Nel giugno 1995 ho concesso una servitù di passaggio, per il tubo di gas (metano) per riscaldamento di abitazione, al mio vicino confinante.
Eravamo in buoni rapporti e quindi per evitargli di eseguire lavori lunghi e costosi (fossa di passaggio sulla adiacente strada statale che gli avrebbero comportato anche diversi problemi organizzativi e inoltre taglio di parecchi metri, circa 15-20, di piano gettato con rete metallica per alloggiare il tubo del gas sulla sua proprietà) gli ho concesso di montare il contatore del gas (del gruppo Hera) sulla mia proprietà, visto che anche io dovevo fare lo stesso lavoro per netrare con il MIO tubo del gas, e da lì partire con il SUO tubo in parallelo al mio e fissati entrambi al MIO muro di contorno situato completamente sulla MIA proprietà.
In luglio 2011 purtroppo ho dovuto eseguire lavori di ristrutturazione (impresa muratori) su detto muro, perchè le condizioni di sicurezza dei due tubi gas non erano certe, e affinchè i muratori potessero lavorare in sicurezza ho dovuto chiamare un idraulico abilitato e fare un attacco volante, sia per me che per il confinante che ovviamente avevo già avvisato verbalmente ed era anche venuto a verificare di persona prima di iniziare i lavori.
A fine lavori il conto della ristrutturazione del muro è stata ovviamente pagata dallo scrivente; per quanto riguarda i tubi gas ho chiesto al vicino SOLAMENTE la cifra riguardante il suo tubo (fattura totale 2000euro , cifra del vicino = 800 euro ) e non ho inserito altro , personalmente ho perso diverse ore di lavoro (non sono in pensione) per verificare che i lavori fossero eseguiti correttamente.
A questo punto le dolenti note: il vicino si rifiuta di pagare, io sto aspettando da Novembre.
CONCLUSIONE:
mai più, nel modo più assoluto, farò favori di questo tipo a chicchessia.
La mia domanda è la seguente:
visto che il vicino non ha voluto pagare quello che gli spettava e non sono passati 20 anni dalla concessione di passaggio, quali "armi" ho dalla mia parte per fargli togliere il SUO tubo del gas?
Ringrazio molto per la Vs collaborazione.
Montanaro
Eravamo in buoni rapporti e quindi per evitargli di eseguire lavori lunghi e costosi (fossa di passaggio sulla adiacente strada statale che gli avrebbero comportato anche diversi problemi organizzativi e inoltre taglio di parecchi metri, circa 15-20, di piano gettato con rete metallica per alloggiare il tubo del gas sulla sua proprietà) gli ho concesso di montare il contatore del gas (del gruppo Hera) sulla mia proprietà, visto che anche io dovevo fare lo stesso lavoro per netrare con il MIO tubo del gas, e da lì partire con il SUO tubo in parallelo al mio e fissati entrambi al MIO muro di contorno situato completamente sulla MIA proprietà.
In luglio 2011 purtroppo ho dovuto eseguire lavori di ristrutturazione (impresa muratori) su detto muro, perchè le condizioni di sicurezza dei due tubi gas non erano certe, e affinchè i muratori potessero lavorare in sicurezza ho dovuto chiamare un idraulico abilitato e fare un attacco volante, sia per me che per il confinante che ovviamente avevo già avvisato verbalmente ed era anche venuto a verificare di persona prima di iniziare i lavori.
A fine lavori il conto della ristrutturazione del muro è stata ovviamente pagata dallo scrivente; per quanto riguarda i tubi gas ho chiesto al vicino SOLAMENTE la cifra riguardante il suo tubo (fattura totale 2000euro , cifra del vicino = 800 euro ) e non ho inserito altro , personalmente ho perso diverse ore di lavoro (non sono in pensione) per verificare che i lavori fossero eseguiti correttamente.
A questo punto le dolenti note: il vicino si rifiuta di pagare, io sto aspettando da Novembre.
CONCLUSIONE:
mai più, nel modo più assoluto, farò favori di questo tipo a chicchessia.
La mia domanda è la seguente:
visto che il vicino non ha voluto pagare quello che gli spettava e non sono passati 20 anni dalla concessione di passaggio, quali "armi" ho dalla mia parte per fargli togliere il SUO tubo del gas?
Ringrazio molto per la Vs collaborazione.
Montanaro