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User_52773
Ospite
Buongiorno a tutti. Scrivo un piccolo papiro perché la situazione è complessa. Ho acquistato un'unità facente parte di un piccolo complesso ristrutturato nel 2000 (NON si tratta di un condominio, sono 4 unità termoautonome, non c'è codice fiscale né amministratore).
La mia unità era venduta come laboratorio artigianale ma con possibilità di trasformazione in residenziale: a me interessava appunto trasformarla in abitativo e sto procedendo nelle pratiche e nei lavori necessari per adeguamento.
Purtroppo, strada facendo, si è scoperto che gli impianti (corredati di dich.conformità del 2000) sono stati realizzati in maniera assurda: tubi dell'acqua altrui che corrono da tutte le parti, tubi del gas altrui come se piovesse, cavi imp.elettrico altrui e telefono tutto dentro la mia unità. Viene da pensare che l'allora proprietario dell'intero complesso, intenzionato a vendere l'edificio in unità distinte, abbia fatto fare i lavori a qualche incompetente.
La cosa che più mi preoccupa è che ho in casa 4 tubi del gas, relativi a 2appartamenti posti al piano superiore (non ci si spiega perché abbiano fatto correre doppia lunghezza di tubi in rame x ogni appartamento, anziché un tubo unico sdoppiato alla fine x uso caldaia e uso piano cottura) e, addirittura, 2 di questi corrono in un vano adiacente alla canna fumaria e da questa non sono separati: durante un'ispezione alla canna fumaria con minitelecamera si è finiti involontariamente nel vano tubi gas, poiché ci sono fessurazioni nella parete divisoria tra i due (serve che specifichi che i tubi del gas NON POSSONO correre nelle canne fumarie? Nota colorita: i vicini del piano di sopra stanno oltretutto usando la mia canna fumaria anziché la loro, perché gli era di più facile utilizzo dato che la loro caldaia è stata ricollocata rispetto a quanto era previsto e, così facendo, la mia canna fumaria gli risulta più vicina).
Tutta questa situazione sta incidendo notevolmente sui tempi e i modi dei miei lavori (es. non si può usare scavatore x pericolo di colpire tubi gas - altrui), e ovviamente sarebbe tutto mio interesse liberarmi di almeno alcune "servitù" (mai dichiarate o apparse in alcun accordo-contratto-altro), almeno quelle potenzialmente pericolose.
Era mia proposta dividere le spese per mettere a norma e in sicurezza gli impianti (i LORO, visto che i miei li sto rifacendo comunque), anche nell'interesse di tutti visto che se c'è una fuga di gas nei LORO tubi, scoppia prima casa MIA ma poco dopo anche la LORO, e visto che un domani voglio vederli a vender casa avvisando la futura proprietà che per qualsiasi manutenzione devono entrare nell'armadio in camera mia.
Ovviamente non sono affatto disponibili, ed hanno risposto che se voglio mettere a norma e in sicurezza i loro tubi (del gas) devo pagare di tasca mia e secondo le loro richieste estetiche (no tubi a vista, tutti lavori in muratura).
Amici ingegneri termotecnici mi hanno confermato che tecnicamente è una situazione che da normativa non potrebbe esistere, e federconsumatori o qualcosa del genere mi ha palesato solo la via legale contro l'ex proprietario (che tra l'altro è divenuto proprietario in seguito a realizzazione di suddetti lavori e quindi non ha alcuna responsabilità in merito, e che a catena dovrebbe far causa al proprietario precedente).
Grazie per qualsiasi parere, che magari si discosti dal "vendi tutto e non se ne parla più" come mi suggeriscono alcuni amici.
La mia unità era venduta come laboratorio artigianale ma con possibilità di trasformazione in residenziale: a me interessava appunto trasformarla in abitativo e sto procedendo nelle pratiche e nei lavori necessari per adeguamento.
Purtroppo, strada facendo, si è scoperto che gli impianti (corredati di dich.conformità del 2000) sono stati realizzati in maniera assurda: tubi dell'acqua altrui che corrono da tutte le parti, tubi del gas altrui come se piovesse, cavi imp.elettrico altrui e telefono tutto dentro la mia unità. Viene da pensare che l'allora proprietario dell'intero complesso, intenzionato a vendere l'edificio in unità distinte, abbia fatto fare i lavori a qualche incompetente.
La cosa che più mi preoccupa è che ho in casa 4 tubi del gas, relativi a 2appartamenti posti al piano superiore (non ci si spiega perché abbiano fatto correre doppia lunghezza di tubi in rame x ogni appartamento, anziché un tubo unico sdoppiato alla fine x uso caldaia e uso piano cottura) e, addirittura, 2 di questi corrono in un vano adiacente alla canna fumaria e da questa non sono separati: durante un'ispezione alla canna fumaria con minitelecamera si è finiti involontariamente nel vano tubi gas, poiché ci sono fessurazioni nella parete divisoria tra i due (serve che specifichi che i tubi del gas NON POSSONO correre nelle canne fumarie? Nota colorita: i vicini del piano di sopra stanno oltretutto usando la mia canna fumaria anziché la loro, perché gli era di più facile utilizzo dato che la loro caldaia è stata ricollocata rispetto a quanto era previsto e, così facendo, la mia canna fumaria gli risulta più vicina).
Tutta questa situazione sta incidendo notevolmente sui tempi e i modi dei miei lavori (es. non si può usare scavatore x pericolo di colpire tubi gas - altrui), e ovviamente sarebbe tutto mio interesse liberarmi di almeno alcune "servitù" (mai dichiarate o apparse in alcun accordo-contratto-altro), almeno quelle potenzialmente pericolose.
Era mia proposta dividere le spese per mettere a norma e in sicurezza gli impianti (i LORO, visto che i miei li sto rifacendo comunque), anche nell'interesse di tutti visto che se c'è una fuga di gas nei LORO tubi, scoppia prima casa MIA ma poco dopo anche la LORO, e visto che un domani voglio vederli a vender casa avvisando la futura proprietà che per qualsiasi manutenzione devono entrare nell'armadio in camera mia.
Ovviamente non sono affatto disponibili, ed hanno risposto che se voglio mettere a norma e in sicurezza i loro tubi (del gas) devo pagare di tasca mia e secondo le loro richieste estetiche (no tubi a vista, tutti lavori in muratura).
Amici ingegneri termotecnici mi hanno confermato che tecnicamente è una situazione che da normativa non potrebbe esistere, e federconsumatori o qualcosa del genere mi ha palesato solo la via legale contro l'ex proprietario (che tra l'altro è divenuto proprietario in seguito a realizzazione di suddetti lavori e quindi non ha alcuna responsabilità in merito, e che a catena dovrebbe far causa al proprietario precedente).
Grazie per qualsiasi parere, che magari si discosti dal "vendi tutto e non se ne parla più" come mi suggeriscono alcuni amici.