La mia compagna dopo aver vinto la causa romana vorrebbe spontaneamente concretizzare qualcosa in favore della nipotina (figlia del suo unico figlio). Chiedo il vostro parere su questa mia ipotesi.
Mutuando o attivando dal secondo comma e seguenti dell'Art.1350 cc, come segue:
A) contratto privato con sottoscrizione di tutte le parti attrici ( Lei, il figlio e la nipotina rapprsentata dalla madre)...
CONTENUTO DEL CONTRATTO
B) Cessione gratuita al figlio dell'usufrutto...
C) Cessione gratuita della nuda proprietà alla nipotina...
D) Mantenimento del solo diritto abitativo a lei stessa...
Chiedo agli Esperti capitanati dal Tigrone (senza artigli possibilmente e con un pizzico di benevolenza..)
1) Senza registrazione perde d'efficacia??? Io credo di no e voi??? E' pur sempre un contratto...??? O è comunque obbligatoria???
2) Il figlio, disoccupato ancora in coabitazione con la madre, una volta titolato dell'usufrutto potrà mai imporre alla madre, per esempio, una scomoda e indigeribile convivenza con terzi/e???
3) Una volta sottoscritto il contratto dalle tre parti, si dovrà o meno comunicare il tutto per la variazione
catastale??? Oppure resta lì taciturno nei rispettivi cassetti come una specie di testamento olografo???
E solo alla dipartita di lei si potrà legalizzarlo...E in che modo??? Ci potrà essere un risvolto Collattivo???
E quello Fiscale???
4) Voi cosa ne pensate...si può fare??? O resta un semplice pezzo di carta senza nessun valore???
Può servire il richiamo all'art. 1352 e 1353 ??? E ad altri che a me sfuggono per palese ignoranza???
Confido nella vostra generosità e aspetto con fradJACOna elasticità e mille grazie. quiproquo.
Mutuando o attivando dal secondo comma e seguenti dell'Art.1350 cc, come segue:
A) contratto privato con sottoscrizione di tutte le parti attrici ( Lei, il figlio e la nipotina rapprsentata dalla madre)...
CONTENUTO DEL CONTRATTO
B) Cessione gratuita al figlio dell'usufrutto...
C) Cessione gratuita della nuda proprietà alla nipotina...
D) Mantenimento del solo diritto abitativo a lei stessa...
Chiedo agli Esperti capitanati dal Tigrone (senza artigli possibilmente e con un pizzico di benevolenza..)
1) Senza registrazione perde d'efficacia??? Io credo di no e voi??? E' pur sempre un contratto...??? O è comunque obbligatoria???
2) Il figlio, disoccupato ancora in coabitazione con la madre, una volta titolato dell'usufrutto potrà mai imporre alla madre, per esempio, una scomoda e indigeribile convivenza con terzi/e???
3) Una volta sottoscritto il contratto dalle tre parti, si dovrà o meno comunicare il tutto per la variazione
catastale??? Oppure resta lì taciturno nei rispettivi cassetti come una specie di testamento olografo???
E solo alla dipartita di lei si potrà legalizzarlo...E in che modo??? Ci potrà essere un risvolto Collattivo???
E quello Fiscale???
4) Voi cosa ne pensate...si può fare??? O resta un semplice pezzo di carta senza nessun valore???
Può servire il richiamo all'art. 1352 e 1353 ??? E ad altri che a me sfuggono per palese ignoranza???
Confido nella vostra generosità e aspetto con fradJACOna elasticità e mille grazie. quiproquo.