Daniele 78

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c'è un pò di confusione. tu hai problemi con il 95?
c'è anche un altro 95 ma prato. Il sentiero in questione è la linea tratteggiata? è ciò che sta davanti alla tua casa e a quella 95? Il sentiero in quel caso
è a servizio delle case. La doppia freccia che serve ad arrivare alla 20 invece si può chiudere perchè alla 20 si arriva anche da altre parti. - troppi sentieri e troppi vicini-20 e 95 che non ci si raccapezza più
La casa è 96, a catasto due immobili non possono avere lo stesso numero. Quello postato dal Lira è un estratto ai terreni la doppia linea tratteggiata è una strada (così le rappresentano in catasto).
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
Bene. c'è pure una strada! e proprio da me devi passare? comunque eccoti qualche spunto per chiudere in bellezza la situazione.
Con sentenze succedutesi nel corso degli anni la Cassazione ha stabilito che devono intendersi come costruzioni manufatti quali la tettoia che avanzi rispetto all'edificio già esistente, i balconi, una pensilina costruita su un terrazzo con materiali metallici, una scala esterna in muratura, un manufatto, con finestra, coperto da tettoia formata da travi con soprastanti lamiere, destinata a fienile, magazzino e pollaio, un barbacane quale elemento costruttivo di completamento dell'edificio.

Allo stesso modo ha stabilito che non rientrano in tale concetto le condutture elettriche ed i pali che le sostengono, uno zoccolo basso in muratura con rete metallica infissa, i manufatti realizzati all'interno di preesistenti costruzioni eseguite in appoggio o in aderenza ad un muro comune sul confine, un campo da tennis ad uso privato, dato che la rete metallica che di solito circonda simili campi, non può formare un'intercapedine e come tale non rientra nella previsione dell'art. 873, il muro di contenimento di una scarpata o di un terrapieno, il muro di cinta con altezza non superiore ai tre metri.
Quindi una palizzata con uno zoccolo in muratura non è una costruzione. Non ha quindi bisogno di essere comunicata al comune. Tu però informati che i comuni ne fanno di casini!
Muri di confine
Il Codice Civile all'articolo 841 afferma che in qualsiasi momento si ha il diritto di recintare la propria proprietà.

Se il muro è alto meno di tre metri l'edificio dovrà essere costruito a più di tre metri di distanza dalla costruzione del vicino, altrimenti i tre metri minimi vanno considerati dal muro di recinzione.

Se un muro è costruito su confine anche da uno solo dei proprietari, l'altro confinante può chiederne la comunione, a patto che divida le spese di costruzione e manutenzione.
IL comune si deve attenere a questi dispositivi di legge.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Visto che ci sono questi problemi di confini (non sarà il primo ne l'ultimo) oltre alla dia per la recinzione ti conviene fare una verifica dei confini con un rilievo in modo da appurare con certezza dove vai a piantare i pali, in modo che qualunque azione possa fare il tuo vicino o gli altri, non possa opporsi alla tua recinzione. Sta a te dimostrare che stai recitando sul tuo terreno, e per farlo un buon rilievo è l'unica soluzione.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
certo che suona strano vero @Daniele 78 ? un muro di cinta inferiore ai tre metri non è considerato dalla giurisprudenza una costruzione edilizia. Daniele pare che non ci sia bisogna neanche della comunicazione inizio lavori secondo la giurisprudenza. Non vi sono ostacoli come vedi da quel che ho postato.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Io guarderei prima il piano regolatore comunale. Da noi i muretti anche da 50 cm e la classica rete verde da 120/130cm richiede un autorizzazione. Visto il vicino rognoso io mi premunirei in tutti i modi per difendere quanto è mio come ho descritto. Inoltre una servitù non può in alcun modo essere pregiudizievole o arrecare danno al fondo servente, lo stradino cementato dovrebbe passare sul limite del confine e non tagliare il mappale 407 come si evince dalla foto pubblicata.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
L'art. 841 c.c. recita:
Il proprietario puo' chiudere in qualunque tempo il fondo.
In sostanza il codice civile riconosce il diritto di recintare la proprietà senza limite alcuno. Gli unici limiti stanno nelle modalità di esecuzione: rispetto dei confini .
quindi non c'è bisogno di autorizzazione.
Daniele credo proprio che ci troviamo di fronte a dei comuni che calcano la mano andando contro la legge. Sai che ad esempio i passi carrabili non dovrebbero essere tassati, tranne quando esiste il marciapiede che viene tagliato per il passo? Eppure i comuni continuano a tassare e perdere regolarmente le cause. Ma l'entrata è soddisfacente...
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Gli unici limiti stanno nelle modalità di esecuzione:rispetto dei confini
Appunto, però il problema è che devi materializzare quei confini (vedi mappa catasto terreni che fa fede) e con l'ausilio di un rilievo riporti quella situazione "grafica" su terreno per vedere dove cade. Così si materializzano i confini, non c'è altro modo. Tieni conto che i "termini" (quelle pietre che si usavano per delimitarli) o sono stati tolti o sono stati spostati nel tempo per cui non più affidabili.
Per quanto riguarda le servitù prova a dare un occhiata a questo link :http://www.soluzionegiuridica.it/layout_html_standard/italiano/domande_frequenti/servitu.html ci sono varie soluzioni e FAQ dove trovi le risposte a quello che viene richiesto. In particolare leggevo (sempre su questo link) che venute meno le cause che hanno determinato una servitù (almeno una iscritta convenzionalmente tra le parti) ci vuole una sentenza richiesta dall'interessato per eliminarla. Nel nostro caso la servitù, oltre a non essere più necessaria, non mai stata regolarizzata.
Come il vicino può trovare un testimone a suo favore (sull'utilizzo della stessa) così il nostro O.T. potrebbe altrettanto trovare un testimone a proprio favore circa l'inesistenza della stessa.
 

griz

Membro Storico
Professionista
Sei fuori di 10 cm? :risata::risata:
sfido chiunque ad apprezzare questa misura sul confinamento dei terreni, quando c'è un problema simile si riconfina posando dei termini e facendo un verbale in contraddittorio tra le parti, comunque se lui dice che sei fuori 10 cm puoi sempre trattare e mediare spostando la linea di 5 che fa ridere uguale
 

Daniele 78

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Professionista
dirò di più: visto che hai la possibilità di andare a casa tua passando dalla tua proprietà, le scatole me le devi rompere proprio a me? :risata: :risata: :risata:
Infatti, ma quando non basta devi intervenire come sopra menzionato. Lui può anche opporsi, ma con un rilievo in mano tuo, per contraddirlo deve avere un tecnico che lo verifica, e l'eventuale avvocato del vicino (in opposizione all'O.T.) sempre di un geometra o perito o architetto o ingegnere che fanno un nuovo rilievo avrebbe bisogno.
Io personalmente farei così, poi ad ognuno la scelta:
1) Faccio il rilievo, lo sovrappongo alla mappa, stampo e faccio una bella tavola dove disegnati ci sono i confini reali (da rilievo) e ome eventualmente dovrebbero la mappa (dico così perchè sicuramente ci saranno delle discordanze da una parte e dall'altra)
2) Sento tutti i vicini (raccomandata A.R è meglio di tutti glia altri sistemi) pregandoli per il giorno X alle ore y di presentarsi nel dato luogo per apporre i termini.[DOUBLEPOST=1398264190,1398264001][/DOUBLEPOST]
ai che ad esempio i passi carrabili non dovrebbero essere tassati, tranne quando esiste il marciapiede che viene tagliato per il passo? Eppure i comuni continuano a tassare e perdere regolarmente le cause. Ma l'entrata è soddisfacente...
Anche le Province fanno così...
 

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