vedo nelle sue risposte solo la preoccupazione di tutelare chi, adulto, potrebbe dissipare il proprio patrimonio a scapito dei propri doveri verso la prole
la richiesta di perdono formale è reciproca; tuttavia io ho visto nei tuoi suggerimenti, e lo stralcio della risposta qui riportato lo conferma, il voler tarpare le libertà personali di un individuo, che non ha dato segni di voler eludere i propri doveri genitoriali.
Suggerimenti che secondo me avranno solo il risultato di far arricchire gli avvocati: suggerire alla madre di presentare in nome e per conto della figlia un atto di opposizione alla donazione che la madre stessa aveva fatto mi sembra il massimo delle invenzioni. E poi cosa deve fare d'altro la madre per rendere operativa l'opposizione in tempi brevi? si suicida dopo aver adeguatamente nascosto il proprio patrimonio, per dimostrare che la donazione ha intaccato la quota disponibile? Così la figlia viene tutelata? Mi sembra un "sacrificio di Regina non bilanciata da una mossa che porti alla scacco matto"
Sia tu che
@Nemesis avete prospettato una serie di mosse che hanno efficacia immediata a fronte di alcun segno di voler dissipare il patrimonio da parte del padre: il voler vendere l'ex abitazione coniugale, una volta che l'ex moglie l'avesse liberata dal diritto di abitazione, non è sinonimo di "dissipazione del proprio patrimonio".
Avete "parato l'artiglieria" a fronte di una falsa segnalazioni di pericolo.
Leggete bene l' O.P. a me sembra che
@Pal sia palesemente pentita di aver donato al allora marito la propria metà di proprietà della casa coniugale, atto non di elargizione per generosità ma di calcolo: comprare una seconda abitazione con i benefici della prima casa.
La signora, comprensibilmente colpita nei propri affetti (e non è la prima)
non ha somatizzato l'abbandono: vuole suggerimenti per compiere atti di ritorsione nei confronti di chi l'ha lasciata parandosi dietro i diritti della figlia.
il mio unico intento è salvaguardare gli interessi di mia figlia che ha 11 anni ed è già stata tanto ingiustamente colpita dalla separazione dei genitori ed assiste al mio malessere.
Non per nulla
il mio problema è che vivo male in questa casa apesantita e resa cupa dai miei ricordi, vorrei andare a vivere in un altro posto.