tuonoblu

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno

Sono in procinto di procedere all'unificazione di due unità abitative attigue di mia proprietà e sto valutando quale sia il modo più vantaggioso e meno oneroso tra ottenere una variazione catastale di accorpamento (unico foglio, part. e sub. ) oppure ho sentito parlare anche di un ulteriore modalità, ma non ne sono sicuro, e cioè qualora non si voglia operare per una vera fusione catastale (mantenendo così separati i due immobili) esiste anche la possibilità di effettuare una fusione ai soli fini fiscali. In questo caso, ovviamente, necessita che un tecnico catastale operi a tal fine facendo annotare la dicitura “porzione di unità immobiliare urbana unita di fatto ai fini fiscali”. In questo modo si ha la possibilità di usufruire comunque delle agevolazioni fiscali se tale immobile è considerato abitazione principale del proprietario.
Qualcuno può confermarmi quanto sopra?

Grazie in anticipo
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
esiste anche la possibilità di effettuare una fusione ai soli fini fiscali.
Quella è la possibilità che si ha quando si è in presenza di disomogeneità di diritti reali, cioè quando non tutti i beni da fondere appartengono alla stessa ditta e non vi è quindi coincidenza di soggetti, titoli e quote.
 

Gianco

Membro Storico
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Il proprietario, detentore. Mentre è opportuno ricordare che tale fusione deve essere preceduta dalla regolarizzazione amministrativa.
 

cec

Membro Attivo
Proprietario Casa
sto valutando quale sia il modo più vantaggioso e meno oneroso tra ottenere una variazione catastale di accorpamento (unico foglio, part. e sub. )
l'argomento interessa molto anche a me poichè abito in comodato gratuito in un appartamento facente parte di bifamiliare di proprietà dei genitori. Con l'introduzione di IMU-TASI la tassazione è diventata insopportobalie ed il comune, come la maggior parte, non ha previsto nessuno sgravio in tal senso, quindi si paga come seconda casa. Per fare ciò mi hanno detto che occorre un unico contratto luce, acqua, gas ed una scala di comunicazione interna, sapete di qualcosa più semplice? Grazie
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Evidentemente, se l'immobile è unito deve essere utilizzato dallo stesso possessore che poi a casa sua può ospitare chi vuole.
 

tuonoblu

Membro Attivo
Proprietario Casa
Cec, nel mio intervento 5 ho chiarito il problema.

Condivido pienamente,

solo per fugare qualche dubbio volevo chiederti quali sono i limiti e i requisiti che porterebbe tale accorpamento da un immobile a tassazione agevolata (IMU/TASI prima casa) ad un immobile di lusso (tassazione ordinaria/seconda casa) e quindi tale operazione di accorpamento potrebbe rivelarsi un arma a doppio taglio, creando a una situazione fiscale più gravosa di quella precedente.
Inoltre, penso che il fattore rivalutazione estimi catastali in fase di riacastamento delle due unità accorpate in unica unità abitativa potrebbe incidere notevolmente sul peso dell'IMU.
 

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