Luigi Barbero

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Proprietario Casa
si, ma l'usucapione partirebbe o dalla data della morte del padre o da quella della rinuncia all'eredità. Poi mi sembra che (spero di non fare confusione fra i partecipanti alla proprietà) chi ha rinunciato all'eredità non possa successivamente invocare il possesso per usucapione.
 

Fifo84

Membro Attivo
Proprietario Casa
si, ma l'usucapione partirebbe o dalla data della morte del padre o da quella della rinuncia all'eredità. Poi mi sembra che (spero di non fare confusione fra i partecipanti alla proprietà) chi ha rinunciato all'eredità non possa successivamente invocare il possesso per usucapione.

Allora son passati solo 12 anni..e si, entrambi hanno rinunciato all'eredità.
Ma a questo punto chiedo..i due fratelli si comportano da proprietari x la loro quota, tasse, IMU, bollette etc etc......però, sta casa non la posson vendere o affittare perchè l'altra metà sembra essere sparita..non è di nessuno..è rimasta intestata ad un morto.......che si fa?
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
A questo punto, io pagherei solo il 50% di IMU e di tasse gravanti. Ad eccezione delle bollette (ovviamente). Poi lascerei che sia il Comune o l'Agenzia delle Entrate a cercare di ottenere l'altro 50% da chiunque sia diventato il proprietario.
Per l'affitto, potreste provare ad affittare come se foste proprietari ed eventualmente accantonare la metà del provento "a futura memoria". Deducendo la metà delle spese, ovviamente...
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Quindi, A e B hanno il 50% di villa + terreno, mentre il restante 50% è forse dello stato ( hanno rinunciato all'eredità del padre 12 anni prima e nessuno si è mai fatto vivo e non ci sono documenti ufficiali che attestino a chi sia andata questa quota)
In principio questa proprietà apparteneva a qualcuno per intero o era già divisa al 50%.

I figli hanno avuto questo 50% perchè è morta anche la mamma, a cui era cointestata casa ( 50% padre, 50% madre)
Non è molto chiaro: sembrerebbe che la madre di A e di B avesse la proprietà del 50% e che il restante 50% fosse del padre, nonché marito; altrimenti si potrebbe pensare che l'uomo di cui si parla sia il nonno di A e di B.
Nel primo caso (padre e quindi marito) la successione o la rinuncia alla eredità andava fatta da tutti gli aventi diritto: coniuge superstite, cioé la moglie, e da i figli A e B.
Quindi A e B non possono non sapere dove sia finita l'altra metà di successione.
Cosa diversa è se l'uomo in questione sia stato il nonno di A e di B e che il loro zio, o la loro zia, abbia rinunciato al suo 50%. In questo caso andava comunque fatta la successione quando è morto il nonno e la rinuncia alla parte di eredità andava formalizzata con atto pubblico da un notaio o presso la cancelleria del tribunale della città presso la quale è aperta la successione.
La rinuncia dell'eredità da parte di uno o più aventi diritto o , se estranei in presenza di testamento, detti "chiamati", comporta l'accrescimento a favore di chi accetta.
Ecco perché la situazione sembra irreale: è spiegata male.
Forse volevi dire che la casa era per il 50% proprietà di mamma e papà e che il rimanente 50% fosse di proprietà di Tizio. Quando è morto Tizio non si è saputo nulla sulla sua successione. Ma come è possibile? Tizio non abitava nell' immobile? era solo stato un cofinanziatore della acquizione del terreno e della costruzione dell' immobile? in ogni caso alla morte di papà andava fatta la successione sulla sua parte di proprietà.
 
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Fifo84

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In principio questa proprietà apparteneva a qualcuno per intero o era già divisa al 50%.


Non è molto chiaro: sembrerebbe che la madre di A e di B avesse la proprietà del 50% e che il restante 50% fosse del padre, nonché marito; altrimenti si potrebbe pensare che l'uomo di cui si parla sia il nonno di A e di B.
Nel primo caso (padre e quindi marito) la successione o la rinuncia alla eredità andava fatta da tutti gli aventi diritto: coniuge superstite, cioé la moglie, e da i figli A e B.
Quindi A e B non possono non sapere dove sia finita l'altra metà di successione.
Cosa diversa è se l'uomo in questione sia stato il nonno di A e di B e che il loro zio, o la loro zia, abbia rinunciato al suo 50%. In questo caso andava comunque fatta la successione quando è morto il nonno e la rinuncia alla parte di eredità andava formalizzata con atto pubblico da un notaio o presso la cancelleria del tribunale della città presso la quale è aperta la successione.
La rinuncia dell'eredità da parte di uno o più aventi diritto o , se estranei in presenza di testamento, detti "chiamati", comporta l'accrescimento a favore di chi accetta.
Ecco perché la situazione sembra irreale: è spiegata male.
Forse volevi dire che la casa era per il 50% proprietà di mamma e papà e che il rimanente 50% fosse di proprietà di Tizio. Quando è morto Tizio non si è saputo nulla sulla sua successione. Ma come è possibile? Tizio non abitava nell' immobile? era solo stato un cofinanziatore della acquizione del terreno e della costruzione dell' immobile? in ogni caso alla morte di papà andava fatta la successione sulla sua parte di proprietà.



Ciao, è spiegata bene. Allora, casa X cointestata e in comunione dei beni da PADRE e MADRE. Muore prima il padre di questi due fratelli e siccome aveva fatto tanti casini, davanti ad un notaio, si riuncia all'eredità..quindi rinunciano 2 figli legettimi e moglie per quella quota. A quella stessa moglie però, spetta comunque lìaltro 50% di casa perchè PROPRIETARIA anche lei di quella quota..quindi lei rinunciò solo alla quota del marito. Da li a 12 anni, nessuna notizia o comunicazoine di nulla. Muore 4 anni fa anche la mamma, e quindi, quel suo 50% passa ai fratelli, quindi 25% ad A e 25% a B.
Il problema è che, quel famoso 50% del padre non si sa di chi sia..non aveva fratelli nè genitori. Sulle carte del comiune risulta tutto intestato ancora a lui, tanto che lo stesso comune inzialmente ci mandò la quota di IMU x intero, non sapetendo addirittura che i fratelli avessero riunciato all'eredità. Non c'è una successione a nome di questo padre e nessuno si è mai fatto avanti.

Cosi è più chiar0? la situazione è complessa..[DOUBLEPOST=1385537412,1385537337][/DOUBLEPOST]
A questo punto, io pagherei solo il 50% di IMU e di tasse gravanti. Ad eccezione delle bollette (ovviamente). Poi lascerei che sia il Comune o l'Agenzia delle Entrate a cercare di ottenere l'altro 50% da chiunque sia diventato il proprietario.
Per l'affitto, potreste provare ad affittare come se foste proprietari ed eventualmente accantonare la metà del provento "a futura memoria". Deducendo la metà delle spese, ovviamente...

questo già si fa purtroppo..ma nessuno di noi vive li dentro e quindi son spese che ci aggravano e non godiamo dell'immobile che tra l'altro cade a pezzi e non ci interessa per varie ragioni
 

Luigi Criscuolo

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Proprietario Casa
Ciao, è spiegata bene.
Mi permetto di reiterare che la situazione era spiegata in modo da far sorgere diverse situazioni.
Quando una persona, proprietaria di beni, muore i suoi beni (positivi e nagativi) cadono in successione. Se non ci sono eredi oppure se gli eredi rinunciano alla eredità subentra lo stato il quale ha le sue tempistiche. Questo lo sanno, o lo possono immaginare, tutti quindi non puoi scrivere che non sai chi è il proprietario del restante 50% della unità immobiliare. Se lo scrivi puoi indurre qualcuno, come me, ad ipotizzare situazioni più complesse. Fino a 4 anni fa la madre di A e di B, essendo moglie residente nella unità immobiliare caduta in successione, conservava il diritto di abitazione sul 50% dell' unità immobiliare, oltre ad essere proprietaria del restante 50%, forse per questo lo Stato non si è mosso negli anni seguenti la morte del marito. Hai fatto delle visure ipocatastali presso la conservatoria dei registri immobiliari?
In ogni caso se il nocciolo della questione è la disponibilità dell' intera unità immobiliare per poterla affittare fatevi avanti per comprare la parte che vi manca.
 

Fifo84

Membro Attivo
Proprietario Casa
Mi permetto di reiterare che la situazione era spiegata in modo da far sorgere diverse situazioni.
Quando una persona, proprietaria di beni, muore i suoi beni (positivi e nagativi) cadono in successione. Se non ci sono eredi oppure se gli eredi rinunciano alla eredità subentra lo stato il quale ha le sue tempistiche. Questo lo sanno, o lo possono immaginare, tutti quindi non puoi scrivere che non sai chi è il proprietario del restante 50% della unità immobiliare. Se lo scrivi puoi indurre qualcuno, come me, ad ipotizzare situazioni più complesse. Fino a 4 anni fa la madre di A e di B, essendo moglie residente nella unità immobiliare caduta in successione, conservava il diritto di abitazione sul 50% dell' unità immobiliare, oltre ad essere proprietaria del restante 50%, forse per questo lo Stato non si è mosso negli anni seguenti la morte del marito. Hai fatto delle visure ipocatastali presso la conservatoria dei registri immobiliari?
In ogni caso se il nocciolo della questione è la disponibilità dell' intera unità immobiliare per poterla affittare fatevi avanti per comprare la parte che vi manca.

allora alla conservatoria risulta che questo 50% di questo padre sia ancora suo..nessuno ha preso o richiesto niente. Se è dello stato questa metà , perchè ci blocca cosi, non se la prende, non ci richiede nulla e via dicendo? come ce ne liberiamo.[DOUBLEPOST=1385539223,1385539134][/DOUBLEPOST]
allora alla conservatoria risulta che questo 50% di questo padre sia ancora suo..nessuno ha preso o richiesto niente. Se è dello stato questa metà , perchè ci blocca cosi, non se la prende, non ci richiede nulla e via dicendo? come ce ne liberiamo.


Che poi che è dello stato e tutti lo sanno..ma sto stato dove è?
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Se è dello stato questa metà , perchè ci blocca cosi, non se la prende, non ci richiede nulla e via dicendo? come ce ne liberiamo.
Se il problema di A e di B è che emerga che lo stato è il proprietario del 50% dell'unità immobiliare non devono fare altro che andare alla conservatoria dei registri immobiliari con la copia della rinuncia alla eredità e chiedere che venga aggiornata la situazione patrimoniale dell'immobile.
Facendo questo aggiornamento potrebbe anche darsi che lo Stato, oltre a chiedere il 50% dell'affitto degli ultimi 5 anni a chi risulta residente nell'immobile, potrebbe iniziare lo scioglimento giudiziale della comproprietà: cioé mettere in vendita tutta l'unità immobiliare (probabilmente all'asta) in questo caso i due fratelli avrebbero il diritto di fare una offerta per la restante metà oppure il fratello residente potrebbe offrire la stessa cifra di vendita concordata tra lo Stato ed un terzo acquirente per tutto l'immobile e rimanere proprietario. In caso di vendita a soggetti terzi il ricavato andrà diviso 50% allo Stato 25% al fratello A ed il 25% al fratello B.
Secondo me questi sviluppi, le procedure da intraprendere, le strategie e le tempistiche le può spiegare bene un notaio anche in funzione delle aspettative di A e di B.
 

Fifo84

Membro Attivo
Proprietario Casa
Se il problema di A e di B è che emerga che lo stato è il proprietario del 50% dell'unità immobiliare non devono fare altro che andare alla conservatoria dei registri immobiliari con la copia della rinuncia alla eredità e chiedere che venga aggiornata la situazione patrimoniale dell'immobile.
Facendo questo aggiornamento potrebbe anche darsi che lo Stato, oltre a chiedere il 50% dell'affitto degli ultimi 5 anni a chi risulta residente nell'immobile, potrebbe iniziare lo scioglimento giudiziale della comproprietà: cioé mettere in vendita tutta l'unità immobiliare (probabilmente all'asta) in questo caso i due fratelli avrebbero il diritto di fare una offerta per la restante metà oppure il fratello residente potrebbe offrire la stessa cifra di vendita concordata tra lo Stato ed un terzo acquirente per tutto l'immobile e rimanere proprietario. In caso di vendita a soggetti terzi il ricavato andrà diviso 50% allo Stato 25% al fratello A ed il 25% al fratello B.
Secondo me questi sviluppi, le procedure da intraprendere, le strategie e le tempistiche le può spiegare bene un notaio anche in funzione delle aspettative di A e di B.


Scusa perchè affitto? Il fratello che resiede li è proprietario quanto lo stato e ci paga tasse, IMU, bollette e via dicendo..che affitto dovrebbe dare allo stato?
 

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