Algiz

Nuovo Iscritto
Salve, vi sottopongo un quesito urgente.

Dall'agente immobiliare e dal proprietario dell'appartamento che mi interessa mi è stata proposta una locazione transitoria - io sarei l'inquilino - della durata di 18 mesi rinnovabili, dettata dall'esigenza (eventuale) del proprietario di poter disporre in futuro di un appartamento per il figlio.

Io necessito assolutamente della residenza in quell'appartamento. Posso ottenerla dall'Anagrafe, poiché la sua transitorietà è dettata solo dalla volontà del proprietario? Oppure l'Anagrafe non mi concederà mai la residenza?

Grazie per le risposte.
 

avettor

Nuovo Iscritto
Il comune in genere non effettua controlli relativi al contratto di affitto del quale è in possesso dell'inquilino.
Spesso non invia neanche il messo comunale per una verifica.
In ogni caso, è assai raro che il messo comunale voglia vedere anche il contratto di locazione.
Considera anche che non è vietato dalla legge avere residenza in un'abitazione per "soli" 18 mesi.

Tuttavia, per comportarti da "buon inquilino" nei confronti del proprietario, chiedigli se per lui comporta problemi il fatto che tu prenda residenza presso l'abitazione di sua proprietà.
Tieni presente che alcuni inquilini "abusano" della residenza (è più difficile sfrattare un inquilino con residenza).
 

hanton21

Membro Assiduo
avettor : io sono stato sintetico (come proprietario) ma appunto per le ragioni del tuo ultimo asserto.....faccio contratti dove e' specifico che NON si puo' assumere residenza:daccordo::daccordo:
 

Algiz

Nuovo Iscritto
Il mio proprietario non dovrebbe avere nulla in contrario alla mia residenza lì. Io sono stato chiaro con l'agenzia, la quale immagino sia stata chiara con il proprietario, sul fatto che io ho bisogno della residenza.

Peraltro, non vado certo a sottoscrivere un contratto dove è scritto che non posso avere la residenza... :occhi_al_cielo:
 

FrancescoRoma

Nuovo Iscritto
Le modalità per stipulare un contratto ad uso transitorio sono legiferate dall’art 5 della Legge 431/98.

Le condizioni sussistono se ci sono comprovate necessità personali del locatore oppure dell’inquilino, per cui l'eventuale esigenze del proprietario a poter adibire l'appartamento al figlio. non è comprovata ma solo eventuale. E' una clausola fondamentale da rispettare che va verificata ed inviata tramite lettera raccomandata da inviare prima dello scadere del contratto stesso al conduttore. Nel caso in cui il locatore non adempisse all’invio, oppure siano venuti meno i motivi della transitorietà abitativa, il contratto verrà sostituito con un tipo di contratto libero della durata di 8 anni ovvero 4 + 4.
Se, dopo aver riottenuto la casa, il locatore non la adibirà agli scopi dichiarati per la transitorietà, può scattare un risarcimento all'inquilino pari a 36 mensilità.

Per la residenza non c'è problema.
 

hanton21

Membro Assiduo
ALGIZ : scusa...ma con me e' così...poi ognuno ha le SUE trattative ...: ti faccio un esempio di un caso capitato a me : si pèresente in azienda una tizia : nel colloquio per assunzione faccio una domanda trappola : " Lei accetterebbe di lavorare od essere assunta senza contribuzione ? "(pensala come vuoi ma era solo una domanda trappola ! )e quelle risponde " ...no...no ...ho bisognpo del posto di lavoro perche' sono sempre malata ed ho bisogno di continue cure per cui mi ci voglòiono i contributi ,la cassa malattia etc...".....cosa avresti fatto tu ? ....io le ho fornito l'indirizzo di un mio concorrente...spero l'abbia assunta lui !
 

tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
La natura transitoria del contratto esclude la possibilità di prendere la residenza. Qualora l'inquilino prendesse la residenza presso l'appartamento locato, l'Agenzia delle Entrate potrebbe trasformare d'ufficio il contratto in un 4+4, in quanto il contratto transitorio sarebbe ritenuto stipulato per mera speculazione.

La residenza di fatto contrasta con un'esigenza transitoria del contratto, che può essere rinnovato una sola volta, e potrebbe perfino determinare la nullità del contratto.

Ti elenco una serie di motivi che possono dar luogo alle ragioni di transitorietà, come riportati negli accordi territoriali:
- quando il proprietario ha necessità di adibire entro i 18 mesi l’immobile ad abitazione propria, dei figli, dei genitori;
- quando il conduttore ha una esigenza transitoria collegata ad un evento certo a data prefissata ed espressamente indicata nel contratto;
- salute e famiglia;
- servizio civile;
- trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
- separazione o divorzio;
- contratto di lavoro a tempo determinato in Comune diverso da quello di residenza;
- assegnazione di alloggio di edilizia pubblica o acquisto in cooperativa o presso privati di un alloggio che si rende disponibile entro 18 mesi dimostrato con compromesso regolarmente registrato;
- vicinanza momentanea a parenti bisognosi.
- provvedimenti amministrativi, temporaneamente impeditivi dell'uso del l'alloggio di abituale residenza.
 

Algiz

Nuovo Iscritto
Confermo che il proprietario mi concede di prendere la residenza. Il fatto che possa disdire l'affitto con me, per concederlo al figlio, è una mera eventualità.
 

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