare che la donazione ha intaccato la quota disponibile? Così la figlia viene tutelata? Mi sembra un "sacrificio di Regina non bilanciata da una mossa che porti alla scacco matto"
Sia tu che @Nemesis avete prospettato una serie di mosse che hanno efficacia immediata a fronte di alcun segno di voler dissipare il patrimonio da parte del padre: il voler vendere l'ex abitazione coniugale, una volta che l'ex moglie l'avesse liberata dal diritto di abitazione, non è sinonimo di "dissipazione del proprio patrimonio".
Avete "parato l'artiglieria" a fronte di una falsa segnalazioni di pericolo.
Leggete bene l' O.P. a me sembra che @Pal sia palesemente pentita di aver donato al allora marito la propria metà di proprietà della casa coniugale, atto non di elargizione per generosità ma di calcolo: comprare una seconda abitazione con i benefici della prima casa. La signora, comprensibilmente colpita nei propri affetti (e non è la prima) non ha somatizzato l'abbandono: vuole suggerimenti per compiere atti di ritorsione nei confronti di chi l'ha lasciata parandosi dietro i diritti della figlia.
il mio unico intento è salvaguardare gli interessi di mia figlia che ha 11 anni ed è già stata tanto ingiustamente colpita dalla separazione dei genitori ed assiste al mio malessere.
Non per nulla
il mio problema è che vivo male in questa casa apesantita e resa cupa dai miei ricordi, vorrei andare a vivere in un altro posto.
 

Pal

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Sono senza parole! Atti di ritorsione, parandomi dietro i diritti di mia figlia?!non permetto a nessuno di usare questi termini neanche a lei che, da perfetto sconosciuto mi ha fatto il quadro psicologico della moglie frustrata che non ha somatizzato l'abbandono. Dietro i suoi consigli da azzeccagarbugli c'è il cinismo superficiale di chi non sa i sacrifici delle donne come me che fanno i salti mortali per prendersi cura dei propri figli senza denigrare la figura paterna. Io non parlo mai male a mia figlia del suo papà si figuri se tesso trame di vendetta servendomi di lei. Mi fermo qui, grazie a tutti voi!
 

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