Gianco

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Professionista
Io credo che in casa sua uno non debba chiedere alcun permesso al condominio per poter usare il computer e ricevere chi vuole che gli commissiona una prestazione professionale.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Rispondo a tutti coloro che pensano che io sia un "Caino". Punto 1- è espressamente vietato dal contratto di locazione. Punto 2- lo fa a nero senza rilasciare fatture. Punto 3- è espressamente vietato dal regolamento condominiale. Punto 4- gli altri condomini già si sono lamentati minacciando esposti alla Finanza.
Hai ragione...Quasi sempre oltre al contratto anche il regolamento
condominiale lo prevede...Questo, dà modo al locatore di intervenire
severamente e legalmente proprio quando l'illecito diventa eccessivo..
Sono costretto a riportare il mio caso che forse potrà illuminare meglio. Rimasi vedovo nel 1987...nel 2000 iniziò una relazione con una signora che mi portò alla convivenza nel mio alloggio che conducevo come inquilino da oltre 35 anni con un rapporto di grande cordialità sia con la proprietà, sia con l'amministratore, sia con gli altri condomini (tutti proprietari). La compagna mi aveva taciuto di essere affetta da una grave sindrome "protettiva" degli animali...Tempo due anni il cortile e molti balconi del palazzo e di quelli attigui divennero un letamaio...I condomini, fra cui un magistrato e molti dirigenti d'azienda cominciarono educatamente
a protestare fino a fare intervenire l'amministratore con raccomandate e poi quelle del locatore che dopo tre raccomandate
mi minacciò la disdetta contrattuale. Nel frattempo, per questo motivo, la relazione si incrinò fino al punto di essere separati in casa
e dopo ben quattro anni e vari tentativi di fuoriuscita lei finalmente
se ne andò ed io rimasi felicemente ancora per dieci anni. Come mi difendevo??? Ecco: Avete tutti ragione ma io non posso usare la forza...Ai singoli dicevo: Lei è proprietario dell'alloggio, se fosse sua
moglie o sua figlia ad avere questa sindrome la butterebbe fuori???
O venderebbe l'alloggio per trasferirsi altrove??? Chiaramente NO!!!
Il fatto che io sia inquilino conduttore responsabile e titolare del contratto non vi deve dare la forza per un maggiore accanimento...
Se la mia compagna le dà un calcio non se la deve prendere con me... Perchè non le fate scrivere da un avvocato invece di protestare continuamente con me??? (da tener presente che percepiva un lauto stipendio da una grandissima azienda telefonica...) Non l'hanno mai voluto farlo...e ne avevano ben donde. Ora, caro amico, paragona il fastidio del mio condominio col tuo e prova ad immaginare se la mia compagna invece di lordare quasi tutto il quartiere si fosse messa a fare la sarta per piccole riparazioni o
anche a impartire lezioni di pianoforte nelle ore permesse dalla prassi giurisprudenziale...cosa mai avrebbero eccepito???E che dire di chi drogato e alcolizzato non fa dormire i vicini??? Che cosa cambia se si è proprietari o inquilini??? La vita condominiale deve essere improntata alla solidarietà e alla tolleranza...Se tu avessi un figlio che non trova lavoro e, come fanno tanti giovani, si adattasse a fare dei lavori casalinghi...cosa gli diresti??? Mi ripeto sempre: non fare agli altri quel che domani potrebbero fare a te...Chiudo precisando che nessun propista ti darebbe mai del
Caino...anche se deciderai di adire le vie legali. Ci mancherebbe anche questo...Ti saluto cordialmente. QPQ.
 
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Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Non solo è motivo di risoluzione del contratto per inadempimento contrattuale, ma...
... quasi certamente l'esercizio dell’attività di estetista avviene in assenza degli adempimenti previsti dalla legge e dai regolamenti locali (e magari senza i requisiti di professionalità ex legge n. 1/1990, e di idoneità dei locali alle norme vigenti in materia di sicurezza, di igiene e sanità).
 
O

Ollj

Ospite
uno in casa sua, ancorché in affitto, non possa esercitare la libera professione con essa compatibile.
non credo si possa definire "uso illecito" e trasformazione dell'immobile

Permetti Gianco:
- una cosa casa propria, altra l'immobile preso in locazione;
- se nel contratto di locazione ci s'impegna a non svolgere attività, tale impegno si deve rispettare.
- non si comprenderebbe perché la legge preveda una locazione ad uso abitativo ed un'altra ad uso commerciale.

Bene fa @Gerdort ad intervenire.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Permetti Gianco:
- una cosa casa propria, altra l'immobile preso in locazione;
- se nel contratto di locazione ci s'impegna a non svolgere attività, tale impegno si deve rispettare.
- non si comprenderebbe perché la legge preveda una locazione ad uso abitativo ed un'altra ad uso commerciale.

Bene fa @Gerdort ad intervenire.
Siamo tutti d'accordo sul principio e sulla ratio legis. Ma...qua viene il ma di quiproquo...Come il giudice spesso deve interpretare la norma sul singolo caso anche il cittadino...il condomino...deve o può farlo...
il vigile stradale che multa per una ruota che sporge di 10 cm. dalla riga non deroga dalla regola...il collega che se ne astiene applica il semplice buonsenso elasticizzando il rigore teutonico (barbaro) di un legislatore disumano che, come ho ripetuto in altri ambiti, non inserisce le dovute eccezioni quando le stesse agevolano il cittadino...Che sia maledetto mille e più volte mille... In effetti la "regola" dà la possibilità al "censore" di intervenire quando l'inadempienza supera la soglia della tolleranza che, nel caso del condominio, ripeto, sempre deve sussistere per un buon rapporto di vicinanza. Lei, illustre propista Ollj, provi ad immaginare che l'estesista sia proprietaria dell'alloggio e che il Gerdort (sedicente non Caino), proprietario attiguo, sulla base del regolamento condominiale pretendesse, dopo numerosi interventi verbali dell'amministratore, un'assemblea (magari ad hoc) per decidere il ricorso alla giustizia...Lascio all'immaginazione dei propisti più avveduti il guazzabuglio che si realizzerebbe. L'inquilino è più debole del proprietario perchè è sottoposto sia alla regola del contratto, sia a quella del condominio...per questo viene attaccato in base alla umanissima abitudine del "forte con i deboli ecc..."...La norma non deve essere fine a se stessa ma, ripeto, essere lo strumento per stroncare l'eccesso quando abbia raggiunto un livello insostenibile. Io sono un ex musicista in quiescenza da vari decenni...
Sapete quante volte ho impartito ripetizioni a Cantanti in erba o in "disuso" da rivitalizzare??? I vicini oltre al pianoforte che già di suo si espande notevolmente, dovevano sorbirsi gli acuti dei soprani (femmine) e dei Tenori (maschiacci)...Ebbene nessuno dei vicini si è mai lamentato...perchè??? Perchè
pur essendo inquilino apparivo forte per una serie di motivi che non sto qui ad elencare. Mentre quando
la mia compagna del post precedente furiosamente in preda alla sua incontenibile vena protettrice dei gatti, colombi, cani randagi...raggiunse il limite dell'intollerabilità, i vicini si costrinsero a redarguimi fino alla minaccia di "sgombro". Come potete osservare, si passò dalla tolleranza umana al rigore contrattuale...(doppio...) E la Compagna, sia pure con resistenza, se ne andò...Questo mi arrecò danni materiali e morali notevolissimi che ancora oggi toccano la corda del mio essere. In sintesi il sedicente non Caino è libero di querelare la propria inquilina ma tenga conto anche della "solvibilità" o meno della stessa. Chè, di questi tempi, non è poco. Cordiali saluti a tutti e un grazie al postante per aver escluso di
essere un Caino. Ai tempi dell'amico @Jerri48 avrei aggiunto: Cappitto mia hai??? qpq.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
- non si comprenderebbe perché la legge preveda una locazione ad uso abitativo ed un'altra ad uso commerciale
Le differenti locazioni afferiscono ad idonei locali all'uopo registrati in catasto.
E ripeto, chi può vietare l'uso in casa del computer con il quale si lavora attualmente per svolgere la propria professione e la visita dei clienti?
 

griz

Membro Storico
Professionista
rimango anch'io della stassa opinione di Gianco: a prescindere dal contratto per abitazione si tratta di capire quanto l'attività svolta dal conduttore danneggi il condominio e l'immobile
 

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