siete veramente gentili e ho sempre sostenuto quanto voi dite. cercando di documentarmi:
cerco di riassumere costruzioni anni 63 legge ponte poche case scaricavano a mare e poche ville a perdita o con fosse imoff.
nel 1973 ho trovato una planimetria della zona del Comprensorio dove avviene una variante nel piano di lottizzazione.
Dal 1973 ,aumento delle costruzioni e costruzione dei depuratori 1974 il primo a seguire un'altro nel 1984 il più grosso, tutti su terreni privati, ma costruiti con i denari dei consorziati (premetto che quando abbiamo comprato negli atti erano compresi gli oneri di urbanizzazione).
nel 1988 convenzione urbanistica del villaggio scadente ad agosto 1998 e passaggio dell'indice di fabbricabilità da 0.75 a 1.25 solo nelle costruzioni parte mare. Quella che insistevano in quella che ora è definita zona F . In quest'area insistono i depuratori.
Nessuno mostra gli atti come vi avevo citato nella mia precedente.
il più grosso depuratore quello del 1984 attorno all'anno 2000 dal Consorzio (cioè noi) è stato comprato il terreno con sopra l'impianto, .
Guardando i documenti del Comune nel nuovo piano paesistico nelle osservazioni sono segnati i 4 impianti comprese le aree di rispetto. Ma il comune non ha corretto le aree quindi dal documento ufficiale sembra che gli impianti non esistano.
Come suggerisce Gianco provvederò a cercare qualche persona che possa cercarli presso la sovrintendenza regionale.
ogni suggerimento è ben accetto

navol
 
Gianco ha perfettamente ragione ma sembra che non lo vogliono fare ma poi come possiamo passare questi oneri (depuratori) al comune visto che dovrebbero essere ceduti gratuitamente?
Non potrebbe essere un'operazione che fa direttamente il comune
 
sembra che non lo vogliono fare ma poi come possiamo passare questi oneri (depuratori) al comune
se il comune non li vuole non puoi obbligarlo ad accettare,anche gratuitamente, un qualcosa che poi costituirà una voce di spesa per il comune.
Se il comune invece lo vuole tutti i componenti della lottizzazione andranno con il sindaco o un suo facente funzioni da un notaio per sancire con un atto il passaggio di proprietà del depuratore nelle competenze comunali.
 
Luigi ma il comune con la sua società preposta e attraverso l'ultima legge salva italia ha l'obbligo di gestirli considerando che sono opere a scomputo oneri di urbanizzazione del Comune
 
Tutti gli atti che hanno per controparte il Comune vengono stipulati dal Segretario Comunale. E qualora il beneficiario sia il privato, il costo sarà notevolmente inferiore al costo che si dovrebbe sopportare presso un notaio.
 
Forse volevi dire: "Caso di realizzazione di urbanizzazioni". In tal caso, va dapprima presentata una proposta che superi l'importo degli oneri dovuti. L'ufficio tecnico concorda. Il tuo direttore dei lavori segue l'esecuzione dei lavori ed infine il comune procede, direttamente o tramite un tecnico esterno all'uopo incaricato, al collaudo dei lavori, rilasciandoti una liberatoria.
Cercavo notizie sul calcolo degli oneri di urbanizzazione per un frazionamento (frazionando in più di 2 unità, a quale volume è corretto fare riferimento? A quello dell’appartamento risultante più grande? Alla media delle nuove unità? Varia secondo le regole del Comune?), e ho trovato questo vecchio thread che mi ha fatto riflettere anche sul fatto che si potrebbe proporre al Comune la realizzazione privata di alcune opere di urbanizzazione secondaria anziché pagare gli oneri Bucalossi in cambio in pratica di nulla (casale plurifamiliare nel mezzo di un terreno in aperta campagna, zona agricola E1, certo non ci porteranno mai acquedotto, fogne, illuminazione, strade pubbliche…). Sarebbe per esempio possibile portare in compensazione degli oneri un nuovo pozzo nero più ampio? Il rifacimento di un marciapiede perimetrale di accesso comune? Drenaggi comuni? Nuovo impianto di depurazione condiviso dell’acqua di falda? Luci esterne? Verde comune? Reti dati? Rifacimento di tratto di strada vicinale consortile?
 
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Cercavo notizie sul calcolo degli oneri di urbanizzazione per un frazionamento (frazionando in più di 2 unità, a quale volume è corretto fare riferimento? A quello dell’appartamento risultante più grande? Alla media delle nuove unità? Varia secondo le regole del Comune?), e ho trovato questo vecchio thread che mi ha fatto riflettere anche sul fatto che si potrebbe proporre al Comune la realizzazione privata di alcune opere di urbanizzazione secondaria anziché pagare gli oneri Bucalossi in cambio in pratica di nulla (casale plurifamiliare nel mezzo di un terreno in aperta campagna, zona agricola E1, certo non ci porteranno mai acquedotto, fogne, illuminazione, strade pubbliche…). Sarebbe per esempio possibile portare in compensazione degli oneri un nuovo pozzo nero più ampio? Il rifacimento di un marciapiede perimetrale di accesso comune? Drenaggi comuni? Nuovo impianto di depurazione condiviso dell’acqua di falda? Luci esterne? Verde comune? Reti dati? Rifacimento di tratto di strada vicinale consortile?
La soluzione più opportuna sarebbe quella di concordare l'intervento con l'ufficio tecnico comunale.
 

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