non so come mai @Ollj non è intervenuto in questa discussione perché io con lui ho avuto uno scambio epistolare su propita proposito delle spe effettuate per mantenere un bene in comunione. In pratica famiglia composta da genitori e tre figli: due maschi una femmina. Muore il padre fanno la suddivisione della casa: 1/2 alla vedova, 1/6 a ciascuno dei tre figli. Mentre la figlia rimane a casa con la madre i due maschi se ne vanno e formano una loro famiglia. Anche la femmina trova da maritarsi e coglie l'occasione del suo matrimonio per dare alla casa, a suo dire fatiscente, una bella ripulita: i lavori sembra che li abbia pagati lei sostenendo di avere tutte le ricevute. Dopo una dozzina d'anni muore anche la madre la quale fa testamento e dichiara la figlia erede universale della sua proprietà. Ovviamente nasce un contenzioso tra i fratelli e la sorella. La figlia rimasta in casa chiede ai fratelli la compartecipazione alle spese di ristrutturazione della casa. Il fondamento è l'art. 1110 del. c.c. .E' vero che la domanda si articola sul rapporto 'possesso comune/utilizzo' ed è proprio per questo che sto cercando di dirimere la questione.
Ora la domanda è applichiamo gli articoli della comunione di un bene o gli articoli relativi al condominio (dove pure ci sono beni in comune)? In quest'ultimo caso vale il 1117. Però in questo caso ci voglio i m/m di proprietà voi avete una tabella millesimale di proprietà del complesso abitativo?