marafx

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Salve. Vorrei chiedere un consiglio.
Ci sono 2 fratelli entrambi lavoratori: uno a tempo indeterminato, l'altro medico privato
La madre e in casa di riposo ma non e stata interdetta.
Il padre e deceduto.
Essiste un appartamento che la madre e i 2 figli hano ereditato.
Esiste una macchina appartenente al padre defunto. Tale auto il figlio chiamato E. si e preso senza fare voltura proprietario e senza che fosse sogetto a eredita quindi e la macchina della madre ma tale madre non la puo usare essendo anziana in casa di riposo e senza patente
Il figlio E. e entrato ad abitare nella casa genitoriale senza alcun consenso da parte della madre e del fratello. Ha pure iniziato a fare vai cambiamenti in casa.
Cosa deve fare il fratello in tale circostanze?

Di principio ci sono 3 proprietari sul immobile con quote diverse. Ma uno va ad abbitarla senza il consenso scritto degli altri.
Il fratello E non vuole vendere la casa e non si riesce a discutere in alcun modo tra fratelli per sistemare un eventuale pagamento della quota che spetterebbe nel caso la madre morise.

Per favore che dobbiamo fare?
Temo che il fratello che non abita in casa si ritrovera senza eredita ... e senza possibilità di diffendere i suoi diritti.
 

Nemesis

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Prima di discutere della (futura) eredità della madre, è il caso di sistemare l'eredità (attuale) del padre. Quindi o i coeredi trovano un accordo, oppure ciascuno di essi può chiedere lo scioglimento giudiziale della comunione ereditaria.
Esiste una macchina appartenente al padre defunto. Tale auto il figlio chiamato E. si e preso senza fare voltura proprietario e senza che fosse sogetto a eredita quindi e la macchina della madre
Se il padre non ha fatto testamento disponendo diversamente, anche la "macchina" è caduta in successione come tutti gli altri beni e nelle medesime quote relative agli altri beni. Pertanto non è della sola madre, ma anche dei due fratelli. Ciascuno dei tre coeredi ha una quota pari a un terzo di tutto il patrimonio del defunto, ex art. 581 c.c.
La madre, ex art. 540, comma 2 c.c., ha inoltre riservati i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano (se anche questi mobili erano di proprietà del padre defunto o comuni con la madre).
 

chiacchia

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Scusa Nemesis ma per essere più precisi è :
Più figli con coniuge = ( un terzo al coniuge e due terzi ai figli diviso in parti uguali ) nel caso che ci fossero più figli la cosa sarebbe differente ti sembra?:fiore:
 

Rosario1955

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Se i genitori erano in comunione di beni l'eredità va ripartita:
Il 50% al coniuge superstite.
Il rimanente 50%tra i figli compreso il coniuge superstite.In parti uguali.
Il diritto di abitazione rimane al coniuge superstite.
 

griz

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Se i genitori erano in comunione di beni l'eredità va ripartita:
Il 50% al coniuge superstite.
Il rimanente 50%tra i figli compreso il coniuge superstite.In parti uguali.
Il diritto di abitazione rimane al coniuge superstite.
questa non mi risulta, il diritto di abitazione ok ma la proprietà va 1/3 al coniuge e 2/3 ai figli, comunque va fatta la sucessione e un figlio non può occupare l'immobile contro la volontà degli altri eredi
 

Rosario1955

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questa non mi risulta, il diritto di abitazione ok ma la proprietà va 1/3 al coniuge e 2/3 ai figli, comunque va fatta la sucessione e un figlio non può occupare l'immobile contro la volontà degli altri eredi

Quando è morta mia madre siamo rimasti quattro figli e mio padre, a successione fatta essendo i miei genitori in comunione di beni i figli siamo diventati proprietari di 1/12 a testa di tutti i beni ora che non c'è più neanche mio padre sono proprietario di 1/4.Se c'è ancora un genitore in vita nella casa ci abita lui e non si paga neanche IMU.
 

Nemesis

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Scusa Nemesis ma per essere più precisi è : Più figli con coniuge = ( un terzo al coniuge e due terzi ai figli diviso in parti uguali ) nel caso che ci fossero più figli la cosa sarebbe differente ti sembra?
Certamente mi sembra. Infatti avevo riportato la norma applicabile: art. 581 c.c.
E nella fattispecie in discussione, quella norma porta ad attribuire le quote come avevo indicato.

Se i genitori erano in comunione di beni l'eredità va ripartita: Il 50% al coniuge superstite. Il rimanente 50%tra i figli compreso il coniuge superstite.In parti uguali.
E' ovvio che se un bene è in comunione tra i coniugi, alla morte di uno dei coniugi andrà in successione solo la quota di proprietà del coniuge defunto.
Ma la comunione dei beni a nulla c'entra con le quote di eredità che la legge stabilisce.
Quelle quote, stabilite dall'art. 581 c.c., non sono quelle da te riportate.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
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Se i genitori erano in comunione di beni l'eredità va ripartita: Il 50% al coniuge superstite. Il rimanente 50%tra i figli compreso il coniuge superstite.In parti uguali.

Non direi proprio.
Situazione patrimoniale iniziale 1/2 dei beni al marito ed 1/2 dei beni alla moglie.
Muore il marito: 1/3 di 1/2 di proprietà del marito alla moglie superstite; 2/3 di 1/2 di proprietà del padre in parti uguali ai 4 figli.
Quindi dopo la morte del marito la moglie superstire diventa proprietaria di 8/12 del patrimonio mentre ciascuno dei quattro figli sarà diventato proprietario di 1/12.
Con la morte anche della madre superstite si deve dividere in parti uguali il suo patrimonio di 8/12: 4 figli = 2/12 cad.
Alla fine ciascun figlio riceverà in successione dalla morte di entrambi genitore 2/12+1/12=3/12=1/4 del patrimonio che era in comunione.
Che poi sono le parti di cui hai scritto nell'intervento successivo.[DOUBLEPOST=1375802792,1375802524][/DOUBLEPOST]
anche la "macchina" è caduta in successione come tutti gli altri beni e nelle medesime quote relative agli altri beni
Posso aggiungere anche l'assicurazione della macchina? Anche se solo uno degli eredi può continuare il contratto e quindi stare nella classe di merito gli altri devono rinunciare con lettera scritta all'assicurazione.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Posso aggiungere anche l'assicurazione della macchina? Anche se solo uno degli eredi può continuare il contratto e quindi stare nella classe di merito gli altri devono rinunciare con lettera scritta all'assicurazione.
Premesso che "stare nella classe di merito" dipende se tra gli eredi vi è il coniuge e se tra i coniugi vigeva la comunione legale dei beni. Oppure, in mancanza del coniuge, se gli eredi fossero conviventi (iscritti anagraficamente) con il de cuius.
Che gli altri coeredi debbano rinunciare (a che cosa, poi?) con lettera scritta all'assicurazione non deriva da nessuna norma.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Posso dire che quando sono rimasto vedovo avevo chiesto ai fratelli ed ai nipoti di mia moglie se erano intersssati ad avere la sua vettura. Alla loro risposta negativa per intestare la macchina a me, quando mi sono rivolto all' ACI, ho dovuto allegare la dichiarazione di morte e di successione con le dichiarazioni di rinuncia degli altri eredi. La stessa cosa ha presteso l'assicurazione. Alle mie rimostranze l'impiegata mi ha spiegato che chiunque degli eredi avrebbe potuto essere interessato a subentrare nella classe di merito, come sono subentrato io.
 

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