Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Senza scomodare troppi cervelli fisici o termodinamici, da ex dipendente Enel, qualora richiesto un parere tecnico, si sconsigliava vivamente di installare uno scaldabagno elettrico. Al pari delle stufe elettriche e delle lavatrici usate male (a metà carico e con lavaggi al limite della portata termica) sono strumenti che causano il default delle bollette. Un solo esempio: per avere sempre a disposizione acqua calda, lo scaldabagno sta acceso 24h. Tu lo usi 20 minuti per una doccia, tua moglie idem, i tuoi 3 figli (ipotesi scolastica) altri 20 min, cad. Totale 2 ore e 20 minuti. Lui (lo scaldabagno) ha divorato energia per almeno 12 kW al costo di......?
E si, perché ogni volta che il termostato scende il contatto si richiude, la resistenza si attiva ed il contatore.....gira....gira. E il calo di temperatura avviene molto più spesso di quanto si pensa. Basta anche aprire un rubinetto dell'acqua calda, magari inavvertitamente.....et voilà! ricomincia il faticoso (per la resistenza) dissipamento di energia per riportare il tutto a temperatura di 70/80°.
Ciò che non avviene con un apparecchio a metano. Apri il rubinetto, lui si accende e ti fornisce l'acqua di cui hai bisogno. Chiudi il rubinetto e lui torna nel suo stato di dormiveglia. La bolletta è molto più leggera, dato anche il costo del combustibile usato.
 

Un giocatore

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Senza scomodare troppi cervelli fisici o termodinamici, da ex dipendente Enel, qualora richiesto un parere tecnico, si sconsigliava vivamente di installare uno scaldabagno elettrico.
Ma per me è un piacere, non una sofferenza, parlare di termodinamica, ricordandomi dei bei tempi (ma anche questi di oggi sono belli) del liceo scientifico Cavour a Roma.
 

Gagarin

Membro Assiduo
Professionista
Vorrei solo far notare 2 cose:
1- Lo scalda-acqua elettrico è notevolmente più economico di quello a gas perchè occorre considerare soprattutto la sua manutenzione molto costosa (si guasta spessissimo: io ho esperienza con 4 diverse marche e capacità ed è per tutti la stessa cosa. Basta un niente, per esempio, e si guasta la scheda, che costa, da sola, la metà del costo dell'apparecchio; ogni intervento costa un minimo di 70-100 euro; occorre cambiare spesso l'anticalcare; etc..), che si rimangia abbondantemente il risparmio sui consumi di gas, laddove quello elettrico non ha praticamente manutenzione, oltre a essere poco costoso in se stesso e per l'allaccio. Man mano che si riguastano li sostituisco con quelli elettrici.
2 - Esistono in commercio efficientissimi scalda-acqua elettrici a pompa di calore, il cui consumo e la cui manutenzione sono praticamente quasi nulli rispetto a quelli elettrici tradizionali e a quelli a gas. Costano un pò meno di quelli a gas, l'allaccio costa quanto quelli a gas, durano una vita, consumano nulla, con un pò di accortezza nell'allaccio possono essere usati d'estate per raffreddare un ambiente....
 

Gagarin

Membro Assiduo
Professionista
E' falso, qualunque termoidraulico ti dice che è meglio lo scaldabagno a gas (ove possibile messo sul balcone per ragioni di sicurezza).
Ognuno ha le sue convinzioni: io ho la mia esperienza DIRETTA....e ho detto la mia, poi ognuno è libero di pensarla direttamente (...poi, farsi consigliare dall'idraulico...!)
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
La signora ha chiaramente parlato di dover realizzare una canna fumaria sino al colmo del tetto per istallare uno scaldabagno.......Possibile che non si riesca a convenire che un tale impatto sull'edificio, un onere di opere murarie non siano sufficienti a far convenire i vari esperti che uno scaldabagno elettrico, (più o meno conveniente da un punto meramente energetico) sia di gran lunga consigliato, proprio per il risparmio di opere murarie dell'ordine di 1500/2000 € ????
Elettrico e via, con una spesa contenuta e una praticità di utilizzo, senza timori di fughe gas, senza fiammelle accesso per tutto il giorno.
 

Un giocatore

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Ognuno ha le sue convinzioni: io ho la mia esperienza DIRETTA....e ho detto la mia, poi ognuno è libero di pensarla direttamente (...poi, farsi consigliare dall'idraulico...!)
L'idraulico potrà non avere cultura tecnica, ma praticaccia e dati certi sì. Il problema si ha quando l'idraulico è disonesto e ti racconta fischi per fiaschi.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Vedo che invece di una risposta dell'autrice ho scatenato il classico scontro sul piano fisico/tecnico.

Tralascio la disputa su quale sistema sia meglio (indimostrabile senza fissare i parametri di confronto).

Adriano ha colto il punto che volevo evidenziare: perchè un nuovo impianto con necessità di scarico a tetto?
Se la proprietà è in comune al 50%...ma in godimento ad una sola delle parti...la vedo dura che l'altra si accolli ulteriori spese.
La "modifica" è probabilmente mossa dall'ipotesi che si possa poi risparmiare sul consumo (come ipotizzato da alcuni)...ma di questo al "marito" probabilmente non interessa affatto.
 

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