Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Credo che se il condominio ha dato l'autorizzazione per attività di B&B solo questa attività sia consentita, altrimenti doveva essere richiesta una diversa autorizzazione
Forse mi sono spiegata male:
Esiste la normativa per i b&b ; ok.
Gli appartamenti in affitto non sono b&b , e non godono di nessuna agevolazione.
Sono semplicemente appartamenti ( o stanze) ,destinati all'affitto breve.
Per comodità vengono chiamati impropriamente b&b.
Anche se non lo sono.
Non serve autorizzazione del condominio.
 

Elisabetta48

Membro Senior
Quello che scrivi è vero, ma siamo sempre in Italia
Il nostro problema è proprio questo: i diritti che ci spettano li vogliamo tutti, sui doveri si sorvola un po'. E' anche quello che ci toglie credibilità agli occhi degli partner europei, per esempio...
Sono semplicemente appartamenti ( o stanze) ,destinati all'affitto breve. Per comodità vengono chiamati impropriamente b&b.
Tutto sta a vedere a che titolo sono stati affittati questi appartamenti e quale è la loro gestione fiscale. Tu dici "per comodità". Io mi sono imbattuta in truffe: su internet erano spacciati coe B&B, fuori c'era il cartello B&B, invece non lo erano. Cosa che all'estero non mi è mai successo.
Ammetterete che anche per i condomini le cose siano un po' diverse: un conto è un ospite sporadico che dorme in casa con te, un conto è un via vai incontrollato.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Tutto sta a vedere a che titolo sono stati affittati questi appartamenti e quale è la loro gestione fiscale.
Dal 2019 hanno introdotto la cedolare secca al 21 %, che devono pagare gli intermediari (tipo Airbnb), come sostituti d’imposta.
Prima, chi era corretto pagava la normale imposta per gli affitti, chi era scorretto non pagava niente. Ma gli scorretti ci sono in tutti i settori.
In Italia, secondo me, oltre al problema dello scarso senso civico, c’è un grande problema di pochi controlli; si tende a lasciar fare, e molti ne approfittano.
Ma conosco diverse persone che affittano con affitti brevi, e hanno sempre pagato regolarmente le imposte anche prima.
Come frequentatrice di appartamenti in affitto breve, peraltro, ho visto situazioni quantomeno dubbie anche all’estero.
 

Gagarin

Membro Assiduo
Professionista
ho visto situazioni quantomeno dubbie anche all’estero.
...eh, sì! Anch'io non penso che all'estero siano tutti santarellini. Tutte le volte che possono, anche all'estero fanno i furbetti: la differenza è che all'estero i controlli (su tutto) ci sono e quasi sempre li beccano (tanto per citare un esempio recente, vedi cosa è accaduto alla Deutsche Bank e cosa accaduto a Veneto Banca o cosa sta accadendo alla Banca di Bari...) mentre da noi nessuno controlla nulla, tutti possono fare quello che gli pare, le leggi sono carta straccia fatta solo per i gonzi e quasi mai li beccano. Anche per questo la "vipera" può fare quello che vuole: anche se un giorno ricevesse una denuncia, che danno gliene deriverebbe? Forse (grande come una casa) dopo una decina d'anni verrebbe condannata ad un risarcimento...
 

Elisabetta48

Membro Senior
Come frequentatrice di appartamenti in affitto breve, peraltro, ho visto situazioni quantomeno dubbie anche all’estero.
Io però parlavo di B&B non di affitti brevi. All'estero non mi è mai successo di entrare in un B&B che non lo fosse davvero. Ho sorseggiato il tè nel salotto dei proprietari in loro compagnia, ho fatto colazione di fianco ai bimbetti della famiglia che ci ospitava.... In Italia siamo andati in presunti B&B e ci siamo trovati totalmente isolati in masserie in mezzo alla campagna col proprietario che se ne andava per i fatti suoi dicendoci: se avete bisogno telefonate... Io questa la chiamo truffa.
mentre da noi nessuno controlla nulla
Scusa ma io non riesco a dare la colpa alla mancanza di controlli. La colpa è dei disonesti
 

Gagarin

Membro Assiduo
Professionista
Scusa ma io non riesco a dare la colpa alla mancanza di controlli. La colpa è dei disonesti
Non sono assolutamente d'accordo: la colpa (soprattutto in Italia, ma anche all'estero) è della mancanza di controlli. Qualcuno deve controllare che leggi, norme e regolamenti siano fatti rispettare. E' nella natura umana: i disonesti non ci sarebbero se sapessero di essere "beccati" con quasi assoluta certezza (e, di conseguenza, pagare salata l'infrazione) ovvero, forse ci sarebbero inizialmente, ma calerebbero drasticamente sapendo che non la passeranno liscia (se i controllori sui mezzi pubblici passassero con maggior frequenza, come, per esempio, a Milano, non ci sarebbe una percentuale di "portoghesi" superiore al 50%, come a Roma o a Napoli, dove un piccolo incremento dei controlli ha fatto risalire notevolmente il fatturato; se i vigili facessero il loro dovere di controllo i marciapiedi non sarebbero pieni di escrementi di animali o di umani o di "scatarri" o di cicche o di bottiglie o di bicchieri di plastica; etc..).
Comunque, questo è un argomento che devia molto dalla motivazione del forum e preferisco non proseguire su questo "binario laterale" e, probabilmente "morto", perchè l'argomento è di quelli in cui ognuno ha le proprie convinzioni e non le cambia con una discussione, peraltro on line.
 

Elisabetta48

Membro Senior
preferisco non proseguire su questo "binario laterale"
Hai ragione, ma siamo arrivati a questo binario perchè ho sollevato il problema che l'attività dei due appartamenti non può essere definita di B&B e se il conduttore la spaccia per tale commette un illecito.
Ho una nuora che gestisce due appartamenti per affitti brevi, con tutta la burocrazia del caso, col versamento al Comune della tassa di soggiorno, con la comunicazione dei dati a chi di dovere... Mai si sognerebbe di definire la sua attività come B&B e nei contratti di affitto è ben specificata la natura della locazione. Il dubbio che mi rimane è questo: a che titolo il conduttore ha effettivamente preso in locazione gli appartamenti? Prima di fare azioni contro la "vipera" dovrebbe essere sicuro di non essere dalla parte del torto altrimenti rischia di rimetterci lui.
 

Gagarin

Membro Assiduo
Professionista
Ritornando al problema iniziale, la "vipera" ha fatto approvare in Assemblea la delibera che riporto integralmente di seguito:
"
Sul 5° punto all’O.d.G., l’Assemblea all’unanimità delibera di istituire un servizio di guardiania (portiere senza alloggio) per n. 23 ore settimanali, a partire dal 1-01-2019. Il servizio di pulizie, affidato alla ditta **, viene abolito con conseguente disdetta del contratto. Si istituisce un comitato per la scelta del nuovo portiere formato dai Condomini: signore **"
Ora l'Amministratore sta dando seguito alla delibera mediante affissione in bacheca (
venerdì scorso) di un avviso generico di presentazione di candidati per la selezione, mentre ci si sarebbe aspettati che convocasse un'Assemblea ad hoc per stabilire il modo di procedere. All'Amministratore è stata già inviata un'email in cui si fanno presenti quantomeno le "singolarità" del modo in cui si sta procedendo, ma non è stata ricevuta alcuna risposta.
La situazione confonde ed irrita e, tra le tante, alcune domande che mi pongo e che pongo ai forumisti sono le seguenti:
1 - È possibile che venga eseguita una "selezione" e un'assunzione sulla base di una delibera molto generica, senza che l'Assemblea ne abbia discusso e stabilito almeno i criteri generali, cioè i limiti del compenso, il tipo di contratto, le modalità di selezione (
per esempio, uomo o donna o età?) e le regole d'ingaggio? A titolo di esempio, perché assumere una persona e non "prenderla in affitto" da un'agenzia interinale o da una ditta di guardie giurate?
2 - Non credo che il "comitato per la scelta del nuovo portiere" possa decidere in modo autonomo sui criteri di cui al punto 1, anche perché, in base al testo della delibera, dovrebbe essere autorizzato solo a scegliere la persona (
anche se i criteri di scelta di essa avrebbero dovuto essere indicati dall'Assemblea) e non può certo decidere sugli altri punti citati, che dovrebbero essere appannaggio dell'Assemblea dei condòmini.
3 - Dato il tipo di selezione (
avviso in bacheca) è evidente che il prescelto non possa essere che una diretta "emanazione" di un condòmino e, probabilmente, proprio della nostra "vipera", che, evidentemente, gli potrebbe "dettare" dei criteri di vigilanza a lei congeniali.
4 - Il condòmino avrà il diritto di chiedere all'Amministratore copia del contratto e delle regole d'ingaggio?
5 - Quali possono essere i "limiti di azione" di una tale figura? Esiste un mansionario? Ad esempio, potrà impedire l'accesso o la sosta temporanea in androne a determinate persone? E, se sì, con quali mezzi, anche fisici? E se causasse un danno fisico a qualcuno, ne risponderebbe anche il Condominio e/o l'Amministratore?
6 - L'Amministratore potrebbe essere anche ritenuto parzialmente responsabile dell'operato di questa persona?
 

Elisabetta48

Membro Senior
perché assumere una persona e non "prenderla in affitto" da un'agenzia interinale o da una ditta di guardie giurate?
Ti giro questa pagine del Sole. Una mia amministratrice ci aveva spiegato perchè preferiva (si parlava solo di pulizie in quel caso) l'assunzione diretta. Ci aveva detto sostanzialmente le stesse cose e ci era sembrata convincente. Se qualcosa non va lei riprende direttamente il lavoratore senza tante triangolazioni, non c'è un balletto di persone tutti i giorni diverse, e il servizio costa meno
Condominio, attenti a esternalizzare i servizi
 

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