Gianco

Membro Storico
Professionista
Sappiamo che le sentenze danno delle direttive ed il loro contrario. Altrimenti non saremmo in Italia.
Purtroppo c'è troppa gente che sentenzia, sovente a sproposito.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Per ora non esiste, ma in futuro ?
Dubito assai, anche perché andando verso una riduzione di consumo di suolo che mal si correla con aumento di cubature!

Diverso è il caso di sanatoria, da non confondere con il condono, e non prevede la possibilità di sanare abusi di questo tipo, ma al massimo spostamento di finestre, diversa distribuzione spazi interni, cambi di destinazione d’uso non concessionati (purché rispondenti ai criteri del PRG).
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Vero che mi è scappato il dito da 2 a 3 vicini nella tastiera)...ma nulla di "sommario". al 15 se letto alla parte cui si riferiva.


Presa alla "lettera": nessun parere deve essere chiesto.

Per quanto ne so le uniche motivazioni valide al diniego o per le quali si debba "informare il controinteresato" sono solo in caso di "dati sensibili"...e nemmeno questo è sempre valido (vedi se: la richiesta di accesso serve a tutelare un pari diritto).

Diventa quindi molto improbabile si possano contrapporre le motivazioni di cui sopra (dati sensibili) per un progetto edilizio (civili abitazioni).
TAR Campania, Napoli, Sez. V, sentenza 4/1/2007, n. 39,
TAR Lazio, Sez. seconda, n. 4790, del 21/5/2008.
Non direi, ma per poter accedere devi avere un interesse più che specifico (non generale).
Lo ribadisce in questa sentenza il Consiglio di Stato:Accesso agli atti amministrativi e motivazione specifica della richiesta (C. Stato 4346/2017)
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Ti sbagli su tutta la linea:
-sono certamente atti pubblici ...semmai "ad accesso controllato/condizionato" al pari delle Dichiarazioni dei Redditi.
-l'essere confinante o comunque risiedere nella stessa zona è il motivo "principe" per cui è riconosciuto il diritto a chiedere accesso a tali documenti
-il responsabile dell'ufficio può (e deve) dare diniego qualora esistano motivi oggettivi e incontrovertibili...e non perchè glielo ha imposto/chiesto il titolare degli atti (prprietario edificante)....non abbisogna del benestare di quest'ultimo
Anzi, qualora la domanda fosse generica potrà solo chiedere corretta formulazione e non "negare".

E se non mi credi ti posso citare sentenze al riguardo.
A me è capitato un caso dove il proprietario di un immobile in fase di ristrutturazione, avendo litigato con l’idraulico e non avendo saldato fatture, per non dover più aver a che fare con il vecchio idraulico ha rifatto certificare tutto l’impianto per ottenere la dichiarazione di conformità atta ad avere l’Agibilita dell’immobile.
Il vecchio idraulico ha cercato di ottenere accesso agli atti dal comune, per sapere come avessero potuto dare l’Agibilità senza la sua conformità.
Il Comune ha avvisato il proprietario della richiesta di accesso agli atti e il proprietario si è opposto, morale della favola nessun accesso.

Posso dirti che anche il Catasto appena fai un accesso alle planimetrie DEVI avere il modulo di delega firmato da entrambi (proprietario e te) e documenti d’identità del titolare, altrimenti NON PUOI accedere a questi atti.
Ma questo è da tempo immemore che è così.

solo il titolare del diritto può accedervi tranquillamente, neanche moglie, marito o figli possono accedervi senza il beneplacito del titolare!
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Se si richiedono planimetrie interne (catastali o di progetto) quanto sopra mi sembra assolutamente corretto.

Se però le richieste di accesso riguardano i disegni relativi a:
- distanze, prospetti, luci e vedute, volumi e altezze ecc, cioè quello che può costituire violazione di interessi di terzi, francamente non vedrei ragioni per negare l'accesso.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Se si richiedono planimetrie interne (catastali o di progetto) quanto sopra mi sembra assolutamente corretto.

Se però le richieste di accesso riguardano i disegni relativi a:
- distanze, prospetti, luci e vedute, volumi e altezze ecc, cioè quello che può costituire violazione di interessi di terzi, francamente non vedrei ragioni per negare l'accesso.
Se si richiedono planimetrie interne (catastali o di progetto) quanto sopra mi sembra assolutamente corretto.

Se però le richieste di accesso riguardano i disegni relativi a:
- distanze, prospetti, luci e vedute, volumi e altezze ecc, cioè quello che può costituire violazione di interessi di terzi, francamente non vedrei ragioni per negare l'accesso.
Sinceramente, che differenza c’è tra una planimetria catastale ed un progetto comunale per accesso ad atti?
Entrambi sono, se proprio vogliamo dire, 2 atti che mostrano praticamente la stessa cosa: ossia la disposizione interna di un immobile!
 

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